semret (2022)

Inconcludente ma abbastanza interessante, e denso di emozionalità, da meritare un voto positivo. Storia non propriamente fluida nel ritmo e un po' criptica nel suo insieme ma godibile e ben interpretata.

Un'infermiera eritrea che vive in Svizzera con un lavoro di infermiera, molto scrupolosa e con discrete possibilità di carriera. Una persona apparentemente integrata, ma al tempo stesso una persona sola e molto riservata, che ha una figlia adolescente. Semret ha una vita tipica da casa/lavoro, senza amicizie e molto protettiva verso una figlia adolescente che comincia a fare delle domande. Una su tutte sul padre che non ha mai conosciuto. Di cconseguenza in Semret si riaprono le porte di un passato doloroso e rimosso quasi del tutto e che non condivide con nessuno. Non ha contatti con la piccola comunità eritrea di Zurigo e lo sempre sotto la spinta della figlia che da adolescente ha una propensione naturale ad aprirsi al mondo, cosa che Semret tenta, avvicinandosi ad un uomo dopo anni ma bloccata da quel passato traumatico che non riesce ad elaborare. Un film molto semplice nella messa in scena, con un'ottima protagonista che riesce a far percepire il dolore di una donna con una recitazione trattenuta e mai sopra le righe. Buon film su uno dei tanti aspetti legati all'immigrazione.