the fighter (2010)

bello sicuramente, paragonarlo a rocky mi sembra fuori luogo, anzi io ho preferito anche cinderella man a questo, però rimane un valido prodotto, bravo bale finalmente uscito dalla nolan-moda e ha tirato fuori un interpretazione un po meno soporifera (anche se questo era fuori come una campana)..ahahahah!!

Davvero un bel film realizzato magnificamente, storia avvincente e cruda, Christian Bale mostruosamente emaciato è una spanna su tutti, anche se gli altri attori non è che siano proprio da buttare, forse un pò troppo sottovalutato alla notte degli oscar, a mio parere meritava qualche statuetta in più, CONSIGLIATISSIMO.

Decisamente un bel film... a tratti lento, ma davvero coinvolgente... Bale da Oscar (in tutti i sensi) e Wahlberg un pò "impalato"... ma forse si era calato troppo nei panni del pugile rinco... :)

Devo dire che francamente sono rimasto sbalordito in negativo da questo film. 7 nominations e 2 oscar...
attori discreti ma non chissà quanto. Se hanno vinto gli oscar non oso immaginare gli altri candidati che pena facessero. bale (che a me piace moltissimo come attore) ha fatto una prova discreta ed anche il fatto di essere dimagrito così tanto (per il film?) sicuramente è un punto a suo favore ma personalmente mi è piaciuto di più wahlberg.
la regia l'ho trovata invece largamente insufficiente e la fotografia pessima.
largamente sopravvalutato.

l'oscar per gli attori non protagonisti sono nettamente meritati, un christian bale super, detto questo il film di per sè non è un capolavoro, una storia lineare e semplice , un film reso buono ripeto soprattuto da un bale in forma smagliante

Davvero un ottimo film, non fatevelo sfuggire!
La storia è davvero coinvolgente anche se a tratti un pò lenta ma comunque avvincente..
Christian Bale anche se nel ruolo di attore non protagnista riesce comunque sempre ad essere al centro dell'attenzione, mitico!

La storia vera e romanzata di un uomo di nome Dicky, strafatto di crack, con una madre che gli vuole bene ed un fratello che ama. Il fratello dovrà diventare campione del mondo di pugilato, ma questo poco importa, molto meglio parlare dei rapporti familiari.

Fra un salto nell'immondizia e un lungo periodo in carcere, Dicky avrà modo di riscattarsi dimostrando ai suoi ex-amici tossici che lui di quella roba non ne ha più bisogno. Una torta di compleanno simboleggia una nuova vita, finalmente.

Ovviamente nulla a che vedere con i settemila Rocky o l'imbolsito "Cindarella Man", qui la boxe non è un pretesto, solo la cornice.

Fenomeno Bale, Wahlberg funziona.

Mah....
questo è stato il mio commento a termine del film, peccato mi sarei aspettato un filmone, invece lo trovato troppo lineare senza spunti e sinceramente non mi ha coinvolto minimamente. Il cast e eccezzionale bale come attore lo adoro e uno dei miei preferiti e l'oscar e stra meritato, Wahlberg anche lui a suo modo.. ma poco convincente. Se non fosse per l'interpretazione ottima di Bale e il suo dimagrimento imposto dal copione alla fine e il "solito" film

Buon film, anche se un pò troppo lento a mio avviso. Veramente poche le scene di comabttimento (anche se va detto che l'ultima è emozionante). La storia tende a concentrarsi sul rapporto del protagonista Mickey con il proprio fratello (ottimamente impersonato da Christian Bale), la sua famiglia e la sua ragazza.
Ed il film scorre piano poichè si perde in eccessive chiacchere. In ogni caso, consiglio di vederlo, ma non aspettatevi qualcosa simile a Rocky o altro del genere.

Ottimo film, una storia vera intensa ed emozionante
Christian Bale dimostra ancora una volta la sua immensa bravura

Sicuramente il film che più mi è piaciuto tra quelli in lizza per oscar di quest'anno

Consigliatissimo.

