transamerica regia di Duncan Tucker USA 2005
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transamerica (2005)

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locandina del film TRANSAMERICA

Titolo Originale: TRANSAMERICA

RegiaDuncan Tucker

InterpretiFelicity Huffman, Kevin Zegers, Fionnula Flanagan, Graham Greene, Burt Young, Elizabeth Peña

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA 2005
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2006

•  Altri film di Duncan Tucker

•  Link al sito di TRANSAMERICA

Trama del film Transamerica

Un transessuale che vive a Los Angeles, Bree, sta risparmiando i soldi per fare l'ultimo intervento, quello che lo renderà definitivamente donna, quando riceve la chiamata di un ragazzo di New York in cerca del padre che non ha mai conosciuto. In quel momento Bree capisce di essere il padre del ragazzo, nato da un rapporto eterosessuale, quando ancora uomo...

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Voto Visitatori:   7,38 / 10 (123 voti)7,38Grafico
Miglior attrice in un film drammatico (Felicity Huffman)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Felicity Huffman)
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Voti e commenti su Transamerica, 123 opinioni inserite

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genni  @  18/05/2006 21:36:26
   7 / 10
Per essere un film esordiente e di profonda umanità,sia cristiana e sia con un pèizzico di trasgressione,il film si regge molto bene in piedi con una capacità di agire nell'intento più moralmente intelligente.
L'Oscar meritato all'attrice Felicity Huffmann è davvero un buon punto,ella veste il ruolo di transessuale"on the road"in una maniera veramente strabiliante,come se fosse un vero e proprio atto di coraggio.
E'un film senza stereotipi,senza retorica sessuale e soprattutto il complesso risulta intelligente.
Unica pecca:Il doppiaggio è strepitoso,ma purtroppo quella voce stanca e afona può anche un po addolenzire gli occhi alla visione,ma si tratta di qualcosa anche di molto soggettivo...

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/05/2006 11.21.18
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR peucezia  @  30/04/2006 16:51:42
   7 / 10
il meccanismo del film "on the road" è ormai classico nella cultura americana, a partire dall'omonimo romanzo di Kerouac fino a film anche recenti come Sideways dove il viaggio è inteso come metafora della necessità di conoscere sè stessi e chi ci accompagna. La tematica scelta segna un passo in avanti nella puritana americana dominata dai neocon ma forse le situazioni descritte sono tutte un po' borderline per avere effettiva credibilità. In complesso ottima prova degli interpreti, bel film e bella recensione

nest  @  13/04/2006 16:10:03
   7½ / 10
considero i trans persone evolute, consapevoli e coraggiose.

detto questo, il film mi è piaciuto soprattutto per il viaggio nel deserto e tutto quel parlare di indiani d'america,
e per il colore della vestaglia della madre

6 risposte al commento
Ultima risposta 31/05/2006 10.38.08
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titiretu  @  12/04/2006 19:22:25
   7 / 10
Un bel film, tenuto in piedi soprattutto dalla straordinaria interpretazione di Felicity Huffman, a cui l'Academy ha incredibilmente negato l'Oscar.
In alcuni momenti il film ha dei bassi, ma nel complesso il personaggio e la storia sono resi abbastanza bene.
Da vedere più che altro per l'nterpretazione della Desperate Housewife.

gabriele76  @  07/04/2006 09:58:21
   8 / 10
Il film tratta un tema delicato.
Si percepsice la sofferenza di vivere una condizione non facile e non scelta.
Grazie alla bella interpretazione della protagonista é possibile identificarsi nel personaggio e capire qualcosa di piú...
Complimenti.

CippaLippa  @  06/04/2006 19:52:13
   7½ / 10
Un bel fimetto che resta impresso soprattutto per la stupenda interpretazione di Felicity Huffman, a cui i rimba della Academy hanno preferito quella sgallettata della Reese Witherspoon di "Walk the Line".
Un mezzo voto in più per il faccino di Kevin Zegers.

