masters of horror: incubo mortale regia di John Carpenter USA 2005
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masters of horror: incubo mortale (2005)

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locandina del film MASTERS OF HORROR: INCUBO MORTALE

Titolo Originale: MASTERS OF HORROR: CIGARETTE BURNS

RegiaJohn Carpenter

InterpretiNorman Reedus, Udo Kier, Christopher Redman, Christopher Gauthier, Zara Taylor, Gary Hetherington

Durata: h 0.59
NazionalitàUSA 2005
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2005

•  Altri film di John Carpenter

Trama del film Masters of horror: incubo mortale

Cigarette Burns narra la disperata ricerca da parte di Kirby Sweetman di La Fin Absolue du Monde, una pellicola introvabile e maledetta di un immaginario regista dell'est, per commissione di un ricco collezionista (Udo Kier), ossessionato dall'opera. Una caccia estenuante che, come su una scala a chiocciola, condurrà il protagonista giù nei meandri dell'orrore impossibile delle sue intime disperazioni.

Film collegati a MASTERS OF HORROR: INCUBO MORTALE

 •  MASTERS OF HORROR: JENIFER - ISTINTO ASSASSINO, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: CANDIDATO MALEDETTO, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: LA CASA DELLE STREGHE, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: LEGGENDA ASSASSINA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: CREATURA MALIGNA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: PATTO CON IL DEMONIO, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: PANICO SULLA MONTAGNA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: LA DANZA DEI MORTI, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: IL GUSTO DELL'OSSESSIONE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: STRADA PER LA MORTE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: LA TERRIBILE STORIA DI HAECKEL, 2006

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Voto Visitatori:   7,70 / 10 (120 voti)7,70Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Masters of horror: incubo mortale, 120 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Zigozag  @  12/12/2013 23:18:47
   7 / 10
Mi è piaciuto. Non facilissimo da seguire e capire in ogni sfacettatura(sopratutto se visto a tarda ora)
ad esempio vedi spoiler.

Ma comunque un ottima puntata di Masters of Horror.
Originale e disturbante!

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3 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2013 12.26.22
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/01/2010 11:57:48
   8 / 10
Il miglior MOH della prima serie,forse raggiunto solo da Imprint.
Carpenter dirige con tocchi da maestro in un atmosfera malata,piena di citazioni ad altri suoi film (Il seme della follia ricorda la trama di questo Cigarette burns)che ad altri Maestri che si sono persi da tempo (Argento).
Ciò che frena questo bellissimo episodio è la durata.
Per una volta i 55 minuti non sembrano bastare e si ha la sensazione che tutto finisca troppo in fretta.
Effetti gore ottimi e non abusati ma funzionali alla storia già inquietante di suo,ad esempio Argento e lo stesso Miike ne hanno abusato e ne sono usciti fuori due grandi episodi. Ma Carpenter inquieta con atmofere e personaggi sin da subito. Quasi nessuno è riuscito a farlo in questa serie.
Già la trama oltre a rimandare a Il seme della follia mi ha ricordato La nona porta di Polanski anche se lì si trattava di un libro da cercare.
Le musiche sono molto Argentiane,molto belle e riuscite.
Poi si sente che nella storia c'è un senso di amore viscerale per il Cinema,e quando dico Viscerale dico in senso letterale,basta guardarsi il finale per capire!
Inutile dire che delle scene rimangono impresse:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

L'attore principale se la cava anche se è sconosciuto e poi c'è un grande Udo Kier,glaciale e disturbante come sempre.

Se Carpenter avesse trasposto l'idea in un film per le sale,forse sarebbe stato uno dei suoi migliori film. Perché anche cosi,in forma di mediometraggio,è veramente qualcosa che un amante dell'horror e del regista non si deve lasciare sfuggire.

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Ultima risposta 09/07/2010 21.39.41
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  11/07/2009 13:05:44
   7 / 10
Secondo episodio MOH (che mi ricorda il tatoo che ho sul polpaccio) che vedo, è di Carpenter, bello sì, certamente ha molto del suo BELLISSIMO Seme della Follia, ma l' atmosfera è tutt' altra roba. Sono queste dannate mdp nuove. L' ossessione per il Cinema. Citato Dario Argento che dovrebbe come minimo ringraziare.

