Un enorme squalo bianco terrorizza una località marittima sulla costa atlantica degli Stati Uniti, seminando la morte tra i bagnanti. Un poliziotto del posto gli darà la caccia con l'aiuto di un pescatore e di un oceanografo.
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Sto film a me mi ha segnato l'adolescenza, fino a quando non ho avuto 18 anni l'ho solo intravisto in TV, sempre cercando di saltare le apparizioni del biancone! Sarà per questo se nonostante sia un nuotatore provetto ho avuto sempre una paura fottuta, di incontrare nel mare uno squalo. Penso che sia una delle angosce più diffuse, in questa trasposizione cinematografica del libro Spielberg è riuscito a creare il senso di inquietudine, paura e vero terrore che accompagna l'uomo quando abbandona la sicurezza della terraferma, per immergersi nell'oscurità del mare, nelle acque sconosciute. Lo squalo appare pochissimo, ma è comunque il deus e machina che distrugge la sicurezza umana. Il cast è perfetto, Roy su tutti, con la sua inadeguatezza e fobia dell'acqua, poi Dreyfuss, ma è Robert Shaw che ruba la scena, soprattutto nel finale. Un sacco di scene sono memorabili, dall'inizio con l'inquietante musica di Williams. Interessante l'egoismo del sindaco che pensa solo al turismo, e non vuole accettare la realtà dei fatti, ossia che lo squalo è arrivato a distruggere la routine e la normalità della popolazione dell'isola. Effetti speciali pregevoli per l'epoca, ancora realistici, ottime location, le riprese subaquee sono eccellenti! Notevole la ripresa della barca di Quinn che passa davanti alla mascella di squalo appesa , un film che ha fatto scuola. Finale terribilmente spietato.
la barca di Quinn che viene fatta a pezzi, gli umani in balia del "mostro" che divora propio il più sicuro dei tre, mentre i due superstiti devono fronteggiarlo, sarà propio il poliziotto ad avere la meglio sulla creatura.