into the dark: treehouse (2019)

mi trovo d'accordo sia con la media che con la valutazione degli altri commentatori.
la storia presenterebbe dei punti davvero interessanti, come utilizzare una vendetta per correggere il comportamento maschilista del protagonista o la spiegazione finale su come tutto viene messo in scena.
ma una scrittura semplicistica, banale ed una regia dilettantesca in molti punti sotterrano tutte le buone intenzioni iniziali in un'ora e mezza di nulla.
peccato

Una sorta di atipico rape&revenge a tema stregonesco. Prodotto televisivo tecnicamente modesto che si rivela migliore nelle intenzioni che nella realizzazione.

Finora il peggiore a mio gusto...
Noioso e spesso confuso con una sceneggiatura scritta male e povera di idee.
Anche la recitazione è inferiore agli altri filmetti, solo il protagonista se la cava decentemente.
Non da buttare ma poteva uscirne qualcosa di meglio.

Esaltazione della vendetta non fine a se stessa ma come metodo di correzione.
Un episodio che vuole essere una denuncia verso una piaga sociale come lo stupro e le molestie sessuali alle donne. Purtroppo non tutto ciò che si vede in questo TREEHOUSE riesce a essere convincente e appagante, ma il cast tenta di fare il suo anche se la storia sembra poco accattivante dal punto di vista dell'atmosfera che si respira, soprattutto quando vira nel finale che sa tanto di beffa.
Apprezzabile nelle intenzioni.

Ambientato durante la festa della donna e diretto dal inesperto (almeno per quanto riguarda il genere horror) James Roday,questo rientra tra i capitoli meno riusciti della serie,riuscendo addirittura a fare peggio del brutto 4 episodio.
La pellicola in questione è una sorta di revenge movie che tratta una tematica abbastanza attuale,che purtroppo viene rovinata da un cast femminile assolutamente insopportabile (personaggi che vanno dal fastidioso al ridicolo).
Il film inoltre manca della giusta tensione e si può considerare più una pellicola grottesca che un horror,visti gli sviluppi della storia.
Bravo invece Jimmi Simpson e inquietante il fatto che alla fine si provi più simpatia per il cattivo che per le vittime in cerca di vendetta.