In una baraccopoli romana vive una famiglia di immigrati pugliesi composta dal vecchio e tirannico padre, Giacinto, dalla moglie, dieci figli e uno stuolo di parenti. Scopo principale di questi è impadronirsi del milione che Giacinto ha ottenuto per la perdita di un occhio.
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Uno dei migliori film italiani in assoluto giustamente premiato anche al Festival di Cannes. Nino Manfredi nella sua miglior interpretazione della sua carriera è accompagnato da una serie di caratteristi tutti in stato di grazia nel rappresentare ciascuno il proprio personaggio. Ottima l'ambientazione e la fotografia con un ritratto impietoso del degrado e dello squallore della periferia romana degli anni settanta. Qualche esagerazione nella rappresentazione del quotidiano ma comunque necessaria a rendere quantomai verosimile quanto descritto. Un vero e proprio capolavoro neorealista non per tutti visto il tema trattato
Memorabile la scena nella quale Nino Manfredi spara con il fucile al figlio... e veramente indimenticabile la panoramica dei vari personaggi nella scena della tavolata "familiare" in cui tentano di avvelenare Nino Manfredi....