La storia ruota attorno all’amicizia tra le due streghe. Elphaba, soprannominata ingiustamente Malvagia Strega dell’Ovest, è in realtà una donna rivoluzionaria e anticonformista con la pelle verde che sfida lo strapotere del Mago di Oz, imbroglione dalle mire imperialiste. Glinda è invece la Strega Buona del Nord, amica di Elphaba dai tempi dell’Università di Shiz.
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Mi aspettavo di peggio ma è intrattenimento di buon livello, anche qui faccio un discorso simile al Mago di Oz del 39', è un film realizzato molto bene, poi i miei gusti sono galassie distanti da questo tipo di musica, che personalmente mi trita le palle dopo qualche minuto con questi acuti continui, i cori kitsch e via dicendo, non avevo mai ascoltato nulla prima d'ora di Ariana Grande, almeno volontariamente e questo la dice tutta sul mio entusiasmo riguardante "Wicked", but, bisogna essere onesti, è un film scritto anche bene, registicamente valido, sia nelle coreografie musicali che nella componente visiva che ok punta allo sfarzo, ha la sua componente manieristica ben accentuata, ma non esagera mai, limita le sboronate e si presta adeguatamente al racconto.
La storia narra le origini della strega cattiva dell'ovest, facendo a modo suo un certo revisionismo sul suo personaggio, rimescolando le carte tra bene e male, riabilitando un personaggio considerato cattivo, di cui però si sapeva ben poco, analizza bene la cattiveria e le sue origini, lo sfortunato contesto in cui la strega ha dovuto vivere, con anche un certo acume e delle palesi frecciate alla società e politica contemporanea sempre più colma di razzismo e classismo, una classe dirigente che fa sempre di più i propri interessi nascondendosi dietro delle maschere di bontà e autorevolezza e una gioventù poco empatica, dall'egoismo nascente che rimane inerme a guardare le ingiustizie fin quando non riguardano loro, l'opera arriva a prendere dei risvolti quasi oscuri dati dall'insabbiamento e dal complotto contro gli animali, mostrato in maniera parecchio empatica nella vicenda riguardante il professor Dillamond, salvo smorzare spesso con un efficace uso dell'ironia - fantastica la scena in cui Galinda cambia il suo nome in Glinda per onorare il professor Dillamond, grande metafora della società contemporanea, tra gli applausi degli altri compagni e lo sguardo biasimante di Ephaba -
Soffre un po' di staticità nella parte centrale in cui i rapporti tra gli studenti sembrano un po' tirati per le lunghe, tra le varie tiritere sentimentali, la storia parallela tra Boq e Nessarose, lo status di Galinda e il suo voler far colpo a tutti i costi su Madame Morrible e via dicendo, riprendendosi per bene in una parte finale ben più frizzante e che regala anche interessanti scene action.