Oppresso dall'ossessione per il successo che gli inculca il padre, il giovane musicista David Helfgott affronta la sua passione con le nevrosi che lo porteranno al manicomio. Soltanto da adulto saprà ritrovare la salute mentale e il talento, grazie anche all'amore di una donna.
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Un film che racconta una storia interessante,che ha il suo pezzo forte nel cast eccellente,su tutti l'immenso Geoffrey Rush,ma anche Noah Taylor e i vari comprimari sono perfettamente in parte. La regia è funzionale alla storia,senza sottolineare ed enfatizzare quasi nulla,a parte una scena in cui era evidentemente necessario.La sceneggiatura invece convince poco nella seconda parte,con una svolta francamente troppo facile e un finale affrettato.Sarebbe dovuta essere un po più chiara la scansione temporale di quello che succede,non si capisce bene quanto tempo passi fra i vari passaggi,e le relazioni fra i personaggi potevano essere approfondite un po' meglio,a parte quella col padre piuttosto riuscita. E' piacevole notare come il film non si abbandoni a momenti eccessivi, è tutto in equilibrio,nonostante i problemi di sceneggiatura. Magari è stato fatto un po' a tavolino per gli Oscar,ma rimane un buon film,semplice e imperfetto,ma interessante.