the leftovers - svaniti nel nulla - stagione 2 (2015)

La seconda stagione prosegue sulla falsariga già delineata, mantenendo certe tematiche però introducendone delle nuove. Il cambio di Location permette di ridurre il rischio di eccessive ripetizioni rispetto alla stagione precedente. La città Di Jarden, al contrario di altri luoghi, non è stata toccata dalla Dipartita. Ciò ha creato il mito di una città miracolosa che tutti vogliono visitare, creando una sorta di campo profughi per coloro che vogliono entrare per un periodo limitato. I miti e le speranze, veri e falsi che siano sono uno degli elementi centrali della seconda stagione. C'è comunque una costante ricerca di un senso ad un evento imprevedibile, quello della Dipartita. Non trovarlo significa speculare su qualsiasi cosa e mostrare la debolezza di un tessuto sociale delicato e facile a frantumarsi. La scomparsa delle ragazze mette a rischio il mito della città intoccata dalla Dipartita, ma pone anche il dubbio che l'evento di tre anni prima si ripeta. E' una serie affascinante anche se imperfetta. Non tutti i personaggi sono sviluppati a dovere e servono finora alla funzionalità del racconto. Rispetto alla prima stagione il finale è più interlocutorio e meno compiuto del finale precedente.