your name (2016)

Semplicemente uno dei più bei film d'animazione che abbia mai visto.
Mi emoziona ogni singola volta.
Le immagini sono qualcosa di sublime, una vera gioia per gli occhi.

il più bello di shinkai , piango, mi emoziona ogni volta che lo rivedo.che storia stupenda.. non ho altro da dire.

Ottima animazione per un'ottima storia. Consigliato.

Lavoro tutto sommato buono di Makoto Shinkai, a mio parere lontano dall'essere un capolavoro e che soffre a tratti di un eccessivo fanservice. Per il resto, a livello tecnico complessivamente interessante e ben realizzato, oltre che piuttosto bello da vedere. Se fosse stato anche solo un po' più coraggioso, credo lo avrei apprezzato decisamente di più, ma anche così lo ritengo tutto sommato un buon film.

Film carino, molto ben realizzato e pieno di sorprese (anche bizzarre, direi). Cambia parecchio registro durante la sua durata e sicuramente non annoia. Non mi è parso però un capolavoro, soprattutto per la trama ed un certo tipo di situazione che, per quanto assurda, nel mondo anime giapponese si vede non troppo raramente.

Visto in 4 k è visivamente ottimo, perfettamente animato e dettagliato.
Film d'animazione stile sentimentale tra i migliori mai fatti, pecca solo in alcune forzature o leggerezze di trama (nel coinvolgere alcuni pesronaggi in certe azioni). Consigliato!

Semplicemente stupendo! Impossibile non emozionarsi.

Ottima animazione (abbastanza realistica, non ovattata o onirica) a servizio di una storia delicata e romantica, sull'amore e sulla ricerca della propria anima gemella.
Seguendo la tradizionale leggenda giapponese del filo rosso che lega due persone promesse l'uno all'altra, questo film ci racconta la storia surreale di due giovani adolescenti giapponesi, una proveniente da un piccolo paese di montagna, l'altro dalla capitale Tokyo, che vivranno uno scambio di corpi ed una serie di avventure annesse, solo per potersi infine ritrovare e stringere insieme quel filo rosso che li ha sempre uniti.

Seppur l'inizio potrebbe sembrare il classico film di scambio di corpi, con tutta la serie di siparietti annessi, in realtà da metà film un capovolgimento drammatico cambia completamente il film riuscendo a sorprendere lo spettatore. Da lì parte un secondo film, fatto di comunicazioni surreali, visioni fugaci, ricordi che svaniscono lasciando solo un sentore di qualcosa di mancante ai due protagonisti. Le linee temporali cominciano a sovrapporsi e a confondersi, ma allo spettatore resta sempre chiaro che in quel caos di grovigli temporali che si avvolgono, i due protagonisti hanno sempre chiaro in mente di cercare l'un l'altro, anche quando tutto sembra perduto o sembra scivolare nell'oblio.

Insomma un film sull'amore inteso come destino, romantico, delicato ma allo stesso tempo fantasioso e coinvolgente. Forse unica critica che muovo è che i protagonisti sono un po' semplificati, hanno dei caratteri non ben definiti, ma magari era una scelta per permettere a chiunque di sentirsi rappresentato.

Di nuovo complimenti all'animazione, in particolare per le scene della cometa: colori e disegni bellissimi.

Mi è piaciuto molto. Molti interessante l'idea e lo sviluppo dell'idea stessa. Bellissime le animazioni e i personaggi per niente scontati. L'unica critica che però mi sento di fare a "your name" è che durante lo svolgimento della storia erano presenti alcune forzature tra i personaggi e le azioni che compiono. Per concludere sicuramente è da ribadire che il concetto è estremamente originale e anche la realizzazione del film.