:-)))

aiemmdv  @  01/04/2006 13:19:44
   4 / 10
Il film ha qualke spunto interessante ma in line di massima mi ha deluso profondamente.Penso che il tema della transessualità poteva e doveva essere rappresentato in maniera piu' convincente.

dylangee  @  30/03/2006 17:06:26
   7½ / 10
Sconvolgente l'interpretazione della bRavissima Felicity Huffmann.

Il film mi è piaciuto molto: a tratti mi ha fatto ridere, anche se il/la protagonista del film non è certo una figura comica.

Da vedere.

suzuki71  @  28/03/2006 18:07:19
   7½ / 10
Il film inizia con qualche lacuna (non si comprende bene il turbamento di bree che la spinge a ricercare il figlio, e anche la scena dell'incontro tra padre adottivo e figlio è abbastanza scontata), ma convince man mano che la storia viene svolta. Ben interpretati gli altri personaggi, troneggia una memorabile interpretazione di F.Huffmann, assolutamente credibile nella sua frustazione, nela sua dolcezza, nella sua determinata solitudine. Memorabile, fra tutte, la scena immediatamente successiva all'operazione. Alcuni luoghi comuni dell'America di ieri fanno da sfondo a un film che ben rappresenta lo spirito di libertà ed orgoglio che deve caratterizzare l'America, terra di ibertà, patria dei coraggiosi.

ballerinastanca  @  27/03/2006 19:57:03
   7½ / 10
Anch'io la penso come Nadir78.

Molte persone che l'hanno visto mi avevano detto che era un film "proprio divertente", ma io l'ho trovato amaro in molti punti.

F. Huffmann è strepitosa e credo che l'Oscar le sia stato ingiustamente strappato di mano.

Nadir78  @  18/03/2006 23:05:10
   7 / 10
E questo film dovrebbe essere una commedia?
Strano, perchè, a parte alcuni momenti simpatici, per il resto è un bel film drammatico. La Huffman è strepitosa e il film, non essendo affatto banale, si lascia vedere con passione.
Lo consiglio a tutti.

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  16/03/2006 23:09:10
   7 / 10
Felicity Huffman è strepitosa, bravissima a mettere in scena le paure, le difficoltà, le incertezze ma anche la determinazione di Bree, prigioniera di un corpo maschile. Ma non basta trasformarsi per cancellare il passato; per nascere una seconda volta bisogna affrontarlo.
Un film piacevole ma che lascia l'impressione di rifugiarsi nel luogo comune regalando a tutti una possibilità.

alessioscoop  @  15/03/2006 14:19:39
   1 / 10
ormai siamo alla rovina, sia sociale che nel cinema che rispecchia la realtà. Anni fa, ricordo che il padre di bush lottò per imporsi contro i movimenti gay e anche l'attuale bush, persona rigorosa che sognava un'america pulita dalle distorsioni in ogni senso,anche che sessuali, ha fallito in parte il suo compito.
Ci troviamo in balia di una civiltà dove la norma sono le sessualità malate e distorte. queste vengono anche rese dei capolavori sotto forma di spettaccolo, vedi il vergognoso i segreti di brokeback mountain, storia oscena che storpia la società pulita e quella naturale. Ora vai con quest'altro
ignobile film che ho visto solo per rendermi conto del livello ormai scaduto che siamo arrivati. La storia è banalissima e la cosa grave è che il tutto viene fatto passare come se la transessualità fosse una fosse uan cosa normale.
ora ci troviamo anche un figlio che ha un padre trans e questo lo cerca non sapendo che il padre è ammalato di una sessualità peggiore secondo me anche di quella delle pedofilia.
il film vuole commuovere anche ma se riflettiamo che i trans li trovi sempre nella prostituzione e incrementano questo squallore inaudito, ci rendiamo conto della totale decadenza di questo film orrendo frutto di una società, quella usa, ormai allo sfascio. ho provato pena nel film solo per il ragazzo, che piuttosto di sapere che suo papà fosse un trans sarebbe stato meglio che fosse stato orfano da sempre. Che dire di questi film ormai alla norma?. Bush aveva ragione, gay, trans, ecc, sono tutte persone che vanno curate dalla loro malattia. So che tanti sono daccordo con me anche se ormai la massa non sa più distinguere quel buon gusto che c'era qualche tempo fa. è la fine.