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Ultima risposta 11/07/2009 15.26.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  30/06/2009 12:41:33
   8½ / 10
Ha lo stesso effetto delle bruciature di sigarette sulla pelle umana.
Il ritorno del maestro John Carpenter, dopo cinque anni di assenza, si materializza nella serie dei Masters of Horror, che ha dato la possibilità di tornare dietro la mdp a registi del calibro di Hopper, Argento, Landis, Dante. Questo “Cigarette burns”, sconvolgente viaggio negli inferi e pellicola maledetta e vagamente Lynchiana, riprende e omaggia la storia di “Il seme della follia”, al posto della letteratura c’è il cinema e al posto di Sam Neill c’è uno sconosciuto ma bravo Norman Reedus. Carpenter dirige una pellicola sull’ossessione verso la cinematografia, sulle forze del male sempre in agguato e sulla costante fragilità della razza umana.
L’atmosfera (che probabilmente in un horror è l’aspetto principale) malata e sporca, conferisce alla pellicola un tocco quasi diabolico che insieme alla musica, a un Carpenter senza freni che non risparmia sul sangue e sulle budella, a una cattiveria impressionante e a un finale in perfetto John’s style, trasforma il mediometraggio in un vero e proprio gioiello.
La durata non permette all’opera di fare il salto di qualità che ci si sarebbe aspettati, probabilmente una mezzora in più avrebbe fatto bene alla narrazione che risulta troppo veloce e sbrigativa in certi frangenti.
Il regista, comunque, ha fatto di nuovo centro, ha omaggiato Argento in un paio di scene e ha diretto un film praticamente impossibile da dimenticare con sequenza da antologia come qulla disturbante dell’inserimento delle budella nella mdp a mò di pellicola, o quella dell’angelo senz’ali (senza protezione).
Si attende il prossimo lungometraggio.

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Ultima risposta 26/05/2010 13.16.23
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castelvetro  @  18/10/2008 13:39:17
   6½ / 10
Bruciature di sigarette non è un'idea originale,
ma comunque in perfetto stile Carpenter, a chi
ama questo regista non posso fare altro che consigliarlo.

Visibilmente ispirato a "Nosferatu", film che viene tra l'altro
citato all'interno dello stesso nella scena del cinema, usa come
pretesto la storia di una ricerca per abissarci in un dramma posticcio
ossia quello della fine della donna del protagonista.

Se vogliamo trovare qualcosa di positivo in questo film
è l'idea appunto di creare un finto regista, dargli un nome e inserirlo
in un contesto horror con altri registi veri, come Dario Argento appunto.
"La Fin Absolue du Monde" quindi alla fine sembra quasi
un film che esiste realmente.

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Ultima risposta 14/01/2009 20.41.40
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BlackNight90  @  17/10/2008 17:00:00
   9 / 10
Imperdibile episodio della serie Masters of Horror, il migliore di tutti, se si eccettua Homecoming che però non fa minimamente paura, questo invece ci riesce eccome!
Carpenter è un genio inesauribile, riesce con la sua maestria a creare un mondo inquietante e oscuro, spaventoso come La fin absolue dum monde: ma sono sicuro che per trovare un film così tremendo e allo stesso tempo così affascinante molti farebbero questo ed altro!
Ho trovato molto convincente l'attore protagonista, ma le cose da sottolineare sono davvero troppe: dagli effetti terribili provocati dalle "bruciature di sigarette", all'angelo schiavizzato (che secondo me assomiglia un po' a Ron Howard...) per non parlare del finale perfetto da brividi, ma è soprattutto quella sensazione di malessere che solo i veri capolavori dell'horror riescono a darti.
Peccato che duri solo un'ora: secondo me avrebbero dovuto fare un'eccezione e lasciare a Carpenter la possibilità di svilluppare meglio la sua storia...ma poi chi li sentiva gli altri!
Per gli amanti del vero horror è da non perdere.

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Ultima risposta 17/10/2008 17.10.26
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JOKER1926  @  07/10/2008 18:02:27
   6 / 10
"Cigarette Burns" è un cortometraggio di Carpenter del 2005. Il regista riesce in piccola parte ad impressionare il pubblico con una storia assai fantastica e inquietante.
E' palese che nel film in considerazione "spuntano" collegamenti "concettuali" e visivi con l'altro film di Carpenter "Il Seme della follia", ma in questo ultimo lavoro c'è indubbiamente più qualità.
Il cast è buono, Kirby Sweetman è un personaggio che intriga molto, dunque c'è veramente poco o nulla da obbiettare riguardo le prove degli attori.
La fotografia, il sonoro, gli effetti speciali sono sicuramente eccelsi, discreta (ma poco particolare) la colonna sonora che accompagna a sprazzi lo spettatore nel delirio del film.