Una delicatissima storia d'amore, un viaggio poetico, una ricerca continua dell'altro e contemporaneamente di se stessi.Sembra di sapere già dopo una mezz'ora di film dove andrà a parare, incanalandosi nei più classici dei clichè delle commedie romantiche quando ecco che il regista cambia le carte in tavola svoltando in tutt'altra storia, rendendo emozionante il racconto da lì in avanti.Sbalorditivo dal punto di vista tecnico; i disegni lasciano a bocca aperta, ogni dettaglio,ogni fotogramma potrebbe essere incorniciato in un bellissimo quadro degno del miglior Miyazaki. Colori,fondali,animazione sono eccezionali,scenari di aperta campagna nei colori delle stagioni che cambiano in suggestivi panorami così come le inquadrature del tempio della piccola cittadina contrapposta ai dettagli della città di Tokyo di una meraviglia visiva unica.La storia dei due ragazzi in una cornice che mescola sapientemente spaccati di vita moderna e profonde e antiche tradizioni shintoiste giapponesi. Non siamo ai livelli dei capolavori di Miyazaki sicuramente è una bella storia, ottimamente realizzata che merita di essere vista,ma c'è ancora strada da fare per arrivare al Maestro.

Due adolescenti vivono una vita di scuola lavoro in una grande città e in aperta campagna, si innamorano uno dell'altro ma a causa di un problema non possono stare insieme, finché non arriva un colpo di scena inaspettato; ecco Your Name, ovvero come copiare uno schema già riproposto centinaia di volte e spacciarlo per un capolavoro. "Eh ma qui è tutto più innovativo, loro si scambiano i corpi"!!! Quindi "Big" "Moglie e marito" "Vice versa" "Cambio vita" "Quel pazzo venerdì" "Aiuto sono mia sorella" "Ranma 1/2" "Nei panni di una bionda" (tra quelli che ricordo di aver visto) con il medesimo pretesto narrativo, cos'erano? Pura avanguardia? E facendo una piccola ricerca potrei citare altri 40 titoli ma il concetto credo sia chiaro.
Per carità, lecito fare un film con lo stesso schema narrativo, ma non si può spacciare sta roba come un capolavoro di innovazione.
Era dal 2016 che lo rimandavo, poi al centesimo "non hai visto YOUR NAME???" ho acceso Netflix e ho spinto play. Boh, carina la grafica, belle animazioni, paesaggi stupendi, ma io ritorno a vedere "Ponyo sulla scogliera" grazie.

Un film maestoso sia graficamente che emotivamente. Un intreccio che è guidato dalla forza più grande al mondo, due adolescenti che vivono il loro quotidiano immersi nei problemi e nelle gioie che la vita pone dinnanzi, e tutto ciò
SPOILER
Makoto lo fa sviluppando il tutto come se fosse uscito da uno degli universi paralleli di Donnie Darko mixando il tutto in un toccante e divertente spaccato dell'umanità. La colonna sonora poi è Spettacolo.

Prima di commentare il flm, ho letto anche il manga A dirla tutta, non sono rimasto particolarmente colpito nè dall'uno che dall'altro.
Parlando espressamente dell'anime, l'ho trovato parecchio confusionario all'inizio, parte centrale davvero bella, ma finale, ahimè, affrettato.
Esteticamente bellissimo eh, ma dire che è leggermente sopravvalutato non è un eufemismo.

1996: "La cura", musica di Battiato, testo di Sgalambro. Siam'in quei paraggi con le dovute modifiche, una "love story" dal sentimentalism'onirico e misticheggiante per eludere la dolorosa realtà (Fukushima 2011). 'Sta "cura" funziona come confort'emotivo ed empatia consolatoria, manc'azzarda l'abbozzo d'una soluzione vera. "Body swap" inutile (a cosa serve la reciproca comprensione nel pantragismo? Visto mai ch'invece le nostr'identità debbano essere trascese?), molto "Dolls" (Kitano 2002) col fatalismo nel rapport'intersessuale simboleggiato da un analogo "fil rouge", ecatombe di "Sliding Doors" (Howitt 1998), nominalismo e panlinguismo alla Eco ("stat rosa pristina nomine"), l'MWI d'Everett III citata giusto per bilanciare con una spolverata di scientificità le credenze magiche tramandate dalla cultura tradizionale (identico espediente usato nel 5° episodio della 1a stagione di "Stranger Things"), sceneggiatur'a tratti pasticciata, caratteri caricaturali, claustrofobico amore di coppia che solo nella sottotrama s'apre pure agl'altri, eutopia ancor'una volta declassata dal Vivere al sopravvivere, l'edificatorio che s'arresta all'affettività (psichica, mentale, gnoseologica) e non prolunga verso l'ontologia. Sintetizzando, un "film lenitivo", uno dei tanti, troppi "feel-good movie". Il dramma più grave è che di proposte men'indecenti in giro ce ne sono troppo poche.

