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Non il miglior film di Shimizu, indubbiamente, sebbene la tecnica del regista venga un minimo fuori. Non riesco a dargli meno della sufficienza perché tutto sommato intrattiene e tutto sommato non è un film totalmente da buttare, ma siamo decisamente distanti da un qualunque "The Grudge", giapponese o americano che sia.
Considerando che dietro a tutto c'era il regista di "Ju-on" mi aspettavo di trovarmi di fronte ad un horror dai canoni orientali, temendo che mi sarebbe risultato il solito film sui fantasmi dai lunghi capelli davanti al volto; unica differenza il cambio di location(un aereo di linea) e di conseguenza alcune situazioni un pò differenti rispetto alla norma.... In realtà la pellicola non si è dimostrata esattamente così; lo stampo da horror orientale echeggia per tutto il tempo, ma Takashi Shimizu è riuscito a svolgere un lavoro concepito per accontentare tutti gli amanti del genere, senza arenarsi eccessivamente in nessuna formula ben precisa, utilizzando parecchi clichè senza strafare e senza cadere troppo nello scontato. Questo non significa che il film brilli di originalità, anzi la situazione per certi versi mi ha ricordato un pochino "I Langolieri" di Stephen King, inoltre a penalizzare la pellicola c'era anche una fotografia piuttosto bruttina, tanto luminosa, vicina alla resa di alcuni serial TV, tuttavia alcuni momenti si dimostravano intriganti riuscendo a catturare l'interesse, per quanto lo sviluppo di certi personaggi sfiorava il penoso.... La cosa interessante è che per più di metà dell'opera non si riesce bene a capire cosa stia accadendo all'interno dell'aereo; ci sono dei momenti che si pensa di guardare un "disaster movie" un pò pittoresco, altri momenti dove sembra di stare in un episodio de "Ai confini della realtà", altri ancora dove il terrore classico dei film horror salta fuori; insomma, un prodotto che, per quanto non realizzato benissimo, riesce ad accontentare lo spettatore quantomeno decentemente....ed è una cosa che mi ha permesso di valutare il film senza essere troppo cattivello.... Se non si hanno grosse pretese e si reputa divertente vedere qualche buona idea, nonostante non realizzata egregiamente, il film si lascia guardare senza troppa fatica.... Certo la scena finalissima è stata messa a forza.....quella magari la potevano evitare......
sinceramente non mi ha convinto, mi aspettavo di meglio soprattutto da uno come shimizu, trama discreta e in poche parti coinvolgente, cast mediocre, in sostanza un film perdibile
Prodotto di puro intrattenimento tutto sommato onesto. Shimizu dirige con mestiere e, soprattutto, riesce a mantenere atmosfera e tensione sempre su buoni livello, questo malgrado in certi passaggi accada poco o nulla. Persino buona l'intera parte iniziale dove le aspettative non fanno che crescere fino a raggiungere livelli notevoli... peccato che la seconda parte, causa una sceneggiatura non proprio entusiasmante e alcune spiegazioni frettolose, scemi parecchio fino ad arrivare a un finale tutt'altro che imprevedibile. L'ambientazione aerea devo dire, invece, mi è piaciuta parecchio, così come risulta essere discreta la prova dell'intero cast. Il fatto di non vedere un vero e proprio protagonista ha aiutato tutti quanti ha offrire una prova dignitosa, compresi nomi a me sconosciuti o dal passato fatto di serie tv per ragazzi (vedi Serratos). Non male!!
L'altimetro della tensione si mantiene su livelli discreti e Shimizu sa come dosarne forza ed effetto proponendo una storia coinvolgente e ben realizzata, nonostante alcuni momenti risultino un po' confusi e poco approfonditi. Cast all'altezza e ambientazione claustrofobica fanno il resto, rendendo questo 7500 un prodotto ludico che intrattiene senza sforzi.