the villainess - professione assassina (2017)

Wow! Che vortice di emozioni questa pellicola sudcoreana. Regia "sporca" ma sopraffina, sceneggiatura "confusionaria" ma intrigante.
Interpretazioni eccellenti, ritmo altissimo intramezzato da parti un po' più "soft" ma similmente interessanti e ben realizzate e continui flashback necessari ai fini della comprensione della storia. Finale cinico, spietato.
Al netto di alcune esagerazioni, "The Villainess" è un filmone.
Lasciate perdere le solite americanate action e date una chance a questo.
Da non perdere.

Molto coinvolgente, la sceneggiatura purtroppo è caotica. Va detto che le scene d'azione sono impeccabili.

Dopo una coinvolgente scena iniziale in soggettiva (già vista peraltro in Hardcore! di Nayshuller) il film prosegue con stravisti cliché orientali di vendetta, amore, tradimento e massacri. Tecnicamente altalenante tra il notevole e il mediocre (gli effetti speciali non sono ai livelli hollywoodiani, ma alcune sequenze sono da vedere) riesce comunque ad annoiare in quelle parti in cui ci si allontana dal videogioco (che, per ammissione dello stesso regista, è la vera anima di questo film)

Quando il cinema è fatto di vendetta, schizzi di sangue e stupendi occhi a mandorla. Malgrado le forzature di alcuni passaggi mantiene una buona credibilità. Inquadrature dalle sembianze sporche, ma in assoluto punto di forza per innovazione e agilità nello smazzarsi quasiasi situazione. Questo è puro amore per il cinema. Piccolo action cult.

The villainess è il tentativo della protagonista di estrapolarsi da un mondo disumanizzato. Lavorando per l'una o per l'altra parte, manipolata dall'una e dall'altra parte, è una donna addestrata a uccidere, a compiere missioni su commissione o per desiderio di vendetta. la prima sequenza è un gioiello di action come non vedevo da anni: ripresa in soggettiva come in un videogioco per poi passare ad una semisoggettiva in cui si apprezzano meglio le evoluzioni fisiche della saequenza. Lo script è abbastanza derivativo e non lo nasconde di certo, però dal punto di vista visivo è veramente brillante nella sua violenza iperrealistica. Certamente non ci si annoia a vederlo.