Film che mi ha fatto emozionare. Disegno sublime, storia avvincente che tiene l'attenzione dello spettatore fino alla fine . Ti fa credere che l'amore sia ancora una delle forze più grandi sulla terra .

Aspetto tecnico sublime.
Colori, disegni, fondali,.. Gli occhi godono.
Trama in certi momenti noiosa e dilungata.
Bella la storia, ma sono rimasto colpito più dalle immagini.
Una visione sublime.

Stupendo, c'è poco da dire. Sicuramente uno dei film d'animazione più belli che ho visto negli ultimi anni. mi è piaciuta molto la storia e anche tecnicamente è fatto benissimo. Dalla visione sono rimasta soddisfatta al 100%. è una bella sensazione quando un film ti da tanto!

Sorprendentemente magnifico, davvero! Nonostante gli ottimi giudizi da parte di tutto il mondo, ho iniziato la visione un po' prevenuto, ma nell'arco di poco tempo ho realizzato che si trattava realmente di qualcosa di eccezionale. Un'opera che ha poco da invidiare ai capolavori del maestro giapponese per antonomasia Hayao Miyazaki (questo mi fa sperare che anche quando egli non ci sarà più, l'animazione giapponese continuerà su livelli altissimi, idea che ho avuto anche dopo la visione di Quando c'era Marnie).
Un'opera toccante, inaspettata, sapientemente intrecciata, coinvolgente, emozionante, avvincente e con dei colpi di scena davvero spiazzanti!
In poche parole è DOVEROSO vederlo!

Due ragazzi come tanti, studenti alle prese con una quotidianità a volte poco soddisfacente: lei costretta in un incantevole ma poco stimolante paesino di provincia, lui residente nella frenetica Tokyo, saranno coinvolti in uno scambio di corpi che alle risate iniziali farà seguire una struggente ricerca.
L'invisibile filo del fato si materializza concretamente divenendo legame profondo tra Mitsuha e Taki. Un nastro per capelli simboleggia il Musubi, ovvero un' entità superiore benevola, la cui presenza tramandata di generazione in generazione, diventa determinante nell'origine di un amore il cui fine è scongiurare avvenimenti terribili.
Considerato l' erede dell' inarrivabile Miyazaki (più per il successo ottenuto che per le tematiche trattate) Makoto Shinkai, realizza una vera gioia per gli occhi e per il cuore. Una storia d'amore senza facili melensaggini, che partendo da uno spunto fantastico -sicuramente abusato, ma urge andare oltre- si trasforma in racconto meraviglioso e commovente venato da apprezzabile ironia, fusione di emozioni altamente affascinante, elevata dalla notevole qualità della coloratissima animazione, riscontrabile anche nella formidabile cura per il dettaglio.
Tralasciando qualche lungaggine e un sceneggiatura punteggiata da isolatissimi inciampi, abbiamo un'opera incantevole, ricca della tipica spiritualità asiatica unita ad una riflessione annosa in Giappone, ovvero l'ostica contrapposizione tra antico e moderno. Shinkai offre una soluzione equilibrata in cui fonde le due anime del paese, metaforicamente individuabili nei due protagonisti.
Velatamente malinconico,, dotato di ritmo e di spunti convenzionali solo nell' incipit "Your name" conferma la meritata fama nel mondo anime di Shinkai, del quale è giusto ricordare almeno il poetico "5 cm al secondo".

bellissimo film,graficamente eccellente con una trama bella e toccante, ost di grande livello sicuramente consigliato...non mi spiego ancora tutt'ora il perchè non è stato candidato all'oscar

Bellissimo film, meravigliosi i disegni, stupende le musiche, incredibile la storia.
Unica pecca: probabilmente la pellicola sarebbe stata ancora più bella se la narrazione avesse seguito un filo più coeso e meno confusionario.