"Cigarette Burns" sono in pratica le "macchie" (o meglio i piccoli cerchi) che compaiono (o meglio comparivano) sulle vecchie pellicole, bisognava in quei frangenti prendere un nuovo nastro, questo concetto trova spazio nel finale con una scena che racchiude il tutto…
Il film incredibilmente dietro la sua mostruosità nasconde temi "filosofici" e metaforici (non siamo a livelli di Lynch è palese!!!), Carpenter comunque si "spaccia" per "professore di vita" e "ricama" (nel suo film) immaginariamente una pellicola "perfetta" e "impossibile"; in essa sono racchiusi i deliri, l'orrore della vita. (anche se a volte il tutto è molto caotico, poco chiaro…)
L'icona che colpisce la massa è sicuramente quella dell'angelo, ma sinceramente in essa non trovo niente di estremamente particolare: il nostro protagonista dunque sfida tutto e tutti e riesce a "procurarsi" questa "maledetta" pellicola: "La Fin Absolue du Monde"…

Nasce di conseguenza qualche "timida" concezione, un' interpretazione riguardo il tutto…
Infatti la pellicola (quella del film!) è introvabile ma l'uomo si ostina e la vuole a tutti i costi essa è metafora del buio della nostra mente che nasconde beffardamente i suoi peccati e le immagini (forse senza senso ma di grande potenza visiva) colpiscono molto il pubblico.

Carpenter dunque "mescola" nel suo film "stravaganti" teorie di vita con l'horror/Fantasy ottenendo risultati accettabili.
Ritmo molto alto, film "solido" nessuna scena "leggera", buono l'inizio e finale assai discutibile contornato da ipotetiche teorie firmate Carpenter…
Almeno per Me il film del regista merita soprattutto sul piano visivo (quello "extra visionario" è un po' troppo "filosofico", superficiale e non definito), le immagini, i personaggi, la superba trama, le immagini della pellicola, la storia delirante e beffarda emozionano inesorabilmente lo spettatore…

Film a tratti "colto" che rappresenta in modo "passivo" il cammino di Dante e si rifà alla letteratura, alla poesia, al dramma di alcuni poeti francesi, in questo caso lode per Carpenter.
Film che trascina tutti nel delirio totale, una "scala infernale" che a volte (con presunzione) sfida i "deliri" "Lynchiani" (la scena della "liberazione" che cimenta il protagonista nella visione della pellicola è in stile "David Lynch") ma i risultati seppur accettabili distano a livelli cosmici da quelli conseguiti del Maestro dell'allegoria e delle concezioni profondi riguardo l'uomo le sue ossessioni, i suoi sogni e i suoi incubi…

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Ultima risposta 11/07/2009 15.32.21
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statididiso  @  25/08/2008 17:42:34
   10 / 10
'niente è più reale di un film sulla tua vità è la verità che si cela dietro il film 'La Fin Absolue du Mondè, una pellicola 'maledetta' da un atto d'amore verso la settima arte.
l'ho visto tre volte prima di commentarlo, e, partendo da una posizione sostanzialmente simile a quella del commento precedente, dopo ogni volta, ho finito col cambiare la mia posizione in positivo, fino ad arrivare alla valutazione attuale (segno che John sta invecchiando bene... :) eh, eh!...).
'Cigarette burns' è, senz'ombra di dubbio, il più bel episodio della prima stagione dei 'MOH' (anche se 'Imprint', che, personalmente, colloco al terzo posto, è il più riuscito, se intendiamo l'horror nell'accezione stretta del termine, e 'Homecoming', secondo, il più 'audace' politicamente parlando), e, sviluppato su basi standard, avrebbe tutte le carte in regola per essere considerato un vero e proprio capolavoro (e, in parte, già lo è), non solo nel genere, ma assoluto!

