kairo - pulse regia di Kiyoshi Kurosawa Giappone 2001
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kairo - pulse (2001)

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locandina del film KAIRO - PULSE

Titolo Originale: KAÏRO

RegiaKiyoshi Kurosawa

InterpretiHaruhiko Katô, Kumiko Aso, Koyuki, Kurume Arisaka, Masatoshi Matsuo

Durata: h 1.58
NazionalitàGiappone 2001
Generehorror
Al cinema nel Luglio 2001

•  Altri film di Kiyoshi Kurosawa

Trama del film Kairo - pulse

Dopo il suicidio di uno dei loro amici, un gruppo di giovani di Tokyo è testimone di una serie di strani avvenimenti. Uno di loro vede la forma dell'amico morto come un'ombra impressa sul muro, mentre il computer di un altro inizia ad accendersi da solo mandando strane immagini...

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Voto Visitatori:   6,22 / 10 (57 voti)6,22Grafico
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Voti e commenti su Kairo - pulse, 57 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  11/02/2011 22:47:39
   7 / 10
Finalmente un horror giapponese che sappia mettere parecchi brividi senza utilizzare fantasmi dai capelli corvini. Complice una scenografia davvero angosciante, gli interni e gli ambienti sono particolarmente tetri, depressivi. La prima mezz'ora soprattutto mette molta inquietudine, poi purtroppo quando si entra nell'ottica ci si abitua e la paura diminuisce vistosamente.
E' un film strano, non me lo aspettavo così. Inizia come horror e finisce come una dramma esistenziale. In ogni caso Kurosawa ha saputo affrontare dei temi rilevanti, come la tecnologia predominante (che in "Pulse" è proprio la causa dell'angoscia), il rifiuto della morte e un mondo senza futuro.
Da guardare aspettandosi qualcosa di diverso e, in un certo senso, più maturo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/02/2011 18.10.05
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goodwolf  @  11/10/2010 15:37:24
   1½ / 10
Premetto che odio i film con apparizioni/sparizioni/fantasmi.
Ma preconcetti a parte penso che questo film sia davvero terribile:
sequenze interminabili e senza un perchè,attori scarsi,personaggi sgangherati e dai comportamenti incomprensibili, webcam immaginarie,macchie che parlano, persone che diventano coriandoli, spiriti che fanno telefonate e udite udite, c'è anche il piccolo riccardino fuffolo al minuto 59!
Se c'era qualcosa da cogliere in questo film, sicuramente non mi è arrivato, mi è sembrato tutto sconclusionato, a parte i primi 20 minuti (che però sono brutti lo stesso)
Aggiungiamoci il fatto che non riesco a distinguere bene i personaggi dei film giapponesi e il gioco è fatto.
Mezzo voto in più perchè ho apprezzato 2 piccole cose (per un totale di non più di 40 secondi di film).

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Ultima risposta 11/10/2010 18.18.58
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dibinho  @  22/08/2010 14:11:27
   5 / 10
Anche questo film giapponese non riesco ad apprezzarlo, deludente
abbastanza lento, non fa paura, pochi colpi di scena, ho notato la difficoltà nel riconoscere i personaggi e non è la prima volta che mi capita coi film giappo..
Penso che mollerò il colpo e i film horror giappo ne vedrò ben pochi in futuro..

