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VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior attore in una serie drammatica (Michael Moriarty), Miglior attrice in una serie drammatica (Rosemary Harris)
Buon lavoro, adatto a chi si vuol fare una minima e per forza di cose superficiale idea di cosa siano stati la shoha e l'occupazione nazista in Europa dell'est, la deportazione, i ghetti e la rivolta di Varsavia, gli Einsatzgruppen e la gerarchia SS. A chi invece è un po' più informato saltano all'occhio momenti di ingenuità ed inverosimiglianza, che però non inficiano il buon livello generale di quest'opera mastodontica ed il suo valore morale e storico. E proprio per questo valore dò mezzo punto in più di quello che oggettivamente avrei dato.
Ho letto il bellissimo libro di Gerald Green e come sempre capita davanti a argomenti riguardanti lo sterminio degli ebrei rimango basita e addolorata . Sono stata in visita ad Auschwitz-Birkenau quest'anno e si respira ancora aria di morte e la paura mi ha accompagnato lungo tutto il viaggio,non oso immaginare cosa possono aver vissuto le migliaia di persone vittime della follia di Hitler e di tanti altri.Il film riesce abbastanza bene a mostrare quello che fu e rimane fedele al libro.Penso che nessuno possa rimanere impassibile di fronte a un film del genere che mostra i vari punti di vista ,le varie reazioni,i vari modi di vivere e i vari modi di morire. Prima della mia visita in Polonia ogni film sull'olocausto e ogni libro ,li vivevo con dolore ma nello stesso tempo con distacco,come se fossero tutti fatti riguardanti altri pianeti,fatti alieni distanti secoli e secoli da me .Quando ho visitato quei luoghi ,davanti ai forni ,nelle camere a gas,sullo stesso terreno dove quella povera gente lavorava,aspettava e moriva,quando sono stata a pochi metri da persone sopravvissute a questa tragedia che con occhi gonfi di lacrime raccontavano la loro storia allora mi sono davvero sentita vicina ,mi sono sentita parte di quelle persone poichè questa è una tragedia che non ha fine perchè in quei campi abitati dal silenzio sembra di vedere i fantasmi di quella gente che ancora vaga lì e la cosa sconvolgente è che non è stata solo una mia impressione.Racconto queste cose per spiegare meglio cosa ho provato guardando questo film dopo che sono tornata dal viaggio.Io avevo la lucida consapevolezza che tutto ,assolutamente tutto ciò che andavo guardando era ciò che realmente fu: i campi,i ghetti tutto reale.Purtroppo il film che sto commentando non è un film dell'orrore ma storico che mi ha vagamente trasmesso quel senso di angoscia e di paura che provai visitando i campi e il ghetto.La bravura degli attori è indiscussa(meravigliosa Meryl Streep). Film coinvolgente e emozionante che ad ogni secondo che passa ci porta a ringraziare Dio della nostra vita ,di quello abbiamo e a spendere lunghe riflessione su quello che fu negato ad altre persone come noi e cioè TUTTO. Finito questo film come finendo qualsiasi altro film sull'olocausto mi chiedo come si possa prendere in considerazione l'idea di perdonare .Questa domanda me la sono posta in particolar modo dopo la visione di questo film poichè mostra veramente tanti tipi di crudeltà commesse(per esempio tocca argomenti come la violenza che fu fatta sulle donne di cui secondo me si parla troppo poco)è come una lenta d'ingrandimento sulla vita della famiglia Weiss durante la guerra che ci porta ad assistere a scene sconvolgenti di crudeltà umana che lasciano senza parole.
Devo tornare indietro di ... 26 anni (?) quando ero ancora un bambino e la tv trasmetteva a puntate questo film. Si trattava di un'epopea un pochino prolissa (non voglio scomodare il ciclo di Heimat, per non infastidire gli intellettuali), forse inutilmente compiaciuta nella sua crudeltà, ma che arrivava allo spettatore, eccome... mi è rimasto come il documento piu' solido e sconvolgente dello shioah visto in tv, anche se probabilmente altri hanno fatto di meglio... il nazista protagonista che non batte ciglio davanti ai suoi massacri spinto da un desiderio di potere e di follia umana non lascia spazio per le critiche: mette letteralmente i brividi. Da quel poco che ricordo, era abbastanza deficitario sul piano psicologico, ma resta un'opera che dovrebbero vedere tutti, soprattutto le nuove generazioni e per questo giustifico il mio 8