Una segretaria fugge con 40.000 dollari e si rifugia in un motel gestito da uno strano ragazzo molto timido. Quando la donna viene assassinata sotto la doccia...
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non si può negare un 10 ad uno dei film più importanti della storia nel filone dei thriller, uno dei primi, o forse il primo, a narrare una storia di questo tipo in cui il "mostro" è un serial killer psicopatico con un passato doloroso e un morboso rapporto con la madre che lo ha condotto all'instabilità emotiva. Hitchcock qui da il meglio di se e regala al mondo la sua perla più grande, immortale e sempre bellissima. una vicenda interessante, diretta magistralmente, ottimamente interpretata, con una fotografia azzeccatissima, così come azzeccata è stata l'idea di girarlo in bianco e nero, un bianco e nero che dona l'atmosfera lugubre e sinistra di cui il film necessitava. la scena dell' omicidio sotto la doccia ormai è entrata nell'immaginario collettivo in maniera radicata, credo sia difficile trovare qualcuno che non abbia mai avuto il piacere di vederla tra tutti gli sketch che ci propinano di continuo; una scena per l'epoca (ma anche oggi in fondo) carica di tensione come meglio non si poteva fare, peccato solo che le tecniche del 1960 non abbiano permesso di rendere più di tanto credibile l'accoltellamento anche per il giorno d'oggi, ma ovviamente non si tratta di un difetto visto che ogni prodotto deve essere contestualizzato. la colonna sonora è leggenda ormai e ogni regista di thriller da quell'anno non poi non ha potuto fare a meno di ispirarsi a questa pietra miliare, curatissima e tesissima, non particolarmente elaborata nella trama ma perfetta sul piano dell'introspezione psicologica dei personaggi. imperdibile per gli amanti del genere e per tutti i cultori di cinema.