Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Non mi aspettavo molto da questo film, credevo fosse uno dei tanti di James Cameron, e invece … non è male, meglio a mio giudizio di Titanic. Sicuramente il 3D è fenomenale: sembra di essere in mezzo agli eventi, gli ingressi nella foresta sono fantastici. Ma anche la storia, per quanto ritrita (v. Balla coi Lupi, Mission, ecc.) se non altro ha delle morali positive (o alla moda per il ns. periodo culturale): antimilitare (non pacifista), ecologista e sottolinea l’importanza dei sentimenti per tutti gli esseri viventi, il tutto viene esaltato dalla potenza visiva. Ha anche alcuni aspetti originali: l’eroe è una femmina e lo spot madre (sempre presenti nei film da grossi capitali) la tecnologia (schermi olografici, robot, ecc.) passa quasi in secondo piano rispetto alla natura, o forse ci va a braccetto. Consiglio di andarlo a vedere, poi non stupitevi se il giorno dopo al lavoro litigate con il vs. capo.