dragon trainer (2010)

Si pensi al rapporto tra Buzz Lightyear e Woody in Toy Story, o a Carl e Russell in Up, o ancora a Marlin e Dory in Alla ricerca di Nemo. Essi sono più o meno partner uguali in termini di affetto e di attenzione.
Non è proprio il caso di Dragon Trainer, film incentrato su Hiccup, un ragazzo vichingo mingherlino e sfigato che fatica ad ambientarsi e a dimostrare il suo valore in qualità di cacciatore di draghi. Invece fa amicizia con una delle bestie, una varietà chiamata Furia Buia, rivelandosi alla fine come l’eroe che tutti aspettavano. A ben guardare un messaggio nemmeno troppo scontato di questi tempi.
I direttori DeBlois e Sanders, che traggono lo script dal libro di Cressida Cowell, dovrebbero essere accreditati per il modo in cui sviluppano l'amicizia tra Hiccup e Sdentato (il nomignolo del drago, per via dei suoi denti retrattili). Essi sviluppano un rapporto profondo ed emozionante, la cui resa è ben migliore di molti altri visti altrove.
Dopo Kung fu Panda, a buon titolo considerato il film della svolta, la DreamWorks sforna un altro piccolo gioiello di leggerezza e simpatia. Le animazioni sono brillanti, la narrazione è coinvolgente, i personaggi sono ben caratterizzati, le scene umoristiche sono ben assortite.
Insomma, Dragon Trainer è l’ennesima dimostrazione che il cinema d'animazione non è più solo un affare per bambini.