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Ultima risposta 25/08/2008 17.52.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  16/05/2008 15:48:38
   7 / 10
Buon mediometraggio horror, il primo dei Masters Of Horror che vedo e non mi ha deluso. La regia sembra televisiva ma questo difetto è passabile considerando che tutti i MOH sono stati prodotti con un budget ridotto e comunque con lo scopo di fare una serie.
John Carpenter crea una storia piena di mistero ma si è ispirato un po’ troppo a The Ring (e questo significa che quello è un GRANDE film se ha ispirato un mostro come Carpenter, però, strano a dirsi, questo ha una media più alta del succitato film. E no, questo non lo tollero), i trucchi sono efficienti e l’atmosfera ricorda vagamente quella di Lynch. Scarso il doppiaggio italiano.

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Ultima risposta 28/08/2008 14.23.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  14/05/2008 22:11:48
   8½ / 10
Ecco il John Carpenter che mi piace vedere e ricordare.
Qui il maestro firma l'episodio probabilmente migliore della prima serie dei MOH, sfornando quello che può essere considerato come un piccolo capolavoro di genere. Si tratta di un elogio al cinema, una pellicola ricca di citazioni (non so voi, ma io ci ho visto un tocco di Lynch), tesa ed inquietante. Un piacevolissimo déjà vu.
Del resto vale l'equazione:
Carpenter = Dio dell'horror

Attendiamo con ansia il suo prossimo lungometraggio!

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Ultima risposta 26/06/2008 21.55.01
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John Carpenter  @  07/12/2007 18:26:58
   9 / 10
Finalmente visto l'ultimo film di Carpenter.
E così abbiamo il nuovo capolavoro di questo regista, abilissimo nel riproporre in soli 50 minuti un mix di tensione, violenza, paura, suspence, misteri e segreti, sequenze buie e apocalittiche. Un nuovo film imperdibile per gli amanti.
La storia ricorda molto Il Seme della Follia, una trama molto originale e interessante come sempre, qui Carpenter si riprende dal lungo "blackout" di Fantasmi da Marte, e dirige questo grande capolavoro.
Musiche del figlio Cody Carpenter, una melodia bellissima che accompagna le scene, ricordando molto la nenia di Suspiria, attori in parte, tranne il protagonista abbastanza impacciato e sequenze profondissime e psicologiche che fanno rabbrividire da quanta pazzia dimostra.
Pazzia, miseria che si ricollegano a un finalone magninfico dove John Carpenter esplode in tutta la sua violenza, mostrando gore e splatter ad altissimi livelli con una trama complicatissima che è molto difficile da seguire.
Flashback e scene oniriche accompagnano quest'opera d'arte, dialoghi interessantissimi e mai noiosi, il tutto in 50 minuti.
Grande Carpenter in uno dei suoi film migliori.

John.

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Ultima risposta 19/12/2007 17.15.00
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AMERICANFREE  @  21/07/2007 14:04:44
   5 / 10
da questa medio mi aspettavo chi sa che ..........molto deludente .......dalla trama ad alcune scene davvero ridicole.........!!! Bocciato

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Ultima risposta 21/07/2007 14.08.05
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mainoz  @  26/06/2007 09:38:50
   5½ / 10
parte bene, poi il finale è il solito film horror..roba da WISHMASTER (che a differenza di questo fa schifo tutto). Mi aspettavo molto di + visto gli ottimi commenti

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Ultima risposta 26/06/2007 13.03.56
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Norman Bates  @  19/01/2007 19:05:43
   9 / 10
anche se in un episodio, Carpenter riesce di nuovo a fare sentire la sua imporonza. se esistesse veramente un film come la Fin Absolu Du Monde (spero sia scritto bene), morirei dalla voglia di vederlo, anche se andrei incontro ad efftti incredibili. un film che è difficile da trovare, ma da poco è uscito in noleggio, guardatelo non ve ne pentirete, dopo tutto è sempre un film di Carpenter!

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Ultima risposta 19/01/2007 19.16.37
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Living Dead  @  31/12/2006 14:26:50
   8 / 10
Tra i MOH che ho visto fin'ora, questo credo sia il più interessante in fatto di trama. Un'episodio che non calca troppo sull'orrore visivo, ma quelle poche scene sono realizzate benissimo.
Se Carpenter avesse avuto a disposizione + "minuti" ne sarebbe sicuramente uscito un film bellissimo.
Ma a mio parere, Imprint è migliore.