Film di una delicatezza incredibile. E' un vero gioiello. Da non perdere.

Graficamente impeccabile, ma per chi mastica anime è tutto già visto e rivisto, si sa che ai giapponesi piace giocare con il tempo, in questo film sono inseriti tutti i clichè del genere "da la ragazza che saltava nel tempo" a "erased". Hanno voluto andare sul sicuro ricalcando le orme dei successi precedenti ed hanno ottenuto un risultato modesto, ma nulla di più

Un tripudio di colori scintillanti che cattura lo sguardo. La storia, però, sa un po' troppo di già visto, lo scambio dei corpi non è una novità. Ma tutto quel che perde a livello di sceneggiatura lo recupera a livello visivo. Bello.

Sotto il profilo tecnico è semplicemente sublime,disegni che lasciano senza fiato.la trama che al primo sguardo sembra alquanto contorta,poi si capisce il lato onirico e psicologico dei personaggi. Bella la musica. Perché allora il mio voto è relativamente basso? Si dilunga in certe scene con troppi siparietti irritanti,alcuni veramente inutili,per poi finirlo quasi in modo troppo brusco.

Oddio l'ho visto solo oggi pomeriggio e mi pento immensamente di averlo voluto recuperare solo ora.
Non voglio assolutamente fare spoiler, ho visto questo capolavoro senza sapere NULLA della trama, e me lo sono sorbito come un frullato fatto con frutti raccolti nel giardino di una fata (oggi mi sento poetico!)
L'ho trovato celestiale. Il film parte senza farti capire granché, ma pian piano ti immergi lentamente nelle acque di una storia che all'inizio pare seguire il percorso di due fili, ma che poi iniziano ad intrecciarsi in un'unica corda, poi si separano nuovamente per rincontrarsi di nuovo in un luogo (e in un momento) diverso.
Esperienza favolosa, non aspettatevi un shojo come se ne vedono tanti, anche se per un momento potreste temere il peggio.
ME-RA-VI-GLIA.

Un bell'anime, introspettivo ed elegante, che racconta una struggente storia d'amore in bilico tra il fantasy e la fantascienza, condita da ottimi personaggi e un'estetica talmente curata da lasciare sbalorditi. Interessantissimo, tra l'altro, il confronto tra Giappone rurale e urbano, due realtà sì in pieno contrasto, ma indispensabili l'una per l'altra; un po' come i nostri protagonisti...

Your name è un progressivo viaggio di avvicinamento fra due ragazzi. Avvicinamento che deve annullare la distanza delle due anime del Giappone attuale, quello più legato alla tradizione e quello più moderno e caotico. Lo scambio dei corpi è solo il pretesto per l'inizio di questo avvicinamento senza essere la tematica centrale di questo film che prende pieghe inattese e a volte sorprendenti. Una storia ben raccontata, sostenuta dall'ottimo livello di animazione che offre delle buone sequenze e momenti sia comici che poetici.

La storia si contorce un po' (per i miei gusti) nella parte conclusiva ma questo non impedisce allo spettatore di crogiolarsi nelle atmosfere dense di sentimento, restando ammaliato dalla bellezza della grafica e dalla propensione al coinvolgimento nelle situazioni raccontate da Shinkai.
YOUR NAME. parte da un'idea non proprio originale (lo scambio d'identità) ma deflagra in tutto il suo splendore visivo ed emotivo, regalando una visione molto gradevole e di un certo impatto empatico che non fatica ad incontrare consensi e valutazioni positive.
Un buonissimo film che vale la pena vedere.

Lavoro veramente ben svolto. Ineccepibile a livello grafico, anche i dialoghi riportano a una conversazione onirica con se stessi; credo almeno tutti noi abbiamo sognato una situazione del genere, un mondo del genere; il film rappresenta quasi il "sognare di noi con gli occhi degli altri". Quello che trovo mancante e visto il susseguirsi di emozioni mi ha deluso maggiormente, è l'epilogo che non stacca il biglietto per l'eccellenza, uccidendo il climax con scene ripetitive che potevano ampiamente essere tagliate. Mi aspettavo che mi togliesse il fiato nel finale, non l'ha fatto e viste le premesse mantenute per tutto il film mi ha lasciato deluso nel finale.

