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Un po' Virus, un po' Mostro, addirittura un po' Kraken gigante, tutte cose ed eventi che si evolvono con scarsissima (se non assente) consecutio logica, pescando secchiate da Alien ma soprattutto da La Cosa. Recitazione abbastanza approssimativa, ma non è nemmeno troppa colpa degli attori, ma più che altro della sceneggitura che ha disegnato personaggi decisamente stereotipati e di conseguenza poco credibili e molto caricaturali (davvero odioso ad esempio il professore, ma talmente tanto da risultare decisamente palese l'artificialità del suo personaggio appositamente costruito per creare antipatia. Lo stesso vale, anche se per altri versi, per la russa, o per il gigante buono...).
Si salva solo l'ambientazione, davvero affascinante, della nave-peschereggio che attraversa il mare del nord, nel freddo buio, tra ghiacciai e tempeste di neve e di ghiaggio. Effetti speciali tutti artigianali e quindi un po' demodè (e anche un po' scarsi). E' un film che potrebbe tranquillmente essere un B-movie anni 80, come mi sembra abbia detto qualcuno. Non mi è piaciuto. Può anche valer un'occhiata per, ripeto, la location, e per il suo essere a suo modo un po' "moderno-vintage", ma finisce lì.
Definirlo film. Mi pare eccessivo. Una copia oscena de "La cosa". Recitazione non pervenuta. Sceneggiatura vergognosa. Effetti speciali - oddio, effetti speciali - caserecci e ridicoli, con tentacoli fatti con le strisce LED lampeggianti blu.
ibrido tra la cosa e abyss. Un film sul solito alieno mutaforma che assimila gli uomini e li clona. L'ambientazione è su una nave ma il tutto è privo di tensione, di atmosfera. La fotografia è piatta come si addice ai b-movie. gli effetti speciali sono pasticciati in computer grafica rabberciata. la recitazione è mediocre, lo svolgimento è prevedibile. ripetitivo nell'incedere, piuttosto anonimo, complessivamente scarso. Siamo lontanissimi dal capolavoro di carpenter; più vicini ad abyss (che è un film scarso oltremodo!). film inutile.
Una scopiazzatura della Cosa di Carpenter.... Il film non è inguardabile ma è una roba vista e rivista decine di volte ormai. Si salvano gli effetti speciali,mentre la regia risulta un po troppo anonima e la sceneggiatura poco curato vista la presenza di qualche falla narrativa e di qualche incongruenza. Non presenta nessuna attrattiva.
Non si tratta di un brutto film, e l'uso di effetti speciali "d'epoca" è discretamente curato. Purtroppo però la storia è la stessa vista e rivista in dozzine di film, gli attori non sono gran che e non sono nemmeno gran che diretti. Di conseguenza di tensione ce n'è piuttosto poca, motivo per cui a mio avviso non si raggiunge la sufficienza
In minima parte ispirato ad Alien di Scott, nella maggiore alla Cosa di John Carpenter. Il miscuglio però non si può dire riuscito perchè la tensione che suscita è veramente poca e i dialoghi abbastanza risibili che fungono da collante per il massacro della solita carne da macello ospitata all'interno di un peschereccio che staziona nel mare di Bering. Quello che si può salvare sono senza dubbio gli effetti speciali, con poca CGI e molti effetti artigianali quasi ad omaggiare non solo La Cosa ma anche il cinema di quegli anni.
Scopiazzatura a dir poco sfacciata de "La cosa" e in misura minore di "Alien", di conseguenza la pellicola di Alec Gillis non si segnala certo per l'originalità, mostrando una miriade di punti in comune con i capolavori della fantascienza-horror sopraccitati. In "Harbinger Down" le vittime designate sono gruppo di pescatori di granchi cui si affianca un trio di studiosi dei beluga. L'ambientazione è quella claustrofobica di un peschereccio, tutto si svolge in una notte nevosa, durante la quale i protagonisti entrano in contatto con un oggetto sconosciuto sepolto nel ghiaccio da almeno tre decenni. All'interno ovviamente un essere alieno, pronto a decimare l'equipaggio imitando le creature già viste all'opera con Carpenter e Scott. Il film è stato finanziato tramite kickstarter (la cifra raccolta non ha comunque raggiunto il totale previsto), nella speranza di attirare l'attenzione nei confronti degli effetti speciali artigianali basati su make-up e i vecchi cari animatroni. L'idea è venuta alla ADI (Amalgamated Dynamic Inc.) che da leader del settore è finita in malora o quasi a causa dell'imperversare della CGI. Agli amanti dell'horror vintage sembrerà di essere tornati agli anni '80, peccato per la penuria di idee con relativo eccessivo calco su inarrivabili modelli. Regia anonima, attori mai memorabili (l'unico a cavarsela è l'esperto Lance Henriksen) e sviluppi ampiamente prevedibili per una pellicola che avrebbe avuto ragione d'esistere qualche decennio addietro. Non perché gli sfx deludano, bensì per la storia, già raccontata in diverse salse un milione di volte.
La regia, la fotografia e gli effetti speciali sono le cose peggiori di questo fanta-horror movie che altro non è che la scopiazzatura de LA COSA di Carpenter, ambientata però su un peschereccio in mezzo al mare ghiacciato. Alcune scene non hanno grande senso, il finale non colpisce e nel complesso la storia appare un po' incerta su quali linee seguire, in più il cast non è di quelli da premio oscar. Si guarda senza troppi affanni ma si dimentica presto.