tattoo (2002)

Davvero un ottimo thriller da uno Schwentke (Mistero in volo con la Foster) qui semiesordiente (prima di questo TATTOO difatti aveva diretto solo un misconosciuto film televisivo).

Le ispirazioni son ovviamente gli ottimi ed immortali capisaldi americani del genere (Il silenzio degli innocenti per il tema delle pelli, a volte pue scarnificate dai corpi o Seven per le atmosfere cupe e tetre) ed il film, violento e cattivo (mostra difatti corpi martoriati, semicarbonizzati e via dicendo senza problemi) appassiona, interessa e lascia col fiato sospeso sino alla fine.

Non chiarissimo in certi passaggi (chi fà davvero capo all'organizazzione, chi sono i veri portatori alla fine, ecc.), non credo di essere esagerato comunque se lo definisco cult.

Ottime certe sequenze (come quello della collezione di pelli tatuate bruciate dal protagonista).

Da non perdere.

Purtroppo eprò il regista pare avere abbandonato questo genere di film estremi.