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Sinceramente,questo film per la maggior parte del tempo mi ha annoiato e in alcuni punti i 40 anni che si porta sulle spalle si vedono tutti,con scene abbastanza ridicole e invecchiate male. Anche l'interpretazione principale di Dern, per quanto valida, a volte è davvero troppo sopra le righe. Quindi bocciatura totale? Bhè,non proprio! Infatti il film è pieno di scene tenere(Robot piu uomini degli umani ad esempio) e il messaggio di fondo che manda è davvero valido e molto attuale,con un finale davvero toccante che mi ha fatto alzare di mezzo voto la valutazione finale. Per gli appassionati una visione ci può stare!
Una piacevole sorpresa questo film di fantascienza un po' datato. Sulla falsa riga del primo insostituibile 2001: Odissea nello Spazio, questo non è assolutamente un sequel ma un film a sè stante. Evidentemente già negli ani 70 in Italia si usava storpiare i titoli per attirare maggiormente il pubblico citando titoli di successo. Il titolo originale secondo me è perfetto! Questo è un film ambientato totalmente nello spazio, e racconta un argomento molto delicato, forse non originalissimo ma tremendamente attuale. E' presente una tipica atmosfera anni 70 tipica dei film di fantascienza dell'epoca, ambientazioni e costumi ricordano molto il fim di Kubrick. La noia potrebbe prima o poi prendere il sopravvento per i più pigri, ma per chi ama la fantascienza (e la natura!) ciò non accadrà. Finale molto suggestivo, ma anche un po' triste... L'ultima scena di pochi secondi è da pelle d'oca e ha contribuito a farmi dare un mezzo voto in più all'intera pellicola
Un altro di quei film che vengono rovinati da un titolo che nulla a che vedere con il contenuto (vi ricordate quel filmone con Jim Carrey celato sotto i'insulso nome di "Se mi lasci ti cancello" ?) perchè senbra un sequel e invece coaì non è. Una favola poetica in chiave fantascientifica, a tratti toccante. Un disperato Dern e la sua serra spaziale contro tutto e tutti, un solitario barlume di speranza per un futuro dove l'uomo egoista e superficiale ha distrutto la natura nel nome del menefreghismo. Grande momento "figlio dei fiori" quando Dern coltiva i meloni con la tunica bianca e si ritrova a litigare con i colleghi che preferiscono il cibo spaziale a quello generato dalla "sporca" terra. Molto bella la progressiva umanizzazione dei robot. Una lacrima di commozione quando....
Dern si sente sempre più solo allora chiama i robot Paperino e Paperina, poi investe quest'ultima mentre si reca alla serra e cerca di ripararla ma ormai è rotta
Pur essendo un film dei primissimi anni 70, oggi il messaggio è sempre più attuale. Assolutamente da vedere.
intuii subito, ad esempio, che, quando le piante iniziavano a morire era perché ci si stava allontanando troppo dal sole... ed ero, appunto, soloun bambino ;)
Il messaggio hippie-ecologista-fantascientifico (è pur sempre un film degli anni '70) resta molto attuale, e, nonostante fosse un film di fantascienza, ci son momenti molto toccanti e, a loro modo, poetici con uno stile unico.
Il dialogo, a pochi minuti dall'inizio, a tavola, è di quelli che restano dentro e fanno riflettere. Il finale, col robottino solo nella cupola piena di luci come un gigantesco albero di Natale, è molto suggestivo.
Commenti poco entusiasmanti per un buon film di fantascienza dal messaggio ecologista/ambientale. Molto ben realizzato da un punto di vista visivo (del resto si parla di Trumbull, "2001 Odissea Nello Spazio" è più che sufficiente come descrizione), ma anche coinvolgente, riflessivo, e perchè no, pure divertente (non è difficile crederlo visto che tra i sceneggiatori compare pure il nome di Michael "Mike" Cimino). Bravissimo Dern, che con il suo "giardiniere" (e l'apporto degli aiutanti robot) rende bene (e tristemente) l'idea di uomo solo contro tutti disposto a qualunque cosa pur di portare avanti la sua causa persa in partenza. Un bel personaggio, paranoico ma estremamente umano, per cui sarà impossibile non parteggiare (in fondo cos'è meglio, il calore e la comprensione di questo, o la fredda indifferenza dimostrata dai colleghi superficiali e senza cuore?). Anche qui comunque, alla fine, gli adorabili robot si riveleranno più umani degli umani stessi. Le scene tra Dern e questi (chiamati simpaticamente Paperino e Paperina) sono le più belle e toccanti del film. Fantascienza come non se ne fa più. Davvero un buon prodotto, semplice, piacevole ed intelligente. Da rispolverare.