Veramente un bel film, emozionante, coinvolgente, e con tutti gli elementi al posto giusto. La boxe e sacrifici che ne derivano sono argomenti che ormai sono stati portati sullo schermo in tutte le salse; nonostante questo, il film riesce comunque a distinguersi dagli altri per il modo efficace, sofferto e struggente con il quale analizza la vita, i conflitti e le difficoltà della famiglia del protagonista (invece che concentrarsi su botte, allenamenti e basta... roba che non mi sarebbe dispiaciuta in ogni caso). Ottima sceneggiatura (ben attenta nel delineare sia i caratteri dei personaggi perdenti, sia il rapporto di contrasti e complicità tra i due fratelli), grande fotografia (curata e che cattura perfettamente il sobborgo proletario di Boston), bella colonna sonora, coreografie avvincenti, ed infine, eccellenti interpretazioni dell'intero cast (specie di Bale, di una bravura indescrivibile e qui alla sua prova migliore, del combattuto Wahlberg - costantemente messo sotto pressione da chi lo circonda - e della Leo, perfetta come madre che cerca di fare del bene ai figli facendo involontariamente tutte le cose sbagliate).

Un'opera semplice, ma decisamente riuscita. Di questi tempi uscire dal cinema soddisfatti è una cosa più unica che rara. Questi sono i film che mi piacciono!

Nonostante l'argomento del pugilato come mezzo di riscatto sociale, rivincite ecc. sia trito e ritrito, secondo me The Fighter è uno dei migliori film mai realizzati sul genere, grande prova di Bale e Oscar strameritato.

A 2/5 il film tende a deragliare verso la sonnolenza, ma poi si riprende brillantemente (anzi eccellentemente) e si arriva verso la conclusione con l'alternarsi di rabbia, sconforto e voglia di rivincita.
0,5 punti in più per la parte del grandissimo Bale, che in ogni film ci mette veramente del suo!
Ottimi alcuni dialoghi e la fotografia.

PREMI OSCAR AZZECCATISSIMI

film noioso, sembrava ad un certo punto rocky (solo più piccolo e più leggero)...Bale veramente bravo a fare la parte del drogato.....

Midollo osseo

Un film molto bello. Le interpretazioni dei 2 premi Oscar sono impeccabili.
Mi sono emozionato. Bello davvero.

Adrianaaaaaaaaaa...
A no, non è rocky sorry...
Storia lineare, banale, vera...
Il film che ha conquistato l'america a me è sembrato proprio niente di che.
Avevamo già 6 rocky, il nettamente superiore Cinderella man, dovevamo proprio sorbirci anche di questo?!?
Bale alza la media di un film se no neanche sufficiente.
Mark Wahlberg è un attore o fa il panettiere?
Non così male ma assurdamente sopravvalutato.
Domani andrò a vedere :" il discorso del Re "... ho già il timore che sia l'ennesima boiata per intortare i cerebrolesi statunitensi... vedremo...
Non consigliato.

non mi convince particolarmente ma è sicuramente un buon film

Pur non essendo un film sul pugilato, questo sport tuttavia offre sempre uno sfondo ideale per ambientare una storia fatta di riscatto attraverso il sacrificio oppure acquisizione e consapevolezza dei propri mezzi. Potrà sembrare scontata la trama, ma visto che si basa su una storia vera, questa eventuale critica è stroncata sul nascere.
Spicca amio modo di vedere il carattere ambivalente della famiglia: oppressivo da un lato nella sua chiusura sostanziale verso l'esterno, ma da cui ricavare anche la forza per andare avanti. Il cast è il suo punto di forza: Wahlberg non mi è mai piaciuto come attore, però riconosco che in questo film è funzionale nel ruolo. viaggia sempre sul filo dell'indecisione tra la volontà di andare avanti con le proprie forze, senza tuttavia rinnegare la sua provenienza e riconoscendo di fondo la buona fede dei suoi familiari. Straordinario Christian Bale, folle, tragico e anche divertente: non una semplice caricatura ma personaggio che tocca il fondo per poi risalire insieme al fratello. Ottime le caratterizzazioni delle figure femminili, Melissa Leo e Amy Adams: personaggi forti contrapposte a figure maschili decisamente più deboli.

