La brutale campagna di vendetta di un uomo assume rilevanza nazionale dopo che viene rivelato essere un ex agente di una organizzazione clandestina, i "Beekeepers".
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Esattamente quello che ci si aspetta da un film con Jason Statham, un'ennesima variante di John Wick con questo protagonista praticamente immortale e infallibile che vendicherà la truffa ai danni della sua cara vicina con conseguente suicidio, certo, c'è da ammettere si gode parecchio a vedere Statham che mena tutti questi truffatori e fa esplodere le loro strutture, e tutto sommato le scene d'azione funzionano nella loro estrema irrealisticità ed Ayer non ci risparmia nemmeno scene parecchio cruente, come può essere l'uccisione dell'odiosissimo Mickey, il truffatore iniziale per intenderci, che prima gli trancia le dita e poi lo butta dal ponte agganciato alla macchina, continuando poi il film con la classica alternanza tra momenti prettamente basati sui dialoghi, quasi tutti riguardanti la pericolosità del protagonista e le frasi ad effetto su quanto sia invincibile e si trascini una scia di morte e i momenti di pura azione, con alcune robe fantascientifiche, che fanno anche sorridere, basti vedere tutta la sequenza finale in cui si infiltra nel covo super sorvegliato, di come si sostituisce ad una guardia e via dicendo, diciamo che serve parecchia sospensione dell'incredulità, ma a livello di intrattenimento è tutt'altro che malvagio, tuttavia perde punti per strada tra cliché visti fin troppe volte e un'originalità totalmente inesistente, è il classico film di pancia, anche un po' reazionario che presuppone che la giustizia, intesa come legge, non funzioni, col controverso rapporto tra il protagonista e l'agente di polizia la cui madre è stata vittima della truffa che ha scatenato tutto l'ambaradan, con una lantente ma visibile accondiscendenza nei confronti di Statham e della sua giustizia fai da te..
Tecnicamente è discreto, Ayer è un buon mestierante e avevo apprezzato alcuni suoi polizieschi in passato, qui è la sua versione più tamarra ma le scene d'azione riescono a trasmettere una discreta adrenalina nonostante l'invincibilità del protagonista, con qualche rallenty e momenti in cui accelera parecchio.
Ennesima dimostrazione di come Statham sia ormai nel pieno canone di Steven Seagal, con all'appello pellicole molto dimenticabili e fatte con lo stampino. Ma l'aggravante è ancor meglio: ennesimo action man super assassino che ammazza a sangue freddo passando per il "buono". Gli autori di film action devono capire che continuare a copiare lo stilema lanciato dalla saga di "John Wick" non sempre funziona e non è sinonimo di garanzia. In quei film il protagonista era un socipatico senza scrupoli, ci poteva stare
Campione d'incasso questo... questa... ? Belin... ma di cosa si fa la gente? Il voto sarebbe -10... ma manca due giorni a Pasqua e siam tutti piu' buoni... Ci sarebbe da chiamare un... beekeeper per punire chi produce 'sta roba!
p.s.: vorrei capire quanti soldi hanno dato ad un Jeremy Irons per partecipare a questa pagliacciata...