the motel life regia di Alan Polsky, Gabe Polsky USA 2012
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the motel life (2012Film Novità

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locandina del film THE MOTEL LIFE

Titolo Originale: THE MOTEL LIFE

RegiaAlan Polsky, Gabe Polsky

InterpretiDakota Fanning, Emile Hirsch, Stephen Dorff, Kris Kristofferson, Hayes MacArthur

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2012
Generedrammatico
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Trama del film The motel life

Frank e Jerry Lee sono rimasti orfani da piccoli. Prima di morire, la madre ha chiesto loro solo una cosa, di restare uniti. Il primo ha perso un amore ma ha un talento per inventare storie che fanno sognare il fratello, il secondo invece ha perso una gamba e ha talento per il disegno. Nemmeno quando Jerry Lee finisce ricercato dalla polizia a causa di un terribile incidente Frank pensa mai di abbandonarlo: compra un’auto e si sposta con lui da motel a motel.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (2 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su The motel life, 2 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  11/04/2024 17:20:12
   8 / 10
«Quel giorno, vedendo le braccia congelate del ragazzino sul sedile della macchina, avevo capito che la sfortuna era venuta a farci visita. E noi ce l'eravamo legata ben bene sotto i piedi, come un blocco di cemento. Avevamo preso la decisione in assoluto peggiore: scappare. Misi in moto la decrepita Dodge Fury '74 di mio fratello e via». (The Motel Life, Willy Vlautin)

«Ti senti speciale, parte della tradizione. Non sei una persona qualunque, un civile: sei nobile. Ma tutto questo orgoglio ha un rovescio della medaglia: sono soltanto balle.» (Mercoledì delle Ceneri, Ethan Hawke)

Di cosa parliamo quando parliamo di Cinema. Dolente come un pezzo di Willy Vautlin, cantante country dal cui libro è tratto The Motel Life dei fratelli Polsky, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, è la storia di due losers, Frank (Emile Hirsch) e Jerry Lee (Stephen Dorff), nascosti nella crepa della più profonda provincia americana che incarnando la frattura con la realtà del Sogno Americano incontrano le anime dei racconti di Raymond Carver e del Mercoledì delle Ceneri di Hawke in una sceneggiatura sussurrata che affianca il dolore e tenta la costruzione di un antidoto, inquadratura dopo inquadratura, con l'empatia e le poche frasi lapidate e lapidarie dell'ennesimo sogno spezzato.

E se il dolore può essere confezionato, qui si strappano gli involucri categorizzanti da massimalismo e minimalismo approdando a una linearità che nasconde sotto la superficie gli esseri umani sommersi del caos che siamo, ceneri e amore che rubano la vita o che cercano di farlo invano dietro ad ogni vicolo, in un freddo malsano, cercando calore fra una scommessa e il racconto che non potrà mai essere vissuto davvero.

The Motel Life è il racconto di un amore filiale fra due fratelli che incombe responsabilizzato da una madre prematuramente scomparsa e che impedisce ogni fuga solitaria in cerca di una salvezza almeno individuale. È un amore zoppo che impossibilitato a camminare striscia nella bellezza e nella sfortuna. Eppure v'è consolazione in ogni scarto di maledizione, ma non c'è riscatto se non accennato, lasciato ai nostri occhi e al nostro giudizio, alla nostra capacità di ridonare colore a una fotografia meravigliosamente cupa in toni di blu per il presente e in toni di arancione nei flashback, quasi a sottolineare il tempo che di colpo ferisce incombe e uccide piano: ancora la natura malvagia del Caos Herzoghiano a padroneggiare le nostre vite, incubi e marionette fra scampati manicomi ******* e alcool quotidiano sul palco teatrale delle nostre esistenze in un'America ferita che canta i suoi angeli.

«Raccontavo sempre delle storie a Barry nei momenti più difficili della sua vita.
Sembravano aiutarlo. Gli davano un posto in cui rifugiarsi. Gli davano speranza.
La speranza è tutto.»
(Dialogo fra Earl e Frank adolescente)

L'impossibilità di una redenzione non esclude la disperazione del tentativo, aggrappato alla speranza, come la ricerca del ricordo e del conforto in cartoline del passato dal Lago Tahoe o nella scommessa improvvisa e imperdibile che capita una volta nella vita, quando tutto era e potrebbe ancora essere possibile, in una doppia narrazione, visionaria e letteraria. Perché The Motel Life è soprattutto cinema dell'immaginazione che si mostra e dispiega attraverso la doppia valenza della narrazione, attraverso i racconti che Frank immagina e racconta al fratello nei momenti più disperati e attraverso i disegni che Jerry Lee immagina e realizza per il fratello svincolandolo da una realtà incessantemente senza pietà, illustrazioni che cattura dalla sua mente, ologrammi di una primitiva iniziativa al desiderio. Entrambi quindi i due fratelli individuali e nello stesso tempo indivisibili nell'arte di raccontare e raccontarsi una storia, la storia impossibile, la storia che tutto andrà bene, in un Nevada innevato dimenticato da un cielo silenziato che non ha ancora detto tutto.


Bibliografia

Hawke E. (2009): Mercoledì delle Ceneri, Minimum Fax, Roma.
Vlautin W. (2008): The Motel Life, Fazi Editore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  27/11/2012 17:17:09
   7 / 10
Opera prima dei fratelli Polsky e vincitore del premio del pubblico al Festival del cinema di Roma 2012, è un film indipendente, in stile Sundance, che si regge su una strepitosa interpretazione di Stephen Dorff, su un immaginifico ricorso a intermezzi animati, e su un finale davvero meraviglioso, straordinario, per l'intensità che riesce a raggiungere - e che non contraddice il minimalismo carveriano della pellicola (che nella parte centrale sconta qualche lungaggine di troppo).
Il film è stato premiato anche per la sceneggiatura, tratta da un apprezzato romanzo di Willy Vlautin.

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