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Ultima risposta 27/05/2008 12.12.47
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  14/03/2006 18:03:37
   6 / 10
E' una disceta commediola che accenna a tematiche serie che però presenta un finale un pò troppo inconcludente. Non riesco capire cosa ci sia da ridere (io non ho mai riso) e questa ondata in favore dell'attrice protagonista: brava ma niente di particolare. Io ho preferito l'attrice di "20 centimetri", che ha praticamente la sua stessa parte.

fede977  @  13/03/2006 10:28:57
   7 / 10
Film impegnato. Lei molto brava (non da OSCAR ai quali era candidata) riesce ad uscire dal ruolo di una fiction ed essere credibile in un ruolo cinematografico non assoulatamente facile. Il film diverte, è veloce e abbastanza corto, esilaranti un paio di scene, bravo il co-protagonista.
Vale la pena andarlo a vedere.

IoSonoRibelle  @  10/03/2006 13:55:48
   7 / 10
Bella commedia,fa ridere e fa riflettere.Uno dei pochi film che vale la pena vedere e che si salva in questo marasma.Divertente.

claudihollywood  @  07/03/2006 22:20:15
   8½ / 10
Interpretazione portentosa, ben più meritevole dell'Oscar di quella pur buona di Reese Witherspoon. Il film poi ha un tocco leggero, delicato e per nulla banale, nonostante il tema trattato fosse ad alto rischio di ridicolaggine.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  07/03/2006 12:13:29
   8 / 10
Ironia, delicatezza, tenerezza e sarcasmo si mescolano nel disegno del/della protagonista di Transamerica: Bree - sempre abbigliata di zuccherosissimi abitucci rosa - all'inizio decisissima a compiere il passo che la renderà finalmente libera dalla prigionia di essere rinchiusa nel corpo sbagliato, nel corso del viaggio "transamerica" con suo figlio realizza, attraverso avventure impensabili per chi come lei cerca la "normalità", che la trasformazione del suo corpo è secondaria rispetto a quella della psiche: accettarsi significa, per lei/lui, anche fare i conti con il passato che torna con un fardello alquanto ingombrante.
Tobey è una sorpresa inaspettata e scomoda, un ragazzo "difficile" che riuscirà suo malgrado a far riavvicinare Bree alla famiglia che non l'ha mai accettata nel suo essere trangender. Il viaggio attraverso i profondi USA è, come già visto in altri film, anche un viaggio all'interno di se stessi.
Ma lo sguardo sulla protagonista (e quello della protagonista stessa sul mondo) è tanto pieno di stupore e affetto che non si può fare a meno di immedesimarsi in lei/lui e nel suo struggente desiderio di essere se stessa, ed essere vista come persona e non come "scherzo della natura" come malignamente viene definita.

E' un vero peccato che Felicity Huffman non abbia vinto l'Oscar come migliore attrice.

valeriap4ever  @  06/03/2006 16:23:17
   7 / 10
"vorrei essere rispettata..vorrei che le persone quando mi guardassero vedrebbero semplicemente me!"
la transessualità...essere trans..una via di mezzo tra quello che sei e quello che vorresti che fossi...tra quello che ti senti urlare dentro....essere "non dichiarata.." nascondersi nella folla...per essere una xsona comune..uandelle tante..una donna normale.....poi emerge l''anima che urla..quella parte di donna dentro che vuole farsi vedere vuole sottolinearsi piu'' e piu'' volte....attraverso trucchi e vestiti esuberanti..."sono donna ***** donna!!!"sembrano urlare...


vorrei qui chiarire tutti i dubbi che ho visto sorgere in certi commenti ignoranti..sia qui che in altri film a tematica gay...queste condizioni NON sono patologiche e oltre alle tante interessanti storie culturali e antropologiche in cui popolazioni classificavano 3 sessi e veneravano i trans..vi spiego X METTERE LUCE sulle menti bigotte..xchè queste sono condizioni..ripeto NON patologiche:

Un''obiezione che si potrebbe portare alle ultime considerazioni è che in natura non nascono solo "minoranze" omosessuali o transessuali, ma molte altre variazioni sono presenti, molte delle quali considerate patologiche e da curare. Perché non considerare patologiche anche le "devianze" omosessuali e transessuali? Nascono persone strabiche, mutilate, con ogni sorta di "differenza" dalla norma e nessuno si sogna di non considerare queste "varianti" come situazioni a cui porre rimedio. Perché interveniamo operando un bambino strabico, perché curiamo alcuni comportamenti devianti quali la paranoia, la schizofrenia e non omosessualità e transessualità? Per carità, storicamente orribili pagine della scienza e della "psicologia" - alcune delle quali scritte nei lager nazisti - ci hanno pure provato a curare gay, lesbiche e trans, fallendo sempre. L''unico sistema che sembra abbia dato qualche risultato è la lobotomia frontale eseguita dal dott. Goebbels con l''effetto collaterale di una demenza totale e inguaribile.
Cosa contraddistingue, quindi, una differenza "patologica" da una "non patologica"? La sofferenza che provoca, la mutilazione che comporta o, peggio, l''incompatibilità con la sopravvivenza. Se nessuno di questi parametri è presente, nessuna "differenza" dovrebbe essere considerata patologica e quindi curata.
Le sofferenze di chi si scopre gay o lesbica, derivano tutte dalla non accettazione culturale, dall''omofobia. La prova di questa affermazione è nella storia dell''umanità che, in alcuni periodi ed in alcune zone geografiche, ha considerato l''omosessualità come una possibile variante comportamentale (o addirittura un dono). Ebbene in queste culture non risulta che gli omosessuali abbiano avuto a che soffrire della loro differenza. E'' vero che anche la pedofilia è stata in certi periodi storici considerata naturale e oggi invece la consideriamo un comportamento criminale, deviato, malato. In realtà ciò che rende la pedofilia ai nostri occhi inaccettabile è la coscienza che un bambino non sia né fisicamente, né psicologicamente pronto all''attività sessuale ed è in funzione della protezione dei minori che la pedofilia risulta inacettabile, non per altro.
Infine anche in questo caso, fra gli estremi dell''antica Grecia (spesso mistificati) e l''isterismo che vorrebbe morto ogni pedofilo a prescindere dal fatto che abbia o meno esercitato la sua pulsione, anche in questo caso la natura potrebbe offrirci la sua benevola indicazione: chiara, netta e difficilmente equivocabile. Ogni essere umano dovrebbe aver diritto ad esercitare liberamente la propria sessualità dopo il "marker" che la natura ci mostra e con molta evidenza: la prima polluzione, la prima mestruazione. Questi eventi ci dicono che la natura rende pronti gli esseri umani al diritto alla sessualità. Se così non fosse, dovremmo mettere in carcere quasi un intero continente, l''Africa, dove l''età media dell''inizio delle attività sessuali di uomini e donne è appena superiore all''età media dell''avvio della pubertà. Che poi vi siano limitazioni dell''esercizio della sessualità fra chi ha più di 18 anni e chi ne ha di meno, questo è un puro fatto arbitrario - e come tale opinabile -della nostra cultura.
Chiarito l''equivoco che viene costantemente "tirato in ballo" dagli omofobici quando si parla di "orientamento sessuale", ovvero che se si legittima l''omosessualità come orientamento sessuale, allora si dovrebbe essere costretti a dichiarare lecita anche la pedofilia, facendo una incredibile confusione fra lecito ed illecito (non sofferenza/sofferenza delle parti in causa), abusando di parallelismi che dimenticano da una parte la natura e il diritto del minore postpuberale alla sessualità, dall''altra, all''opposto, il dovere di proteggere il minore prebuberale da esperienze per cui la natura non l''ha ancora maturato, cosa del tutto assente nell''omosessualità consensuale adulta (o comunque post-puberale); chiarito ed affrontato per evitare di fare analisi volutamente "censurate", passiamo alla questione della transessualità.

