Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Con tutta la buona volontà e con tutto il disincanto (e lo snobismo) possibili, è davvero difficile trovare un difetto in questo film. La trama è già sentita? Si, ma è raccontata con tanta passione da far perdonare senza fatica anche certi passaggi un po' abusati. E' solo un luna park per fare montagne di soldi? Forse... ma nel cinema (e nell'arte in generale) non vale l'equazione poveri=belli. Si può essere anche ricchi e belli. E non mi voglio mettere a citare gli esempi illustri... Non ha contenuti, ma solo forma? Certamente la forma è prevalente, ma in fondo "that's enterteinment" e poi, alla fine, il messaggio ecologista e anti-imperialista arriva forte e chiaro! Senza contare che la forma è il contenuto. E' solo un ammasso di effetti speciali. Bene, a questo punto secondo me arriviamo al nocciolo della questione. E' intorno a questo punto che si gioca il giudizio definitivo su Avatar. Perchè, per essere precisi, Avatar (in 3D) non è pieno di effetti speciali. Avatar è un effetto speciale!!! L'illusione, è talmente raffinata da diventare realtà. Lucas ci aveva già preparato. Ma qui siamo già oltre. A questo punto è obsoleto distinguere ciò che è reale da ciò che è digitale. Il digitale è reale e viceversa. Non si può più parlare di realismo. Qui siamo alla pura realtà. Avatar 3D riesce a generare autentico stupore. E oggi come oggi è un'impresa titanica. Da questo punto di vista Avatar è un film importante, che piaccia o no. Segna il passo. Costituisce, senza dubbio, il futuro termine di paragone. Complimenti a Cameron, che riesce a gestire una macchina così gigantesca senza perdere un colpo e senza mai (sottolineo mai) cadere nel ridicolo o nell'infantile. Che vi devo dire: tanto di cappello!!!