La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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Se la bellezza di un film si misurasse in litri di sangue questo sarebbe un capolavoro, peccato non sia così. Tarantino mi ha lasciato un po’ deluso per questo suo 4^ film: se dal punto di vista tecnico non ha niente da recriminarsi, il flashback stupendi, musiche davvero belle il fischio stile M. il mostro e i manga inseriti all’interno del film veramente ad effetto, manca di contenuti. Ok e un film d’azione però nei suoi due capolavori precedenti ci aveva abituato a ben altro, qua non si parla più di violenza iperrealista ma di iperviolenza decisamente poco realista, sembra che le donne siano immortali da quante ne prendono. Insomma non cercate il realismo in questo film, che si configura più come l’apice dei film d’exploitation dove l’occhio pretende la sua parte l’intelletto no.
Insomma ci sono delle situazioni alquanto improbabili, il duello tra Uma e gli Yakuza (se si scrive così) se ci fosse stato Indina Jones avrebbe preso il suo revolver e la avrebbe steccata subito. Lucy Liu che parla senza metà cervello insomma è un film fatto per impressionare bello per gli occhi ma poco credibile non si può pretender che nel XXI secolo ci siano ancora i duelli all’arma bianca.