Your Name rappresenta la fusione esplosiva tra la vivace animazione dei teen movie giapponesi e le tavolozze crepuscolari del Maestro Hayao Miyazaki, con richiami sensibili ad alcuni dei suoi recenti capolavori (La Città Incantata e Il Castello Errante di Howl, su tutti, vengono depredati con mano ossequiosa e deferente).
La storia è, a sua volta, un felice connubio tra modernità e tradizione, come le due facce del Giappone contemporaneo, isola-portale che connette pulsanti metropoli con villaggi consacrati al culto delle più antiche divinità. Le parole chiave del racconto, del resto, sono "connessione", "legami", "flusso del tempo" e, infine, "ciclo".
Portentoso, emozionante. E' scoccata la scintilla. Vi farà innamorare.
Un must.

SPOILER

Makoto Shinkai lascia da parte il suo stile più melenso e vaporoso e sforna un titolo di appeal per un pubblico più ampio, e come con il suo Viaggio verso Agartha faceva l'occhiolino a Miyazaki, anche in questo film riprende i temi di un altro regista affermatosi negli ultimi anni, Mamoru Hosoda e il suo La Ragazza che Saltava nel Tempo.

Come al solito il punto forte del regista è la cura nella realizzazione degli sfondi – particolarmente degna di nota una scena nella quale il regista si sbizzarrisce con diverse tecniche d'animazione non convenzionali –, mentre nella stesura della storia si affida a una formula piuttosto classica. Preferendo allo stile più onirico e suggestivo di La Ragazza che Saltava Nel Tempo una trama che si dipana in maniera piuttosto lineare, sebbene relativamente elaborata nell'intreccio.

Per quanto mi riguarda non sono stato particolarmente colpito da questo film, che ho trovato al più gradevole ma non particolarmente memorabile e neppure reso in maniera interessante, ma, dato l'enorme successo riscosso all'interno delle community a tema anime, non posso fare altro che consigliarlo a chi è appassionato di animazione giapponese e che quindi, statistiche alla mano, ha buone possibilità di apprezzarlo più di me.

Il solito capolavoro dei giapponesi, ovviamente agli oscar quei fetusi venduti non lo hanno neanche nominato, poichè c'era il terrore della figura di cacca assicurata.

non amo molto i film con una trama che spinge verso la confusione più totale. mi ha ricordato sotto certi aspetti le trame alla Nolan ...ma si salva in corner per merito di un ottimo aspetto tecnico ...soprattutto musiche top .

Non è Mijazaki, ma è meraviglioso, pieno di emozione....

Il voto giusto sarebbe 8, ma essendo disegnato e dunque esteticamente gradevole (e non un pugno in un occhio come i prodotti della Pixar o simili in computer grafica 3d) mi sembra giusto dare 9. Visivamente è spettacolare, animazioni stellari, colori stratosferici. Tuttavia alla fine sembra di aver perso qualche ingranaggio della storia e ci si chiede se i conti tornano per davvero. Momenti altamente coinvolgenti si alternano a momenti macchinosi, perché la storia a livello concettuale non era semplice da sviluppare. Molto consigliato comunque.

Che meraviglia, e non solo per gli occhi! Tema solo apparentemente pruriginoso trattato con delicatezza e profondità. Per una volta l'etichetta di "erede di Miyazaki" non sembra attribuita invano.

Ho avuto la fortuna di vedere questo film sebbene fosse in programmazione solo per pochi giorni ed è stata credo la più grande sorpresa cinematografica da un anno a questa parte.
Mi stupisco ancora di come i giapponesi riescano a raccontare storie come questa con un'eleganza disarmante, arrivando sempre con un linguaggio semplice, mai stucchevole e stemperando ogni eccesso con una dose misurata di ironia.
Personalmente avrei tagliato giusto quei 10-15 minuti che avrebbero reso questo film davvero perfetto, ma davvero poco importa. Non perdetelo!