Voto Visitatori: | 4,95 / 10 (324 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 7,50 / 10 | ||
Hulk, il film del cinese Ang Lee, tratto da uno dei più celebri fumetti della Marvel, non si può negare che sia stato uno dei fenomeni più attesi di questa nuova stagione cinematografica. La sua produzione si inserisce in una sorta di progetto che le case cinematografiche stanno portano avanti ormai dai tempi del primo X-Men, e cioè quello di portare sul grande schermo tutti i fumetti e i personaggi di carta più celebri esistenti. Nel nostro caso si tratta dell'arrabbiatissimo "bestione verde", nato dalla matita di Jack Kirby e Stan Lee nel 1962.
David Banner è uno scienziato che sta conducendo alcuni esperimenti sulla rigenerazione cellulare per conto dell'esercito. Dopo aver saputo che i militari intendono bloccare i fondi per il progetto, Banner decide, in un momento d'ira, di proseguire per conto suo la sperimentazione, iniettandosi in corpo la sostanza frutto delle sue ricerche. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è incinta e in seguito alla nascita del bambino nota in lui qualcosa di strano... Anni dopo, Eric Banner è anch'egli uno scienziato e, in seguito ad un incidente con i raggi gamma da cui viene investito, una mutazione genetica ereditata dal padre e che era rimasta fino a quel momento dormiente, si scatena, trasformandolo in un gigante verde ogni volta che perde il controllo di se. Ma la cosa sembra interessare i militari, ex-nemici di suo padre, che nel frattempo ritorna nella vita del figlio, allo scopo di sfruttarne le potenzialità...
Questo film, come dicevo, era molto atteso ed è proprio per questo che, probabilmente, ha deluso un po' tutti. Non è sicuramente una delle migliori pellicole tratte da un fumetto (X-Men e Spiderman gli stanno una spanna sopra) e la scelta di Ang Lee di affrontare il film con un taglio molto introspettivo e psicologico, uno stile lento e immobile che sembra trascinarsi per tutta la prima parte, non ha certo giovato nel farlo apprezzare. Chi si aspettava di andare a vedere il solito film sui fumetti tutto azione ed effetti speciali si è infatti reso conto di avere sbagliato indirizzo: Ang Lee ha optato per una descrizione e un approfondimento della componente edipica del rapporto-scontro tra padre e figlio, fatto di flash back e introspezioni, per poi tuffarsi nel melodramma zuccherino del classico binomio la bella e la bestia (il bestione verde furoreggia e distrugge tutto, ma si ferma non appena vede la sua amata). Non tutti hanno apprezzato questa scelta.
Al di là di questo, comunque, il film soffre di una sceneggiatura slegata e abbastanza sfilacciata, che non spiega alcuni passaggi in maniera appropriata, lasciando in certi casi piuttosto perplessi. E tutta l'ultima parte sembra trascinarsi all'inverosimile, allungandosi in un'eterno epilogo che sembra non finire mai e che risulta anche piuttosto goffo e sgradevole: due ore e mezza sono effettivamente troppe.
Da segnalare in positivo, invece, l'ottimo uso della tecnica dello split-screen con cui viene ripetutamente suddiviso lo schermo, dando l'impressione di stare leggendo le tavole del fumetto; e naturalmente i magnifici effetti speciali, che hanno ricreato alla perfezione l'immensa bestia verde, trasmettendogli movimenti ultra realistici e il giusto senso di rabbia e furore.
Per concludere, una nota negativa vorrei rivolgerla agli attori: l'attore protagonista, Eric Bana, non ha saputo dare nulla al suo personaggio e viene oscurato dalla sua controparte digitale (che abbia voluto così Ang Lee?), mentre Nick Nolte ci aveva abituato a ben altre interpretazioni.
In conclusione un film discreto, che però risulta essere di molto inferiore alle aspettative e soprattutto esce sconfitto dal confronto con altre pellicole "fumettose".
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Recensione a cura di stefano76 - aggiornata al 17/10/2003 13.53.00
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