Con questo concludo la mia maratona pre oscar. Davvero un film intenso, duro, mai retorico, nonostante il tema si presti sia alla facile retorica che alla lacrima imposta. Invece O. Russel riesce a costruire un' opera asciutta e quasi del tutto priva dell' ottimismo vitalistico che di solito è il punto debole delle pellicole sportive.
Convincente nel tratteggiare i rapporti umani e familiari, lo è un po' meno quando l' azione si sposta sul ring, ma non è un difetto grave, dato che non è il pugilato in se il vero fulcro di The Fighter.
Nonostante l' ottima prova di Bale, mi piace spendere due parole per elogiare Wahlberg.

Di pugilato si parla solo sullo sfondo,per me il vero film è quello del racconto della vita di due fratelli uno pugile e uno ex pugile e del loro rapporto burrascoso ma nello stesso tempo affettuoso..Bale scavato in volto fa quasi impressione,ma la sua interpretazione è da Oscar e spero proprio che tra qualche giorno lo possa davvero vincere..Wahlberg non mi ha mai entusiasmato e lo conferma anche qui,l'ho trovato poco credibile sul ring..La trama è poco innovativa ma non è quella che deve colpire lo spettatore,bensì deve colpire il susseguirsi degli eventi,cadute e risalite,ricadute e risalite,la metafora perfetta della vita..

Un film sul pugilato che in realtà è un film sui rapporti familiari.
Ecco cos'è che fa di The Fighter una grande pellicola.
La storia (vera) del pugile Mickey Ward non si discosta troppo dai precedenti film dello stesso genere, e bisogna dire che il finale non sconvolge, ma se la storia che si voleva adattare era quella, il lavoro svolto è notevole.
Impossibile non partire dal cast: favoloso. Quattro attori uno più interessante dell'altro, con quattro modi diversi di recitare (e ci mancherebbe), che formano una rete di personaggi da brivido. Partiamo da Bale, l'ex pugile Dicky, ora dipendente dalla droga, che non ha un buon rapporto con la legge: la sua è prima di tutto una trasformazione fisica (il viso scavato fa impressione), ma fortunatamente l'attore non esagera e mostra un ritratto efficacissimo di un uomo sregolato, un po' ingenuo, che vive delle glorie del passato. Fisicamente è quello che colpisce di più. Dall'altro lato abbiamo Wahlberg, l'insicuro ma promettente pugile Mickey: non considero l'attore particolarmente dotato (è un po' mono-espressivo), ma in questo film gioca bene anch'egli con suo fisico (ma in modo diverso rispetto al ciondolante Bale ovviamente), e dà il meglio nei momenti di rabbia e tensione. I due attori formano una gran coppia, si bilanciano a vicenda. L'apice, però, è raggiunto dalle due attrici, veramente favolose. Amy Adams ormai è una conferma, e se riesce a dare tanto colore a un "banale" personaggio di una barista scontenta e ignorante è tutto merito della sua grande versatilità (dopotutto è passata da una principessa a una suora brillando in entrambi i casi, fate voi...). Melissa Leo, che forse ha il personaggio scritto meno bene (è una madre un po' troppo fanatica), ha però il merito di creare una figura allo stesso tempo tagliente e affettuosa, dura e fragile. E' chiaro che il rapporto incrociato tra i quattro protagonisti è scritto benissimo, tant'è che ho aperto questo commento dicendo che si tratta più di un film sui rapporti umani piuttosto che sulla boxe. Le scene più forti sono infatti non quelle sul ring sportivo, ma quelle sul ring domestico-privato, cioè quando assistiamo a degli scontri/confronti/dialoghi che non danno mai l'idea di essere banali faccia a faccia, ma lasciano sempre qualcosa in sospeso e non si risolvono mai in modo banale (tant'è che anche a film finito il dubbio che non sia rimasto tutto rosa e fiori continua).
Insomma, si è capito che il cast è fantastico e che i personaggi funzionano tra loro egregiamente. Mi sono dilungato molto sugli attori ma credo ne sia valsa la pena.
La regia di O. Russell (nominato all'Oscar, secondo non pochi a discapito del "bistrattato" Nolan) riesce a creare in maniera efficace un ambiente urbano degradato sia all'interno che all'esterno. Ottima l'idea di inserire il documentario, che amplifica il realismo.
In sintesi, uno dei migliori film sulla box (nonostante non approfondisca l'argomento), e uno dei migliori dell'anno.
Consigliatissimo.

