Lou Jean (G. Hawn) va a far visita in carcere al giovane marito (W. Atherton) e lo convince a evadere per accompagnarla a recuperare il loro bambino, affidato a due anziani coniugi di Sugarland. L'inseguimento alla coppia, con un poliziotto che hanno in ostaggio, si trasforma in mastodontico schieramento di forze e suscita uno spropositato clamore...
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Un road movie agrodolce, pieno di limiti ma altrettanto zeppo di pagine di cinema assolutamente splendide. Dopo "Bonnie & Clyde" e contemporaneamente alle "Badlands" di Malick, Spielberg racconta la folle corsa di due pazzerelli di buon cuore condannati ad un destino immeritatamente crudele. Per certi versi mi ha sempre ricordato "La caccia" di Penn, non tanto per la fuga dell'evaso ma per l'ottusità di un profondo sud incapace di confronti e distinzioni. Forse in questi frangenti il film perde un pò il senso della misura, esagerando nel bozzetto di una comunità divisa tra fans della coppia e forze dell'ordine dispiegate a livelli internazionali. Ma Spielberg, alla sua opera seconda dopo il folgorante "Duel", dimostra di avere una padronanza dei mezzi assolutamente clamorosa e ricrea momenti di altissima tensione emotiva (bellissima la sequenza in cui Lou Jean e Clovis guardano un cartone animato di Willy Coyote filtrandone tutto il lato tragico, da antologia tutto il finale, con la corsa in auto e l'orsetto che cade dal finestrino...). Ottimi interpreti, su tutti la bravissima Hawn. Immancabili la fotografia profondissima di Zsigmond e la colonna sonora di John Williams.