o lucky man (1973)

Trattasi di commmedia bizzarra e grottesca, tipicamente british anni '70, che narra le peripezie di un ingenuo giovane alle prese con le stranezze che la vita gli propone. Durante le quasi tre ore di visione, i molteplici personaggi si susseguono spesso interpretati dai medesimi attori che si ripropongono in più parti. Malcolm McDowell, identico all'Alex di "Arancia meccanica" (ha anche la stessa voce), non è l'unico a trovarsi a proprio agio, tant'è che in fatto di recitazione c'è di che divertirsi. Peccato che, a tratti, la stravaganza può anche risultare eccessiva e, comunque, il tutto è decisamente lungo e stancante. Buono il commento musicale, pop dell'epoca, ad opera di Alan Price (Animals) e del suo gruppo e buona anche l'idea di farlo entrare direttamente nel film, includendo in alcune scene la presenza fisica dei musicisti stessi mentre eseguono i loro pezzi.
Nel complesso direi che vale la pena vederlo almeno una volta, ma non è imperdibile.