Al contrario dell''omosessuale o della lesbica, la persona che si scopre difforme psicologicamente dal proprio sesso, non conosce solo sofferenze derivanti dalla transfobia della società. Scoprire di avere un corpo che non si desidera causa una sofferenza sua propria. Anche in questo caso però la Storia ci aiuta ad inquadrare meglio quanto sia determinante la sofferenza indotta rispetto a quella intrinseca, per l''armonioso sviluppo di una personalità. Già perché in civiltà, epoche e culture diverse dalla nostra, la condizione di distonia fra sesso e genere non subiva alcuna discriminazione. In molte tribù degli indiani d''america, ad esempio, questo tipo di persona veniva assolutamente accettata ed in alcune di esse, veniva persino considerata una necessità. Al punto che attraverso l''interpretazione di alcuni sogni, chi li faceva "doveva" vivere come donna se nato uomo o viceversa. Fra i sioux i/le "Winkte" (ovvero le persone transessuali, sia da maschio a femmina sia da femmina a maschio) erano profondamente rispettate. Molte Winkte erano considerate ottime mogli, ad altre veniva assegnato il ruolo di "giudice di pace" per tutte le questioni riguardanti le dispute fra uomini e donne, perché considerate persone "super partes". "Two spirits", "Due spiriti"... anche questo era un nome per le transessuali. E'' riportato dai libri di storia (pochi ovviamente) che uno dei guerrieri che si contraddistinse per capacità e determinazione nella battaglia di "Little Big Horn" fra i Sioux era proprio un "Winkte", un uomo nato donna, un transessuale.
In un ambiente favorevole, la sofferenza intima di essere nate o nati di un sesso opposto alla propria identità, veniva ampiamente compensata dalla possibilità che la società offriva loro di esprimersi con pienezza nel proprio genere sentito.
E le proto-transessuali di allora non avevano a disposizione nulla, se non la castrazione, per femminilizzarsi o per mascolinizzarsi, per adeguare anche il proprio corpo alla propria identità e ruolo di genere. Ciononostante vivevano complessivamente una vita più onorevole di quanto possa permettersi una persona transessuale nell''avanzato occidente di oggi.
Sembra pertanto facilmente dimostrabile che la sofferenza intrinseca alla propria condizione distonica fra sesso e gender possa trasformarsi in un dono, in una ricchezza, se le condizioni sociali consentono la piena espressione di sé, senza discriminazioni e umiliazioni derivanti dalla transfobia. La natura spesso se toglie da una parte, dà dall''altra. Il prezzo della distonia fra corpo e psiche riguardo la propria identità di genere - in una società aperta - sarebbe ampiamente compensato dal fatto di avere il dono di essere rare persone dotate dei "due spiriti"...
Oggi la scienza, ipocritamente ma pietisticamente, sembra aver voluto inserire fra le patologie psichiatriche il transessualismo più per consentire alle persone transgender l''accesso gratuito alle terapie oggi disponibili per armonizzare anche il proprio corpo alla propria identità, che non per vera convinzione.


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Mavros  @  05/03/2006 14:37:26
   7 / 10
Buon film, non me lo aspettavo. Interessanti i dialoghi e buona anche la fotografia.

641660  @  03/03/2006 15:19:20
   7 / 10
Bello è bello, solo che una volta visto si spera di dimenticarlo al più presto per l'orrore della storia. Già ho digerito a fatica la vicenda dei due mastica bomboloni delle montagne e questa è veramente sopra le righe per i miei gusti. Lei/lui è veramente inguardabile fisicamente e molte, troppe scene disgustose. Credo che al trucco ci sia lo stesso genio che ha trasformato la mia principessa dell'Avvocato del Diavolo nel troll di Monster!
Bravi tutti comunque.

