pomi d'ottone e manici di scopa (1971)

Mah.. è un tipo di stile leziosetto, quello del live-action disneyano anni '60/'70, che io fatico a digerire (non è infatti un caso che 'Mary Poppins' riesca ad apprezzarlo comunque non senza una qualche riserva).
Questo filmettino non fa altro che ricalcarne lo stile, candido e caloroso da prodottino per famiglie, il tutto ahimè, estremamente depotenziato rispetto al suo illustre predecessore, decisamente più ispirato in tutti i suoi comparti, e nobilitato da una storia decisamente più coinvolgente, intrisa di una bella filosofia disneyana con qualche punticino pure cupo, e una sensazione di agrodolce sul finale.

La storiella narrata qui invece abbastanza insulsa, banale dall'inizio alla fine, estremamente prevedibile, con l'aggravante intervallata ogni nanosecondo da sequenze canore e balletti decisamente poco brillanti, che non riescono a restituire allo spettatore altro che non sia carie sui denti. Insomma, tanta, tanta noia (e quanto ne soffre la narrazione!)

Di positivo abbiamo un bel comparto tecnico, che ho trovato molto fiabesco, nonché le bellissime sequenze psichedeliche del viaggio sul letto, colorate ed estremamente gustose a vedersi, e ovviamente la solita animazione disneyana di alto livello, qua al pieno dell'epoca Xerox e con caratteristi che sicuramente verranno riciclati per il Classico 'Robin Hood', uscito due anni più tardi.

Insomma, da bambino immagino sarebbe stata una visione gradevole (io non l'ho mai visto, ma da piccino la sequenza in fondo al mare mi regalava non poche suggestioni), ma la cosa finisce lì, filmetto che trova il proprio limite nel target cui destinato.

Evanescente.