Joe è un proletario dall'aria sorridente, uscito dalla sua dipendenza all'alcol per riuscire a non disprezzarsi. Joe si dà da fare con un'energia inesauribile, per la scalcagnata squadra di calcio che allena nel quartiere più disgraziato di Glasgow. La vita sembra farsi più dolce quando Joe incontra Sarah, un'assistente sociale appena un pelo sopra di lui nella scala sociale.
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Sempre dalla parte degli ultimi, senza sottrarsi ad una panoramica sociale che parte da contesti difficili al limite dell'impossibile, Ken Loach scandaglia l'animo umano nelle sue più varie sfumature, in un racconto apparentemente leggero che invece nel suo dipanarsi si fa progressivamente sempre più problematico. Meglio non svelare la parte finale, quella più dura, basta dire che la materia è viva come i personaggi presenti, tutti o quasi fortemente caratterizzati e perfettamente al loro posto nel mondo. Grande prova di Mullan, proletario irascibile e generoso: in una parola, indimenticabile.