fuga da hollywood (1971)

Hopper veniva dall'enorme successo di "Easy Rider", quindi Hollywood gli diede carta bianca sul secondo progetto e lui da personaggio controverso qual'era, realizzò una pellicola fuori dai canoni, forse troppo. Un film che ha il merito di mettere al centro il metacinema come pochi avevano fatto prima, con un montaggio volutamente sconnesso, mettendo lo spettatore tutt'altro che a proprio agio. Prima mezz'ora è ostica, poco ritmo, molta confusione e non è facile capire dove il regista voglio andare a parare, poi le tematiche (l'imperialismo statunitense proprio nel periodo della guerra del Vietnam...), e la critica al sistema hollywoodiano incominciano a venire fuori, magari in modo confuso (ci sono svariati momenti psichedelici), ma l'interesse sale. "The Last Movie" è un film dal grande fascino, difficilmente collocabile e quando si arriva alla fine bisogna ricomporre il tutto. Non male la colonna sonora, forse un po' troppo invasiva.