All’inizio del XX secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in un intrigo avvincente per la scoperta della verità.
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Scorsese riadatta il saggio di Grann cambiando molte cose, dato che il ruolo del protagonista sarebbe stato l'agente dell'FBI Tom White, chiamato ad indagare sugli omicidi degli indiani Osage. E giustamente direi, dato che quel tipo di narrazione sarebbe stata più sulle corde di un Michaell Mann per esempio, con la contrapposizione tra bene e male, le derive, le sfumature. Scorsese invece scava nel marcio, come quasi sempre nel suo cinema, intrufolandosi nelle losche trame di Bill "King" Hale e concentrandosi nel rapporto tra il nipote rozzo Ernest e la nuova moglie indiana Mollie. Dove con "Goodfellas", "Casinò" e "The Irishman" eravamo nei meccanismi della malavita, con "Killers of the Flower Moon" si colpisce l'America razzista avida di soldi degli anni '20 e pensandoci ora che sono passati cento anni dall'inizio della storia raccontata dal buon Martin, non è che sia cambiato chissà poi tanto. Gli Stati Uniti, certo non dovunque, in tanti luoghi sembra di essere ancora da quelle parti e la storia del genocidio degli Indiani Osage non fa altro che rammentarcelo. Atmosfere western, momenti noir, scene oniriche (il gufo), personaggi sgradevoli (incluso il protagonista interpretato da un bravo DiCaprio). Le uniche luci sono rappresentate da questi Indiani Osage la cui unica colpa era di essere divenuti ricchi. Ottimo DeNiro, superlativa Lily Gladstone.
Tre ore e mezza che volano grazie anche ad una messa in scena impeccabile, le critiche per la durata sono ridicole. Non tra i capolavori del maestro Scorsese, ma senz'altro trova posto nella sua immensa filmografia. Sicuramente tra i top 5 del 2023.