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lisaaa88  @  02/03/2006 21:00:44
   7 / 10
io sinceramente mi aspettavo tutto un altro tipo di film...ma mi è piaciuto comunque abbastanza...
e sono d'accordo con chi dice che felicity huffman ha interpretato molto bene la sua parte!

alesfaer  @  02/03/2006 01:27:40
   6½ / 10
mi aspettavo molto di piu a dire il vero, vista la media. cmq è 1 commedia intelligente e scorrevole. bravissima l'attore-attrice trans, bravo anke il giovincello. il 6,5 è 1 voto al ribasso generato da alcune scene a mio avviso evitabilissime(cm la pompa del ragazzo al vekkio o il bagno del trans appena tarsformato).

Giucla  @  01/03/2006 23:11:21
   1 / 10
No, non ci siamo per niente...a me non è piaciuto assolutamente, in primis non è una commedia secondo lo ho trovato squallido e sciatto, un buon modo per buttare via 7,50 euro di biglietto.

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Ultima risposta 19/03/2006 11.38.47
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petrafrancie  @  01/03/2006 17:27:39
   7 / 10
Un'interpretazione fantastica da parte della famosa Desperate Housewifeche sicuramente vincerà, a buon diritto, l'Oscar.

Un film interessante che merita di essere visto.

Carinissimo l'attore che interpreta il figlio del/della protagonista. :)

mimil  @  27/02/2006 21:54:25
   6½ / 10
Ok, questo è un giudizio a caldo! L'ho trovato incompleto...Mi sarei aspettata un evoluzione diversa ma ciò non toglie che il film sia comunque riuscito bene, soprattutto grazie a Felicity Huffman... Davvero bravissima!

Invia una mail all'autore del commento benbow  @  27/02/2006 10:08:39
   9½ / 10
eccezzzzziunale veramente

DanielitoH  @  26/02/2006 22:47:45
   7 / 10
Un bel film.

La figura della/del protagonista è dipinta con molta sensibilità.

Ma quello che mi ha colpito più di tutto è l'interpretazione eccezionale di Felicity Huffman: io ho visto il film in versione originale (non so come se la sia cavata la doppiatrice italiana) e la voce nonché le movenze della protagonista sono rese con una verosimiglianza incredibile. Felicity si meriterebbe veramente l'Oscar come miglior attrice protaganista.

Consigliato!

;-)

samara999  @  26/02/2006 14:25:08
   10 / 10
Un road movie che è allo stesso tempo una divertente commedia degli equivoci...ottimi dialoghi, ritmo vivace, bella fotografia, una grande interpretazione, Felicity Huffman da oscar! consigliatissimo....

marta000  @  24/02/2006 17:21:30
   8 / 10
davvero piacevole!

ahhh  @  23/02/2006 19:33:57
   9½ / 10
meraviglioso...semplicemente meraviglioso!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  23/02/2006 14:19:08
   8 / 10
Bello... profondo, ironico, intelligente. Finalmente, dopo decine di frenetiche commediole americane dalla risatina cinica, ho avuto il piacere di riscoprire il fascino di una commedia americana on the road sulla scia di Thelma e Louise (per il tono dolce/amaro) e di Priscilla (per le tematiche affrontate). Si ride e non poco, con la straordinaria Felicity Huffman. Geniale l'idea di scegliere una donna per interpretare un trans, così da sottolineare la duttilità, la fluidità dei generi sessuali. Personaggi strambi, eccentrici, tormentati, ci raccontano le diverse facce di un America che sempre più è territorio della "transizione", dell'attraversamento. Prima una donna nel corpo di un uomo, poi un uomo nel corpo di una donna, poi un padre nel corpo di una donna... Sabrina impara a cercare la propria identità senza ricorrere ai clichè del genere... riscoprendo quella parte maschile che aveva forzatamente represso. Grande film!!

davmus  @  23/02/2006 10:18:39
   7 / 10
Film carino, merita di esser visto...ma etichettarlo come capolavoro, nonostante la problematica, mi pare eccessivo.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  23/02/2006 00:54:31
   8 / 10
Un dieci secco per l'interpretazione fantastica di lei che fa un lui che è una lei. Un film pieno di emozioni forti. Questo film mi ha fatto pensare, mi ha fatto ridere e mi ha commosso allo stesso tempo. L'interpretazione della transessuale mi ha ricordato molto la "vecchia" mitica trans di "Priscilla". Conclusione: ha gia la statuetta come miglior attrice protagonista in mano. Da non perdere!

