Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
I giappo riescono a stupirmi ogni volta con i loro gioiellini d'animazione, e "Kakurenbo" è proprio una piccola perla: 25 minuti molto intensi e ricchi di tradizione nipponica che riescono a creare più tensione della maggior parte degli horror hollywoodiani. Aspetto grafico ottimo soprattutto per quel che riguarda la realizzazione degli Oni, molto belli e curati nei minimi dettagli. Azzeccatissima anche la scelta di far indossare ai protagonisti le maschere di volpe, in questo modo è stata risparmiata la fatica di dover disegnare i visi delle persone (cosa non facile con questo stile di disegno), per di più questo aspetto contribuisce ad aumentare l'aura di mistero che circonda l'intera opera. Peccato che i personaggi non abbiano una caratterizzazione migliore, del resto in 25 minuti non si poteva far molto più di così anche se forse si poteva curare di più quest'aspetto realizzando un film della durata di un'oretta invece che un corto. Finale molto bello ( e per nulla prevedibile, non fidatevi di chi dice il contrario).
25 minuti pregni di meraviglioso folklore giapponese!
Kakurenbo è un sorprendente corto d'animazione, che racconta in modo originalissimo come Tokyo stia, andando avanti con i processi industriali, perdendo lentamente le sue antiche tradizioni, come appunto il Kakurenbo. Ottimi i disegni (mi riferisco specialmente agli Oni) nonostante l'animazione cel-shaded non mi sia mai piaciuta molto. Meravigliosi gli Oni, su tutti Kotori, il raccoglitore di bambini.
Giustiamente premiato più di una volta, Kurorenbo è un cortometraggio dall'atmosfera giapponese al 100%, magico, inquietante e interessante. Bellissimo!
So di essere un pesce fuor d'acqua, ma questo filmato mi ha proprio deluso. Sinceramente credevo si trattasse di un film orientato sullo stile de "La Città Incantata" visto che si parlava di creature misteriose che catturano ragazzi. Sorpreso son rimastato quando il film è terminato; ma niente, nessun entusiasmo. Graficamente non mi è piaciuto, e neppure la storia, troppo "fuggi-prendi". Assenti mi son sembrate le caratterizzazioni dei bambini (l'unica degna di nota era quella della ragazza, ma purtroppo rimane celato il mistero della sorella). Anche la fine che avrebbe dovuto essere il momento più crudele, più triste... niente, non mi ha detto assolutamente nulla. I capolacvori giapponesi, a mio parere sono ben altri.
Ineccepibile sotto il punto di vista visivo, l'ho trovato abbastanza scontato invece nei contenuti. Poco meno di mezz'ora che comunque passa in fretta, anche se si intuisce il finale sin dal principio.
Bellissimo anime che ancor prima che per la storia, colpisce per la pregevole cura con cui è stata rappresentata l'oscura città che fa da scenario (e che scenario!) al diabolico nascondino. Luci e ombre si sussuegono in un lento dipanarsi che raggiunge ineluttabilmente l'apice in un crescendo sempre più carico ( stupenda la musica) fino al finale, luminosamente malvagio. Interessanti i riferimenti alla mitologia giapponese.
Una pericolosa variante del kakurenbo,ossia il classico gioco nel nascondino, attira un gruppo di curiosi ragazzini all’interno di una città labirintica dove leggenda vuole che qualcosa di malvagio si nasconda nel buio.Indossate come da regolamento maschere raffiguranti il muso di una volpe,vero colpo di genio degli autori che oltre a semplificare il lavoro da svolgersi sulle espressioni del viso rendono ancor più inquietante l’atmosfera generale,gli ardimentosi giovani entrano nel luogo misterioso scoprendo ben presto,loro malgrado,che degli Oni (i demoni della tradizione nipponica) infestano il surreale ed angosciante “campo di gioco”. Ma cosa vogliono realmente questi esseri sinistri?e che fine ha fatto la sorella di uno dei protagonisti,scomparsa tempo prima proprio durante un partita di kakurenbo? Domande alle quali verranno fornite risposte in un finale sorprendente che lascia interdetti,vero fiore all’occhiello di una produzione notevolissima.Curata in ogni dettaglio,dotata di un’animazione fluida e visivamente elegante,propone un’incredibile definizione dei fondali e delle architetture della città oscura.Altrettanto azzeccato l’accompagnamento sonoro, perfetto supporto a una storia che lascia con il fiato sospeso sino all’ultimo.Forse qualche minuto in più, con relativo maggior approfondimento dei protagonisti, avrebbe reso ancor più indimenticabile il risultato finale che resta ugualmente di livello molto elevato.
Consigliatissimo corto made in Japan dove mitologia nipponica e modernità si fondono in un inquietante gioco (kakurenbo, il nostro nascondino) con un finale che lascia decisamente spiazzati. Ringrazio Goat per la dritta (mitico) e i ragazzi del bakateam per i subs e le preziose info durante il film.
un nascondino giocato con i demoni. storia misteriosa e tesa, strutturata in modo semplice (a volte, troppo - ma, del resto, è un corto). musiche e atmosfera da messa nera. bel tratto.
I Giapponesi nel campo dell'animazione stanno davvero troppo avanti. Disegni incredibilmente belli, atmosfere e musiche suggestive, evocative e profondamente inquietanti. Da non perdere assolutamente.
la trama è davvero ridotta all'osso e uno dei 2 colpi di scena significativi si intuisce facilmente con un'inquadratura verso metà opera. però... crea un'atmosfera maledettamente suggestiva (riesce anche a mettere un pochino di tensione) e le maschere giapponesi unite a una musica ipnotica, quasi da messa nera, hanno il loro fascino. anche l'animazione è ottima. da vedere, anche perchè non fa in tempo ad iniziare che è già terminato.
Devo essere sincero, i primi 5 minuti possono sembrare noiosi, anche se colpisce la qualità ottima dell'animazione. Man mano che va avanti, però, le cose cambiano; cresce la tensione, crescono gli interrogativi, e il finale... beh, vi assicuro, il finale mi ha mandato un brivido lungo la schiena paragonabile a quello di Shining; mai visto un cartone animato così crudele. Da segnalare la bellezza dell'apertura e chiusura, unico rammarico lo scarso approfondimento della psicologia dei ragazzi ( ma 10 minuti in più erano troppi?).