Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Messo 7,5 anche se inizialmente ero tendente a un voto più severo a causa della riproposizione in sequenza di tutti i difetti messi insieme nella carriera di Cameron, quali: sceneggiatura a dir poco esile, personaggio che dire stereotipati è fare del puro eufemismo (solito conflitto scienziati vs. marines con maglie strappamuscoli e senza cervello), eccessiva sospensione della realtà che si richiede allo spettatore (il fatto delle piante che formano sinapsi utili ad "accumulare" non sò come dei dati non ha fatto ridere solamente il buon Ribisi)
Dall'altra parte del piatto però bisogna mettere l'incredibile impatto visivo che si ha col film, le scene notturne della foresta quasi impareggiabili, la capacità incredibile di farci vedere un altro pianeta quasi come fosse semplicemente il pianeta terra ma in una dimensione alternativa, una specie di battaglia tra conquistadores e nativi incas o aztechi della galassia, e naturalmente le scene spettacolari che ogni film di Cameron può vantare (spettacolarità un pò fine a se stessa per gran parte del film IMO, ma nella battaglia finale io ci ho visto molta più mano del regista, rendendola la parte migliore dell'intero film)