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Ultima risposta 30/05/2007 14.05.15
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Crimson  @  10/12/2006 20:32:15
   9 / 10
Sbalorditivo. Francamente, col senno di poi, ho capito che le aspettative su questi sessanta minuti erano mere speranze, e che in realtà confidavo assai poco in una pellicola di spessore da parte del mio regista non esistenziale preferito. Ero abituato troppo male, ultimamente, per ipotizzare concretamente che dietro ad un soggetto 'normale' come quello dell'affannosa ricerca di un film 'maledetto' si potesse celare un livello sotterraneo di grandissima qualità, in cui è evidente la mano del Maestro. I tratti atipici, l'anticonformismo (maledetta hollywood..se non ricordo male anche il protagonista esclama una battuta contro la presunta elite del cinema..), il 'sogno', l'ossessione. Il trip che il film cela, il viaggio nella mente del protagonista che in modo direttamente proporzionale coinvolge lo spettatore. E nondimeno un aspetto visivo di grande fascino: particolari esaltanti/raccapriccianti, scene di grande impatto; è forse il Carpenter più crudo e sadico quello che si mostra dietro questa pellicola. Le sequenze onirico-deliroidi sono le migliori.
Il finale è roboante, un tripudio di un certo tipo di cinema che spetta solo ai più grandi. E' il cinema di Carpenter, che è tornato ad esaltare anche se solo per sessanta minuti.
E, immancabilmente, W il Maestro. Eheh.

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Ultima risposta 16/12/2006 21.28.39
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  23/09/2006 14:32:07
   9½ / 10
Ennesimo capolavoro di Carpenter, che si conferma uno dei più grandi registi horror di tutti i tempi e dimostra di non essere assolutamente invecchiato. A mio modestissimo avviso, "Cigarette Burns" è uno dei punti più alti del cinema horror occidentale degli ultimi anni, se non il vertice assoluto. Purtroppo, però, non sono troppo abituato a guardare film sottotitolati e, di conseguenza, mi sarò sicuramente perso dei dettagli.
Il soggetto, ben curato e molto interessante, è quantomai introspettivo e anche carico di significati profondi: l'idea della pellicola che uccide è assolutamente imparagonabile ai remake americani di film giapponesi. Le "bruciature", infatti, hanno una forte valenza psicologica: questo film uccide anche grazie al ricordo di sensazioni orribili e agghiaccianti.
Lo straordinario talento visivo di John Carpenter viene assistito da una fotografia molto congeniale ai canoni del regista: l’oscurità di certi ambienti (come ad esempio il magazzino dove viene girato lo snuff-movie) sembra voglia ricalcare le menti “ottenebrate” dei protagonisti, ormai consumate da “La fin absolute du monde”.
Nelle sequenze finali assistiamo anche a delle scene splatter piuttosto crude che comunque non danneggiano assolutamente l’economia di “Cigarette Burns”. Anzi, credo di poter affermare senza troppo patemi, che queste sequenze dimostrino una volta di più l’incredibile tecnica di Carpenter, che si conferma anche a suo agio con immagini di inaudita violenza visiva.
L’unica nota negativa del film è la durata: purtroppo, trattandosi di una serie televisiva, il regista non ha potuto sviluppare più ampiamente la vicenda che, con una mezz’ora in più, sarebbe potuta diventare una pietra miliare del cinema dell’orrore.
Una vergogna che non sia stato esportato neppure in dvd in Italia.

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Ultima risposta 23/09/2006 14.33.13
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Diames  @  19/09/2006 13:52:27
   8 / 10
Diciamocelo: non brilla per originalità, ma la realizzazione è molto buona e l'atmosfera che crea decisamente inquietante. Contiene inoltre alcune delle sequenze più "estreme" di Carpenter. A conti fatti, probabilmente, "cigarette burns" rimane una delle sue pellicole più riuscite. Peccato, ripeto, che le citazioni (o furti) si potrebbero elencare tipo lista della spesa, data la loro evidenza; il citazionismo va pure bene, ma non da film tipo "8 mm" o "the ring"... comunque questo lavoro di Carpenter si rivela, nel complesso, migliore delle fonti stesse da cui ha attinto. D'obbligo la visione, se non altro, ai fan del regista e del genere.

