Totò, sorpreso a rubare, si confonde tra i partecipanti al funerale della madre di Marcellino e viene scambiato per lo zio del bambinello. Marcellino si affeziona a questo suo presunto parente, ma ecco che entra in scena uno zio vero, il losco Alvaro, sfruttatore di ragazzini. Il piccolo spagnolo Pablito Calvo "paga" in questo modo l'immensa notorietà acquistata con "Marcellino pane e vino".
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