Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Cavolo raga anche quì David Lynch non mi ha deluso. A differenza dell'ultimo Inland Empire, la trama è più delineata almeno fino all'ultima mezz'ora del film dopodichè bisogna cercare di fare 2+2 e trovare un nesso e alla fine si ci arriva. La bravura di Lynch sta secondo me nella capacità di trasformare un film apparentemente "normale" in un capolavoro tramite la scissione della barriera realtà/sogno; essi infatti vengono mescolati creando qualcosa di unico dal punto di vista sia estetico che narrativo. Tutto questo a mio modesto parere.