roma citta' aperta regia di Roberto Rossellini Italia 1945
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roma citta' aperta (1945)

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locandina del film ROMA CITTA' APERTA

Titolo Originale: ROMA CITTA' APERTA

RegiaRoberto Rossellini

InterpretiAldo Fabrizi, Anna Magnani, Marcello Pagliero, Francesco Grandjacquet, Harry Feist, Maria Michi, Vito Annichiarico, Ákos Tolnay, Joop van Hulzen, Carla Rovere, Giovanna Galletti, Nando Bruno, Eduardo Passarelli, Carlo Sindici, Turi Pandolfini, Amalia Pellegrini, Alberto Tavazzi

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 1945
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1945

•  Altri film di Roberto Rossellini

Trama del film Roma citta' aperta

Durante l'occupazione nazista di Roma, la polizia tedesca è sulle tracce di un ingegnere legato alla Resistenza, Giorgio Manfredi, che riesce a sfuggire alla perquisizione nel suo appartamento e si rifugia in casa di un amico. Un parroco, Don Pietro, impegnato nella lotta contro i nazisti, aiuta Giorgio nei contatti con la Resistenza...

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Voto Visitatori:   8,94 / 10 (85 voti)8,94Grafico
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Voti e commenti su Roma citta' aperta, 85 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento wega  @  17/07/2008 17:58:45
   10 / 10
Vittorio De Sica è stato l'emozione, Roberto Rossellini il pugno nello stomaco.
Drammaturgia molto più complessa e articolata rispetto "Paisà", ciò che salta più agli occhi sono questi bambini, costretti ad agire, pensare, vivere come i grandi. Ciò che salta più agli occhi è questa figura eroica nazionale, un prete che è simbolo di abnegazione, coraggio e speranza; ciò che salta più agli occhi è vedere rappresentato chirurgicamente quanto un'ideologia possa fare del male. A questo punto non so più scegliere tra De Sica e Rossellini.
Un immenso Aldo Fabrizi ed una grande Anna Magnani. Bravi tutti quanti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2010 21.32.39
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Pekisch  @  22/11/2007 11:55:14
   9½ / 10
Ovviamente uno dei capolavori di Rossellini, capostipite del neorealismo anche se meno neorealista di Paisa'.
Particolare la scelta di Rossellini, che ha voluto sottolineare la differenza tra gli italiani e gli oppressori con diversita' di carattere sessuale: Bergmann (credo si chiami cosi') ha delle movenze effemminate (l'attore se non erro era un coreografo omosessuale, scelto apposta per questo), e la Lauretta lascia intravedere tendenze lesbiche.

Personalmente ho intravisto la presenza di Fellini soprattutto nei dialoghi, in particolare la scena della padellata e la formidabile battuta del forno:


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Ultima risposta 17/07/2008 18.00.31
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sonhador  @  13/10/2007 17:40:00
   6½ / 10
A mio parere il più sopravvalutato del neorealismo italiano. E' comunque sufficiente nel complesso. Superbi indubbiamente gli attori.

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Ultima risposta 17/07/2008 18.02.02
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  19/07/2007 10:04:46
   9 / 10
Il Cinema, l'Assoluto Cinema di Roberto Rossellini si presenta qui nella sua forma più elevata, sublime, elevata.
egli non si piange addosso, non c'è alcuna esagerazione nè nella teatralità della Magnani (suprema) nè nella drammaticità di Francesco e di Giorgio, nè nella santità di Padre Pietro, egli presenta la realtà, la vita e lo fa con una poesia che ancora oggi desta sentimento e passione. la scena della camionetta è la perfezione, è la summa della Grandezza di Rossellini e il suo cinema.
chiaramente ispirato (ma poi non è detto) allo scheletro della storia dei Promessi, ma enormememente differente, devo concludere che il personaggio che più mi ha colpito per il suo cinismo e realismo è l'amica di Loretta, la traditrice. questa ragazza rappresenta a mio parere il lato più oscuro dell'occupazione nazista, quello che in pochi sanno, ossia di ragazze drogate e costrette alla prostituzione e qualcos'altro...
è, nel film, il risultato di una gestazione durata guarda caso 9 mesi (come dice all'inizio), una gestazione violenta e distorta, mostruosa.
indubbiamente il migliore del Neorealismo, sebbene non vada pazzo per questo filone.

24 risposte al commento
Ultima risposta 19/07/2007 21.02.01
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nextam  @  30/08/2005 20:57:38
   10 / 10
questi sono registi. che film capolavoro! Certo che Rossellini e V. De Sica ce li invidiava il mondo. Attualmente, dopo la scomparsa di Sergio Leone, cinematograficamente in italia facciamo piangere, anzi no, ridere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/10/2005 13.23.07
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  27/08/2005 11:40:10
   10 / 10
Un capolavoro senza tempo. Rossellini sullo script di Fellini gira uno dei maggiori film italiani di sempre. Commevente, duro, appassionato. Un capolavoro che non può non essere visto.
Semplice nella sua struttura registica, perfetto nell'esposizione della storia, Rossellini ci dimostra come si possa fare un film senza giungere agli eccessi visivi tanto di moda oggi. Semplice nei suoi campi lunghi e nei suoi piani medi, difficilmente arriva al PP, ma quando lo fa è sempre l'attimo giusto, il momento più intenso.
Indimenticabile la soggettiva dal camion con la Magnani che rincorre il marito arrestato.
Una grande lezione di cinema per tutti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2005 13.22.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/02/2005 01:45:01
   9 / 10
C'è anche una scena vagamente lesbica (la nazista saffica) quando Mariella Lotti - credo si chiami così - viene ubriacata Non ho voglia di parlare del film, dico soltanto che la vicenda è nel dna di ferite aperte e laceranti che gli italiani hanno purtroppo voluto dimenticare Altro che giornate della memoria per le vittime della resistenza

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/07/2007 21.03.19
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