john rambo (2008)

"Hai la guerra nel sangue, non resisterle. Non hai ucciso per il tuo paese, hai ucciso per te stesso!"

Estasiante punto di vista estremo sulla brutalità e perversione della guerra imperniata su atti cruenti e atroci giochi al massacro (la corsa sulle mine è feroce e agghiacciante) che strapperebbero gli osanna di sua maestà Deodato. Mai come qui Stallone conferisce un'imponenza e un carisma a un personaggio storico e tra i più amati del cinema d'azione (almeno da me è il più amato).

I personaggi di corredo sono funzionali alla staoria, per nulla appesantita da patemi melodrammatici e fastidiosi orpelli nazionalistici. Le scene di guerriglia sono esplosive con raffiche di piombo che dilaniano corpi e fanno scoppiare teste. Lancinante il flashback in B/N che fa vedere, tra l'altro, il finale alternativo del primo film in cui Rambo viene ucciso da Trautman.

La foresta birmana crescerà più rigogliosa che mai succhiando linfa vitale dal sangue dei civili trucidati. Rambo veglierà per sempre.