Questa č la storia di un uomo in caduta libera. Sulla strada verso la redenzione, l'oscuritŕ illumina la sua via. In comunicazione con la vita nell'aldilŕ, Uxbal č un eroe tragico e padre di due figli che sente il pericolo della morte, lotta contro una realtŕ corrotta e un destino che lavora contro di lui per perdonare, per amare e per sempre.
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Visto ieri, non molta gente in sala, circa 30 o poco più spettatori, ma a quanto pare le storie drammatiche non piacciono agli italiani! Vogliono solo ridere con commedie insulse! Dico subito che Inarritu è un ottimo regista, per me, oltretutto ci vuole coraggio per narrare una storia così realistica e dura. In una Barcellona che non ti immagini Bardem si muove tra immigrati di tutti i paesi, polizia feroce e corrotta, e il totale menefreghismo degli spagnoli o dei turisti. Uxbal ha un dono
può sentire quello che i morti dicono, i loro lamenti e insoddisfazioni, in modo da lasciarli andare via
La fotografia sembra quella di un film di Ken Loach, le musiche sono stupendamente tristi e malinconiche, gli attori tutti bravissimi, un collettivo di gente che si trascina, portando la propia esistenza ai limiti. Solo il trailer fà venire i brividi, ma che dico, ci sono scene che sfociano nell'orrore, quei morti
un bosco in mezzo alla neve( i Pirenei) per terra tra loro un gufo morto, il simbolo del trapasso.
Così alla fine la tempesta passa è tu ti rendi conto di non avere più paura, perchè è così che si coclude, la fine non è che il principio. Spero che il film vinca l'scar come film straniero, merita.... Dopo Babel il miglior film di Inarritu.