Thor è imprigionato dall'altro lato dell'universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per tornare ad Asgard e fermare il Ragnarok - la distruzione del suo mondo e la fine della civiltà asgardiana - per mano di una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l'Incredibile Hulk.
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Decisamente non all'altezza del gran parlare che se ne era fatto, questo film risente drasticamente del cambio di marcia che stanno facendo i film supereroistici dopo il successone de I Guardiani della Galassia, a cui Thor ruba atmosfera, fotografia e battutacce. Pessima scelta, per come la vedo io, visto che questo è il terzo di una serie di film dove i 2 precedenti non avevano niente di così scanzonato. Nel seguire i gusti del pubblico, quindi, troviamo un gran numero di gag distribuite lungo tutto il film, dove al massimo una su cinque risulta davvero divertente. Cate Blanchett oltre ad essere bellissima interpreta un cattivo decente. Hemsworth prova ad essere Chris Pratt, a discapito del suo personaggio. La valkyria di colore (figlia di questa nuova moda dove anche gli aztechi devono avere un membro della loro etnia rappresentato per correttezza, fosse anche nei panni di un lampione) veramente non si può vedere. Resta un film di supereroi, per cui lo si può comunque vedere (gli effetti speciali sono sempre eccezionali).