5 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2007 19.12.36
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Massimiliano73  @  23/02/2006 00:36:36
   7½ / 10
Film molto carino sorretto da una grandissima prova della Huffman.
Bellissime le scene del nudo maschile e femminile da parte della solita attrice.
Unico neo il finale e in particolare la scelta del figlio.
Da vedere !!!!!!!!!!

maxco  @  21/02/2006 16:51:00
   8 / 10
Il film è molto carino. Tutto funziona alla perfezione, soprattutto il cast.

edo88  @  20/02/2006 00:14:06
   7 / 10
Leggero...ironico...a volte un pò lento ma che comunque tratta in ottimo modo la tematica della transessualità.
Storia originale ed attori nel complesso convincenti, la Huffman su tutti ovviamente ;)
Non ho troppo altro da dire perchè infondo è un film molto leggero...

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chiarachemistry  @  19/02/2006 22:42:57
   9 / 10
Felicity merita l'oscar...anche se il pensiero che mi viene da fare è: perchè negli ultimi anni la tanto ambita statuetta viene vinta da donne che hanno il coraggio di imbruttirsi e ancor di più di recitare il ruolo di un/una omosessuale? (vedi charlize theron in monster e nicole kidman in the hours) forse perchè si vuole premiare ed incitare le attrici ad interpretare tali coraggiosi ruoli che, si sa, al giorno d'oggi vendono tanto?
Bè questo velo di ironia nulla toglie alla bellezza del film, ma tanto vi dovevo:-)
Ritengo sia toccante, ma allo stesso tempo molto ironico.

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FlatEric  @  15/02/2006 20:23:49
   10 / 10
Un film rivelazione.
Emozionante, intenso, non delude le aspettative.
Il tutto retto da un trucco fenomenale per la protagonista ma soprattutto da lei, Felicity Huffman, candidata all'Oscar 2006 per migliore attrice protagonista.
E se non lo vince, mi riprometto di non vedere mai + gli Oscar in diretta :D

Tornando al film, un roadmovie emozionante, da vedere senz'altro almeno per cast, ambientazioni e trucco :D

kerkyra  @  15/02/2006 12:09:13
   8½ / 10
Mi è piaciuto tantissimo: affronta con leggerezza e ironia tematiche veramente forti. E' la vita che si rappresenta con tutta la sua forza, violenza e tenerezza. Lo consiglio, non è originalissimo ma molto ben recitato.

very  @  14/02/2006 12:22:26
   6½ / 10
stile un po' da serie tv. spaccato dell'america di provincia (a casa dei suoi) che vale il film. tutto sommato divertente e tenero.

ciuchina  @  14/02/2006 11:59:47
   7 / 10
Film con una trama originale. Lei è bravissima e la storia mai noiosa anche se il finale aperto non mi è piaciuto tanto...

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bottyto  @  12/02/2006 03:31:29
   8 / 10
sono appena tornato dall'america :D :D :D
e mi sono visto un film fantastico!!! Lei è di una bravura (e bruttura...) strabilianti! solo la sua voce è un colpo al cuore! Spero che la doppiatura renderà omaggio alla bravura della Huffman! L'anno scorso l'ho vista a teatro, la conoscevo solo grazie a Desperate housewives dove è brava... ma non quanto a teatro o al cinema!
Certo è un film in cui non bisogna lasciarsi prendere dai pregiudizi, ma lasciare che la storia ti catturi!
Inoltre i personaggi che le girano attorno sono tutti molto azzeccati, raccolti dalle differenze americane, dal classico viaggio coast to coast rendendo il film pieno di vita e di cultura...
non perdetevelo!

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