harry potter e l'ordine della fenice (2007)

Mediocre nella maniera più assoluta, ma sempre meglio dei due obbrobri che rispettivamente lo precedono (Il bicchierino di fuego) e lo seguono (Renato Zero principe mezzosangue). In mano a Yates (e Newell prima di lui) la saga ha smesso di essere in qualsiasi modo salvabile, perdendo ogni buon spunto registico che Cuaron (tecnicamente mica l'ultimo scemo) aveva dato nel terzo film, affidandosi sempre e solo ad inutili effetti speciali, attori protagonisti tra l'inutile (la Watson, migliorata in seguito e quell'altro) e l'orrido totale (indovinate un po' ?) sceneggiature da brividi dell'orrore con conseguenti dialoghi difficilmente salvabili e i soliti ottimi attori che rendono il tutto almeno un po' meno spiacevole. Mettici il solito Rickman, mettici un Fiennes, mettici un Oldman e qualcosa di decente te la combinano ovvio, anche se tutti e tre non sono esattamente ai loro massimi storici (Oldman e Rickman ad esempio, molto meglio nel terzo così come Thewlis). La new-entry Helena Bonham Carter però no, perché la Carter in Harry Potter è veramente insopportabile. In ogni caso, troppo poco per risollevare un prodotto che viaggia intorno al vuoto e alla mediocrità. Ma il peggio doveva ancora venire.