L'accostamento al primo Rocky è obbligatorio, ma qui c'è parecchio Toro Scatenato, inarrivabile capolavoro di Scorsese dal quale Russel sembra attingere a piene mani.

Tratto da una storia vera, più che alla parabola sportiva il regista sembra interessato al racconto umano del protagonista, al rapporto difficile con la famiglia e soprattutto con il fratello, figura di primaria importanza nella vicenda.

Rispetto a tanti altri prodotti del genere, The Fighter gode di un autenticità di base davvero lodevole: il punto di arrivo è facilmente immaginabile, ma il cammino attreverso il quale la storia prende piede è tutt'altro che scontato. Non si ha mai una reale sensazione di ottimismo, tutto sembra poter crollare da un momento all'altro, dai rapporti tra i caratteri presi in esame fino alle sequenze più fisiche - in realtà, pochissime - .
Una visione decisamente poco ottimistica accompagna lo spettatore lungo la strada, e questo è il pregio più importante della baracca messa su dal buon Russel.

Gli aspetti più crudi vengono raccontati senza facili sentimentalismi, nonostante il terreno fertile a disposizione il film non scivola mai nella facile retorica. Siamo ben oltre la semplice biografia sportiva, più che la storia di un pugile The Fighter ci mette di fronte a un vero e propio ritratto di famiglia.

Paradossalmente i momenti peggiori arrivano propio sul ring: Wahlberg non è credibile, neanche per un secondo, molto meglio quando è impegnato in altro tipo di sequenze. Detto questo, impossibile non elogiare la prova di Bale: da grande trasformista perde 12 kg e ci regala una delle sue migliori performance di sempre, delicata e sofferta, in grado di bucare lo schermo da qualsiasi angolatura. Un talento cristallino quasi mortificato negli ultimi anni dalla scomoda maschera di Nolan. Ottime anche le presenze femminili, da Melissa Leo alla sorprendente Amy Adams. Pur non essendo un capolavoro, è uno di quei film che riguarderesti fino alla nausea.

Un buon film ma non me la sento di urlare al capolavoro. Mi è piaciuto vedere come le due protagoniste femminili si contendessero l'oscar e sinceramente sono curiosissimo di vedere se una delle due lo vincerà, e specialmente chi delle due. Per il resto non lo voterei mai per l'oscar di miglior film.

Davvero un buon film, sicuramente fra i migliori dell'annata, meritevole delle sue sette candidature agli Oscar.
La regia di Russel è buona, con qualche picco qua e là, ma la sceneggiatura è la cosa migliore dell'intera pellicola, insieme all'ottimo cast.
La colonna sonora e il montaggio sono all'altezza, e riescono a rendere molto emozionanti alcune scene.
Un difetto nel film sta nel fatto che, a metà durata, l'ascesa di Ward viene trattata in modo un po' frettoloso, e poi anche il finale, nonostante sia discreto, sembra essere troppo veloce.
Principalmente si parla di una famiglia, decisamente ingombrante per il protagonista, e si tratta i legami fra i membri della stessa, in modo davvero interessante e riflessivo. Sono quindi davvero magistrali le caratterizzazioni dei personaggi, in particolare quella di Micky.
Walhberg è bravo, anche se la sua voce a volte risulta un po' strana e sussurata, ma chi offre la prova migliore è Christian Bale, grandiosamente in parte e dimagrito per il ruolo, in odore di Oscar, nonostante possa essere battuto da Geoffrey Rush.
A completare il cast una maestosa Melissa Leo e una formidabile Amy Adams, anch'esse in odore di Oscar, più la prima che la seconda, vista la maggiore esperienza.
Da vedere, si piazza indubbiamente fra i migliori dell'anno.

Un bel film, di boxe alla fine non c'è molto.Ottime prestazione di Whalberg, Bale e dell'Adams.

Emozionante...meraviglioso...stupendo! Grandissimo Christian Bale...penso k aveva dovuto perdere 20 chili per interpretare The Fighter....davvero grande...assolutamente da oscar!

Uno dei migliori film sulla boxe. Grande regia e grandi attori, su tutti un Bale in odore di Oscar...