Bellissima la canzone "Silent Running - Rejoice In The Sun" di Joan Baez. Ogni nota e parola trasmette allo spettatore una gran voglia di baciare la terra e respirare aria pulita (d'altronde siamo ancora in pieno periodo hippie).
Sicuramente sincero ed accorato nel messaggio ecologista, è però un film abbastanza debole nel risultato. Ammirevole anche solo aver provato a girare un film di fantascienza con 1 milione di dollari di Budget! Però, nonostante i nomi di Trumbull e Dyksta, non c'è una sola scena in cui si veda qualcosa di credibile purtroppo. Astronavi, foresta, spazio, interni.. tutto veramente e palesemente finto. Ben fatti invece i robot (fonte di sicura ispirazione per il futuro C1P8 di Guerre Stellari). Il padre di Laura Dern sgrana un po'troppo gli occhi nella sua parte di hippie/ambientalista un po'invasato (ma del resto questo film è nato sulla scia di Easy Rider!) e gli altri attori si vedono troppo poco per dirne alcunché. Triste nel suo messaggio ecologico, con qualche ingenuità di troppo e assai alienante nel progressivo isolarsi del protagonista, fino all'epilogo... Lo ricordavo migliore, ma resta comunque un bel tentativo.
Ricordo questo film perchè da ragazzino è stata forse la prima volta che ho pianto e non ho più avuto la fortuna di riverderlo.... film che precorreva i tempi per l'attenzione all'ambiente e le tematiche ambientaliste
Racconto ecologista su sfondo fantascientifico, terreno fertile per Trumbull visto che parliamo dell'artefice degli effetti speciali di 2001 di Kubrick. Il messaggio è sincero nel suo tono accorato e un po' ingenuo di fondo. Molto valida l'interpretazione di Dern e curiosa la progressiva "umanizzazione" dei due droidi.
Molte ingenuità in questo film diretto da Trumbull..ma d'altronde stiamo parlando di un film del '71 dunque si possono anche capire. In ogni caso il messaggio di denuncia è molto significativo..salvare il verde da una progressiva estinzione in un ipotetico futuro in cui il mondo non avrà più nessun albero e nessuna pianta. Una visione ultra catastrofista ma sicuramente di forte impatto emotivo. La malinconia e la tristezza di questa situazione viene perfettamente espressa da un grande Bruce Dern che si immedesima alla grande nella sua parte..un uomo che dedica la sua vita alla salvaguardia dell'ultimo angolo di verde dell'universo. Un film che secondo me merita una visione.
Visto molti, ma molti anni fa, rivisto oggi, fa un po' ridere. All'epoca già la società era sul catastrofico: le foreste che scompaiono, le specie che si estinguono, quello che nessun film dell'epoca mi ricordo avesse previsto era la possibile scomparsa dell'uomo dovuta agli sconvolgimenti climatici o quantomeno una sua decimazione, ciò che sta avvenendo adesso. E' vero, l'attore principale se la canta e se la suona, ma è davvero bravo a reggere questo monologo di un'ora e mezza, che mica è da tutti. Un cuore infranto per la fine del verde (fine vista in modo meno catastrofistico rispetto a 2022 i sopravvissuti, uno dei migliori e più attuali film catastrofici mai girati, anche per l'epoca in cui è ambientato), quello del protagonista, un finale romantico, poetico, quasi un decimo di lacrimuccia.
Curioso film fantaecologista spacciato da noi come seguito di 2001-odissea nello spazio" col titolo idiota "2002 la seconda odissa" (molti anni prima di 2010 l'anno del contatto") al posto dell'originle "silent running". E' ingenuo ma è piuttosto originale e divertente ed è da recuperare per i seguenti motivi: il regista è Douglas Trumbull, che fece gli effetti speciali del capolavoro di Kubrick e Il protagonista è Bruce Dern, bravissimo e in pratica sempre solo.
Bel film fantaecologista magari un pò altalenante, ma comunque godibile e per certi aspetti toccante e che manda un messaggio più che mai attuale. Proprio simpatici i due robot. Il titolo fa proprio pensare ad un spacccio di seguito di "2001: Odissea nello spazio". Che robe i nostri distributori.