Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 15 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.
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Ma che è 'sta stron.zata? La rinascita del cinema italiano? HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA... "Cinema italiano" è un'espressione che ha un senso sempre più vuoto, sempre più svuotato di contenuti, ed emergere dalla mer.da della mandria di desichiani e di fichi d'india non è propriamente una cosa difficile, ed il fatto che 'sta robaccia sia meglio delle varie vacanze è indubbio, ma, come detto, non ci vuol molto. Innanzitutto questo ridicolo romanzo è l'ennesima dimostrazione che gli attori italiani avrebbero bisogno come l'aria d'un buon doppiatore che replichi le loro interpretazioni (allucinante Anna Mouglalis... orribile è un eufemismo), roba che Accorsi (scandaloso come sempre) straccia mezzo cast con la sua dizione mezzo bolognese rispetto a quella romanizzazione da far saltare i nervi che sputano capitolini veri e presunti. La regia? Stendiamo un altro velo pietoso: dialogicamente questo film fa letteralmente cag.are, lo sviluppo dell'intreccio "romanzato" è d'un'irrealtà incredibile, d'un semplicismo ridicolo, ed il fatto che in mezzo ci vengano sbattuti i fatti di cronaca contemporanea per provare a contestualizzare la storia certo non aiuta. Su tutto questo raffazzonamento aleggia un'aura pseudo-pulp, della serie "ma quanto sono bravo a fare veder il sangue io, perché non ho paura di sfidare il pubblico, io", qualcosa d'assolutamente ridicolo. Dopo mezz'ora di paziente attesa scatta lo sbadiglio selvaggio, che accompangerà lo spettatore per altre due ore due (allegria...), mentre pateticamente una storia già vista e già raccontata si trascina avanti. Per non parlare d'una colonna sonora che più sballata di così era veramente difficile idearla: semplicemente (eufemisticamente) fuori luogo. Due ore e mezza d'un'insulsaggine incredibile.