Pechino, metà anni Novanta. Hong Tao è un trentenne affascinante, gestore di un ristorante di classe. La sua infanzia è stata segnata dalla figura del padre, pittore ufficiale del presidente Mao, il quale gli ha lasciato in eredità un angoscioso segreto. Durante la Rivoluzione Culturale, il suo fervore iconografico si trasformò in ossessione tanto da spingerlo a tatuare pelli umane. Hong Tao vorrebbe cancellare le tracce del suo passato, ma avidi collezionisti senza scrupoli pronti a tutto per conquistare memorabilia dell’arte di propaganda.
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