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Ultima risposta 21/09/2006 21.08.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/09/2006 14:19:56
   10 / 10
Non vedere nessun film nuovo di un maestro come John carpenter per 5 anni è stato molto duro.
L'occasione è stata questa serie dei "Masters of Horror" che ha dato la possibilità di tornare dietro la MDP ad alcuni veterani del genere (come Carpenter, Hooper, Dante, Landis, Argento).
L'episodio di Carpenter è davvero bello. Il maestro si è dilettato ancora una volta nel raccontarci una storia radicale, simile a quella di "Il seme della follia", ma con la novità che stavolta al centro di tutto non c'è uno scrittore, ma una pellicola scomparsa e quindi il cinema.
Protagonista di questo mediometraggio è un ragazzo cinefilo, cacciatore di film rari, ingaggiato da un collezionista disposto ad spendere qualsisi cifra per venire in possesso dell'unica copia esistente di un film leggendario. Tutti quelli che lo guardano impazziscono, e il ragazzo dice senza troppa convinzione di non volerlo visionare. E questa sua ricerca diventa una vera ossessione. L'ossessione del cinefilo alla ricerca del film nascosto, l'attrazione e la fascinazione per la visione definitiva, qualsiasi cosa comporti.
E nell'arte cinematografica, come nei romanzi in "Il seme della follia" , il male può annidarsi per condurre inesorabilente la debole razza umana all'estizione.

Ma stavolta il tema centrale è proprio quello del cinema, o meglio quello dell'ossessione per il cinema. Nel suo viaggio allucinante il protagonista incontra registi di film snuff, registi impazziti , un collezionista che non avevndo più niente da vedere si trasforma lui stesso in film (meglio non dire come).

Il prezzo che ha dovuto pagare John carpenter per fare questo splendido film è la sua durata, l'ora precisa. Ma il regista, da sempre abituato alla sinteticità, ci regala questo mediometraggio, fittissimo di eventi , ma perfettamente raccontato, come un viaggio senza ritorno. Una ricerca ossessiva che diventa pazzia nel momento dell'ultimo atto, la visione.

Il regista stavolta ha le mani completamente libere, senza vincoli (a parte la durata), e mischia sapientemente le atmosfere inquietanti di "Il seme della follia" con molta violenza, con assoluta radicalità.
Il risultato è memorabile, questo film è un vero incubo, veramente difficile da dimenticare.

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Ultima risposta 17/09/2006 16.57.54
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ulisseziu  @  06/09/2006 19:13:51
   9 / 10
Spettacolare.
Basterebbe il montaggio dei primi 30 secondi, che presentano la collana "master of horror" per dargli un voto del genere.
Girato e fotografato benissimo, e ben interpretato, riesce a dare il massimo quando è psicologico e ricco di suspence ed anche quando è puro splatter (anche se alcune parti le ho gradite meno).
Uno degli horror più belli che abbia mai visto.

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Ultima risposta 08/09/2006 13.32.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  27/06/2006 16:20:44
   9½ / 10
assolutamente fantastico.
me ne avevano parlato bene,ma la visione ha superato ogni mia più rosea previsione.
un carpenter scatenato,che dà lo sfogo più libero alla sua fervida(e sanguinolenta)immaginazione.a briglie sciolte ci accompagna in una ricerca disperata,che ha i contorni di un viaggio senza ritorno,e che richiama la sua
torbida,viscerale e personalissima idea di cinema.anche le musiche sono,come quasi sempre,da lui ideate.
la trama non è particolarmente innovativa,la ricerca del video maledetto è un clichè ormai,ma sono le atmosfere del maestro a fare la differenza...folli,malate,quasi surrealiste(prendeete il termine con le pinze).
nel film troviamo anche una critica al mondo hollywoodiano,addirittura palese quando reedus fa il suo incontro col regista/torturatore di snuff movies.
nel film c'è pure un omaggio a dario argento quando,nella prima inquadratura al cinema del protagonista,si nota che in proiezione c'è "profondo rosso".

5 risposte al commento
Ultima risposta 18/10/2008 13.27.39
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Hugolino  @  16/06/2006 12:20:55
   9 / 10
Oh my god!
Stupendo, malato, incredibile, all'inizio misterioso poi quando si arriva al finale e si capisce tutto...
Davvero Bello, vorrei prorpio vederlo anch'io La fin absolue du monde...

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Ultima risposta 19/06/2006 12.43.47
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