8 risposte al commento
Ultima risposta 22/08/2010 16.17.08
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76eric  @  11/08/2010 22:46:02
   9 / 10
Ne avevo sentito molto parlare, ed è un film che ha soddisfatto in pieno le mie aspettative. Fra i migliori 10 horror della decade appena trascorsa di una mia ipotetica classifica. Opera top questa di Kurosawa.
Quasi 2 ore di un film che parla di fantasmi, di solitudine, molta solitudine (oltre alla storia, sono poche anche dal punto di vista visivo, le sequenze che contano più di 2 persone), di una visione assai negativa e pessimista di ciò che succede dopo la vita e di apocalisse, un futuro in cui i pochi superstiti devono cercare comunque, nonostante tutto , l'amore, la felicità, lo stare insieme. Singolare ed anche molto originale il fatto che in questa vicenda apocalittica per l' appunto, la tecnologia abbia un ruolo fondamentale, come "male" determinante.
Il film comincia nel modo in cui finisce (meravigliosa e suggestiva quell'inquadratura dall'alto della nave dei superstiti nell'immensità del mare) ed il bravo regista racconta intervallandole, due storie inquietanti che succedono in una Tokyo desolata, e che alla fine si incroceranno con l'incontro dei due superstiti. Superstiti?
Kurosawa lascia alcuni punti in sospeso sul perchè, non dà spiegazioni sul disastro, sulla catastrofe, non generalizza, si concentra solamente sulle due vicende singolari ed in alcuni momenti "spinge sull' acceleratore", per mettere in scena l' orrore, la paura, senza versare una benchè minima goccia di sangue.
Una sequenza ( che verrà in seguito riproposta una seconda volta sempre ottimamente ma non così efficacemente) poi è formidabile, è spavento al 100%, puro HORROR semplice e basilare, senza bisogno di effetti o di facce paurose. Non parlo solamente del momento clou, ma parlo anche di ciò che succede prima, di come viene preparato il tutto. Grande merito a ciò va dato al fenomenale effetto sonoro, che a me ha ricordato alcuni momenti di Suspiria ( Flavio Bucci con il pastore tedesco) ed Inferno (Rose nella parte in disuso dell'inquietante Palazzo) [Dario, 'ndo c***o sei finito?] o anche la fredda vendetta de "Lo straniero senza nome".
Ottime anche alcuni piccoli particolari , che indicano la meticolosità con la quale il regista ha operato; e mi riferisco ai rumori stile "interferenza di immagini" e a quell'Help me che bisbigliato in giapponese fa il suo notevolissimo effetto, ma anche ad altro.
( Guardatevelo soli ed al buio con tanto di cuffie per l'effetto isolamento).
Gli attori se la cavano egregiamente, anche se in alcuni casi i loro comportamenti non arrivi proprio a capirli, e mi riferisco anche e soprattutto alla bellissima Harue (che bbbona), che in primis sembrerebbe avere le redini e poi va fuori completamente di senno.
Ottima la fotografia, luoghi lugubri, sporchi e paurosi, suggestivi pure quelli della metropoli desolata e qualche ammiccamento alla computer-grafica ( data anche dal maggior budget a disposizione).
Questo è Kairo-Pulse, una pellicola che è più complessa del Ringu di Nakata e che non ha niente da invidiargli. Un must.
So che gli americani hanno fatto un remake, che non voglio assolutamente guardare. Lo consiglio vivamente, se sapessi dell'esistenza del DVD in italiano lo comprerei. Assolutamente.

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Ultima risposta 27/08/2010 12.30.26
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Dosto  @  09/08/2010 23:13:22
   8½ / 10
Non capisco la media così bassa del film... sicuramente chi si aspetta una semplice storia di fantasmi deve rivolgersi ad altre pellicole ma chi vuole vedere un gran film qui troverà ciò che cerca... i momenti di tensione ci sono e alcuni sono veramente forti... il cast recita decentemente... ma il punto forte di questo film è il messaggio che vuole far passare che arriva così diretto e con una tale carica d'angoscia da lasciare basiti... Kurosawa mi aveva fatto pensare ma non convinto pienamente con cure ma con pulse mi ha colpito molto... sarà per la sua visione della vita molto simile alla mia ma, per me, è veramente un gran regista!

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Ultima risposta 27/08/2010 00.11.46
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faluggi  @  24/03/2010 00:31:31
   1 / 10
Mi spiace dirlo ma questo j-horror fa veramente ******....mi ha fatto scendere il latte

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Ultima risposta 31/03/2010 08.55.26
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camifilm  @  20/08/2009 15:52:18
   5½ / 10
Le atmosfere ci sono e sono ben realizzate, cupe.
I personaggi però sono poco distinguibili, nei nomi e nella fisionomia.
Nel corso delle scene si è spesso intenti a cercare di riconoscere il personaggio.
Magari è un problema anche al contrario, con i film occidentali per gli orientali.
Però qui si fatica parecchio a distinguere i personaggi.
Consiglierei in futuro alle produzioni orientali, che portano il prodotto in occidente, di dare maggiore caratterizzazione ai personaggi, nel vestire, nel trucco, nella fisionomia.

