Mark e i suoi amici scoprono le terribili conseguenze derivanti dall'aver giocato con la barriera della separazione, che li trascinerà ulteriormente lungo un percorso di guai e dolore.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Se non hai novità, ricicla il passato. L'Apple è come la Lumon: conosce i suoi polli, li profila con minuziose indagini di mercato e gli propina qualcosa che parte dal "nouvelle romance" di Robbe-Grillet o comunque da un suo adattamento cinematografico, quel "L'anno scorso a Marienbad" (Resnais '61) che non rivedrei manco sotto tortura (ci ho provato, lo dico con cognizione di causa). La labirintica psiche secondo Freud? Whitman l'avev'anticipato di poco ("Song of Myself": "I am large, I contain multitudes"), il Nuovo Testamento molto di più ("Il mio nome è Legione ... perché siamo in molti": Marco 5, 9; Luca 8, 30). Giusto per sottolineare che non s'è dovut'attendere l'ipotesi del multiverso. Inoltre: perché confinarsi nel mentale quand'abboccano più fruitori con un concept ipertroficamente polisemico? Inseriamoci pure "Playtime" (Tati '67) e le geremiadi sul mondo aziendale, il Bianconiglio di Carroll, un po' d'Orwell e la scifi di "Paycheck". Infine: il trucco basico per una serie infinita, ogni singolo episodio non deve dipanare la trama bensì incasinarla maggiormente. Geniale. Almeno qualcosa di positivo? "La prima stagione è stata premiata col ReFrame Stamp per aver incluso persone di colore e diversità di genere."