Prima regia di Barbara Rossi Prudente, vincitore del premio Solinas nel 2009 per la migliore sceneggiatura, il film "Esterno sera" (il titolo indica nel gergo dei film-makers le scene in ambiente esterno e al buio), ha però faticato a uscire sul mercato a causa delle tematiche un po' forti.
Con molte ombre e poche luci e un conseguente disorientamento e straniamento dello spettatore la vicenda ruota intorno a una famiglia apparentemente unita e felice composta da un padre tranquillo e decisamente pantolofaio, una casalinga classica donna di casa del Sud (siamo nel Casertano) e tre figli.
Rompe l'equilibrio Alba, ragazza di ormai venticinque anni, ribelle e instabile, che frequenta ragazzi anche più giovani, partecipa per scommessa alle corse clandestine bendata sfidando la vita e tutto senza un motivo. L'arrivo di Fabrizio un lontano cugino che per dieci anni non aveva dato tracce è un elemento di disturbo aggiuntivo nella vita della famiglia di Alba. Tra la ragazza e il presunto cugino nasce una storia sia pure osteggiata all'inizio proprio dal ragazzo malgrado si senta attratto da Alba, ma la rivelazione sul vero rapporto carnale esistente tra i due ragazzi porta alla tragedia finale.
L'incesto, argomento da sempre tabù, è uno dei temi del film (tra l'altro i protagonisti della storia d'amore peccaminosa sono due fratelli autentici Valentina ed Emilio Vacca), ma anche il gap generazionale e l'inquietudine di cui i giovani sono vittime soprattutto in zone depresse o in tempi di crisi sono gli altri argomenti della pellicola.
Malgrado una buona fotografia e una valida prova attoriale di tutti gli interpreti quasi tutti poco noti al grande pubblico, a parte Salvatore Cantalupo (il padre) e Ricky Tognazzi (in un cameo), la storia tuttavia non riesce a convincere pienamente a causa di molte sbavature che non riescono a far comprendere gli atteggiamenti dei vari personaggi, né tantomeno l'improvviso svelamento dell'adulterio della madre di Alba in un pranzo di famiglia rivelatore.
Tragedia classica e shakespeariana, ma con anche Pirandello (l'atteggiamento dei protagonisti ricorda molto le figure tipiche della commedia pirandelliana) con un occhio a Nicholas Ray e al suo "Gioventù bruciata" (le corse in auto in notturna sono un chiaro omaggio alla pellicola degli anni Cinquanta), "Esterno sera" è tuttavia un'interessante opera prima con tutti i difetti propri di chi esordisce davanti a una macchina da presa, ma che offre validi spunti di dibattito. Interessante. Non adatto ai bambini malgrado il veto ai minori di 14 anni sia stato rimosso.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 31/05/2013 12.32.00
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