Il film racconta la dolorosa vicenda della strage di Sant'Anna di Stazzema, paesello della Toscana dove i soldati americani combatterono contro i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Albert Kesserling, comandante supremo delle forze tedesche del fronte italiano dal 1943 al 1945, è citato nel film come colui che emanò il seguente ordine: "per ogni soldato tedesco ucciso da un partigiano verranno uccisi 10 civili italiani a discrezione del comandante presente". Occorre fare un po di chiarezza su questo punto. Kesserling, come scrive nel suo libro "soldato fino all'ultimo giorno", dice di aver fatto il possibile per contrastare il pericolo partigiano senza che la popolazione ci rimettesse, ma che le responsabilità per i massacri andrebbero attribuite perlopiù ai partigiani e non all'esuberanza delle truppe germaniche. La verità sta nel mezzo...Le azioni partigiane erano molto odiate dai tedeschi tantochè si creo un corpo di SS specifico a contrastare questo fenomeno. Il comandante di questo corpo era sotto il comando di Kesserling ma aveva una responsabilità propria (cioè Kesserling non aveva potere su di loro). Praticamente avevano carta bianca, e come si vede nel film durante il massacro aspettano l'ordine dal comando per accollarsi la responsabilità delle loro azioni. Le SS "erano uno stato nello stato" e dipendevano direttamente da Hitler passando per Himmler. In parole povere la Germania si prodogò molto per estirpare i partigiani dall 'Italia e questo lasciò senza ombra di dubbio spazio ad azioni (non giustificabili) esasperate contro la popolazione figlie della rabbia provata per questi "terroristi". Dalla parte loro i partigiani con la loro sola presenza in un paese o città mettevano a repentaglio la vita della popolazione senza contare che molte testimonianze desrivono gruppi di essi come "peggio dei crucchi". In guerra non ci son santi.... Chiarito ciò resta il film. Colonna sonora fuori luogo ed errori "grossolani" (es. una raffica di MG42 a distanza di pochi metri avrebbe letteralmente dovuto tagliare a metà le persone) non compromettono il film eccessivamente. La storia tra il bambino e il soldato la trovo piacevole come la vicenda dell'omicidio secondo me è ben pensata. Costumi, sceneggiatura e ambientazioni molto buone. Buoni anche i dialoghi ma resta l'interrogativi di come facessero a capirsi tra di loro. Fuori luogo trovo "soltanto" la polemica razziale tipica dei film di Lee. In guerra non ci son santi...neppure santi neri.