Non ci sono molti colpi di scena, e non fa paura, ma mette solo angoscia... forse anche per la lentezza dello sviluppo e mediocrità di alcune interpretazioni.
Consigliato si/no

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Ultima risposta 11/02/2011 22.42.28
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phemt  @  12/05/2008 14:30:14
   8 / 10
Kioshi Kurosawa è un regista di grandissimo livello e lo dimostra anche in questo Kairo – Pulse j-horror che a conti fatti è molto di più di un semplice j-horror ma bensì un piccolo grande capolavoro di una tristezza e di un pessimismo cosmico davvero di grandissimo effetto…
La solitudine è il punto focale del film che finisce (come Suicide Club di Sono) anche per essere un’analisi alla società giapponese così tecnologicamente avanzata ma colma di problemi… Anche perché la critica tecnologica è solo uno dei tasselli di un film di grande livello, la tecnologia (la rete) finisce per essere solo il mezzo con cui proliferano le sparizioni ma non la causa che va invece ricercata proprio nella solitudine…
Kurosawa dirige molto bene aiutato da una fotografia molto evocativa e da una storia interessante… Ci infila dentro un paio di trovate notevoli (il modo in cui le persone si dissolvono attraverso i muri in una macchia nera e i movimenti in slow motion degli spettri su tutti) ma quello che incanta è la trattazione del tema fatta con intelligenza e originalità (ribadisco, questo film ha poco a che vedere con la grande maggioranza dei j-horror, qui si fa sul serio e il film non è solo una successione di spaventi fini a se stessi come spesso capita)…
Il finale apocalittico e post-atomico è poi di una bellezza raggelante, una città vuota fotografata in maniera sublime e una flebile via di fuga che però sembra destinata al nulla…

Posso per certi versi capire alcuni voti bassi: Kurosawa semplicemente non è un regista per tutti… Il ritmo lento e avviluppante può annoiare un certo tipo di pubblico più portato per un diverso tipo di cinema, così come il voler sempre mantenere punti oscuri nella narrazione può spaventare e infastidire qualcuno che pretende linearità o spiegazioni didascaliche… Certo non riuscire a capire la bellezza estrema di un tale film d’autore mi lascia un po’ interdetto, ma il mondo è bello perché è vario e perché ognuno ha i suoi gusti… Infatti il cinema di Kurosawa è fatto principalmente di sensazioni e di atmosfera, ci sono persone a cui comunica tanto, altre a cui comunica poco…
Il cinema di Kurosawa è fatto di carrellate e di giochi luce/ombre, è fatto da un ritmo lento che ti attanaglia e ti lascia con il fiato sospeso ad aspettare quella botta di volume che non arriverà e che non permetterà quindi di liberare in un attimo tutta la tensione accumulata durante il film…
Infatti Kurosawa andrebbe visto soprattutto dai nuovi registi: è sbalorditivo come riesca a fare un horror pieno di tensione ed inquietitudine senza abusare dell’accoppiata apparizione improvvisa/sbalzo di volume tanto cara soprattutto ai registi horror mainstream…
E andrebbe visto anche e specialmente da quelli che son convinti che gli horror asiatici debbano sempre pagare dazio al cliché “bambina abbandonata con capelli lunghi e neri in cerca di vendetta”…

Kairo non avrà la tecnica registica stupefacente di Cure ma affascina, intriga e convince malgrado un cast di basso livello e qualche calo qua e là…

P.S. Non dovrei farmi del male da solo ma quasi quasi mi viene una mezza voglia di vedere cosa hanno tirato fuori Sonzero e Craven con il remake…

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/09/2009 18.58.57
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benzo24  @  12/04/2007 18:46:09
   6½ / 10
film tristissimo e apocalittico, mi ha ricordato per tematiche il primo cronenberg. la regia non è eccezionale, ma il film è comunque un piccolo gioiello...certo fosse stato un poco più corto e i dialoghi fossero stati migliori.....

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/01/2008 23.35.01
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Paoletudo  @  22/08/2006 22:49:17
   9 / 10
Film bellissimo, raffinato. Un film che non smette di far pensare e riflettere per tutta la sua durata: ci si interroga insieme ai protagonisti sul senso dell'alienazione e della solitudine. Apocalittico e visionario, da vedere...

p.s.
rispetto ogni opinione, sicuramente NON è un horror adatto a chi aspetta solo sgozzamenti e massacri vari, pero' mettere un voto come quello precedente ( UNO?) non è sinonimo di critica costruttiva...peccato.

26 risposte al commento
Ultima risposta 21/11/2006 21.50.27
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  19/08/2006 01:32:38
   1 / 10
RISPARMIATEVELO, VE LO DICO CON TUTTO IL CUORE!!!!

8 risposte al commento
Ultima risposta 01/08/2009 18.06.06
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