Voto Visitatori: | 7,06 / 10 (8 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 8,50 / 10 | ||
Sembra quasi una frase di rito dire: "l'età dell'adolescenza è la più difficile", ma mai in questo caso sembra frase più azzeccata. In questo fantastico film di Alison Murray il tema principale è la difficoltà degli adolescenti a scegliere la propria strada.
Adolescenti insicuri, che vogliono divertirsi, che vogliono "devastarsi", ma che sanno bene che il futuro per loro non sarà roseo, continuando sulla strada dello sballo. Questo lo sa bene Sherry Green, ragazza punk che cerca disperatamente la sua strada per essere anche lei considerata "parte del mondo". Difficile per Sherry fare una scelta, con una madre che non la capisce e con tanta rabbia per questo suo rapporto conflittuale. Un giorno, per caso, Sherry conosce la SPARK (Street People Armed with Radical Knowledge), un gruppo di persone che decide di raccogliere i ragazzi dalla strada, levandoli dalla droga e dalla prostituzione. Ma ciò che sembrerà fantastico in un primo momento, ben presto si trasformerà in un vero e proprio regime.
Infatti il leader della SPARK, Harry, è un despota che pur di far rispettare le sue regole è capace di calpestare anche la dignità di chi, invece, avrebbe dovuto proteggere.
Le sequenze iniziali mettono in risalto la fotografia "sporca" e le atmosfere "underground", che aiutano lo spettatore a calarsi all'interno di una realtà che per alcuni è un vero credo di vita, per altri invece è una forma di autolesionismo giovanile che può portare al deperimento fisico e mentale.
Ciò che noi possiamo constatare già dall'inizio è che tutto l'ambiente e le situazioni "ruotano" intorno a Sherry, non la perdiamo di vista per un attimo. Questo aspetto è basilare per poter capire al meglio la storia e seguire con più attenzione tutti i passaggi più significativi del film. Da questo punto di vista Murray fa un lavoro con i fiocchi (per non dire di più): le scene riprese dal camper, il viaggio, il rave party, ci fanno rituffare in quelle situazioni che solo pellicole come "Trainspotting" di Danny Boyle ci avevano già fatto provare. La condizione estrema che vive Sherry ci ricorda parecchio quella di Mark Renton nella pellicola inglese.
L'evolversi delle varie situazioni produce un impatto emotivo notevole; l'unione e la compattezza di tutti i membri della SPARK si sgretola inesorabilmente a causa degli eventi, come il decesso di uno di loro. Questo avvenimento farà cadere il gelo e spaccherà in due l'intera organizzazione. Non solo la morte provocherà divisione, ma anche l'atteggiamento da vero dittatore di Harry contribuirà a creare scompiglio nelle menti dei vari componenti della SPARK, sui ragazzi che credevano di aver finalmente trovato la libertà e che invece si sono ritrovati in un campo di lavori forzati.
Non ci è chiaro se la deriva dittatoriale fosse l'intenzione di Harry sin dall'inizio, ma alcuni indizi ci possono condurre a tale soluzione. Innanzitutto la scelta dei membri, ovvero dei "ragazzi da salvare": tutta gente disperata e adolescenti frastornati; plagiare le loro menti è cosa semplice per chi è ottimo oratore, quello che Harry e il suo braccio destro Tiger dimostrano di essere. Naturalmente è scontato dire che, per riuscire ad ottenere un'alternativa alla loro condizione, questi giovani ragazzi tossicodipendenti si sentono anche disposti a far di tutto per i loro pseudo-salvatori.
Sicuramente la musica gioca un ruolo essenziale all'interno del film. L'elemento musicale, oltre a dare una giusta dimensione alla pellicola, riesce a conferire armonia alle sequenze. In particolare, nelle scene del viaggio, la canzone che risuona è il bellissimo brano: "Le vent nous portera" del gruppo rock Noir Désir.
Insomma, c'è molta carne sul fuoco in questo "Mouth to mouth". Su scenari meravigliosi come Parigi e Lisbona, va in scena il dramma di Sherry, con le sue insicurezze adolescenziali, la voglia di trovare propri simili, la forza e la testardaggine di non accettare l'amore della madre; il tutto coordinato dalla splendida regia della Murray, che può vantare un cast di tutto rispetto, in primis Ellen Page, che riesce a portare sullo schermo un personaggio straordinario, che le costa oltre ad un look del tutto diverso dai suoi standard (la testa rasata) anche una vera e propria prova di maturità psicologica. Il tutto le vale, oltre alla candidatura a diversi premi cinematografici, il posto da protagonista assicurato nel thriller ad alta tensione che il regista britannico David Slade dirigerà appena un anno dopo: "Hard Candy".
Altro grande interprete di questa pellicola è August Diehl, giovane attore tedesco che il grande pubblico imparerà a conoscere nel 2008 nella pellicola controversa di Tarantino "Bastardi senza gloria".
Indubbiamente, il personaggio secondario più originale dell'intera pellicola (quasi al pari di Sherry Green) è Mad Ax, interpretato dal grandissimo Maxwell McCabe (già interprete straordinario della pellicola sperimentale "The Tracey Fragments").
Infine, vale la pena citare l'attore Eric Thal nella parte dello spietato Harry, che riesce a calarsi perfettamente nel personaggio anche grazie alla sua esperienza quasi ventennale.
Ottima fotografia, recitazioni a livelli altissimi, regia esemplare, location straordinarie e sceneggiatura con pochissime pecche; insomma pochissimi difetti per questo film della Murray che merita tutti gli elogi presi durante i numerosi festival del cinema indipendente, dove questa pellicola fu presentata nel 2004.
Bello e travolgente, il film ci lascia un messaggio che ci può aiutare a riflettere sulle condizioni degli adolescenti e sulle loro scelte, questo vale sia per chi è genitore, sia per chi è parte integrante del mondo giovanile.
"Mouth to mouth" è una pellicola che ci può dare una lezione sui comportamenti umani non solo dei giovani ma anche di chi invece è adulto e già consapevole delle proprie scelte.
Non importa che tipo di vita facciamo, l'importante è che quando arriverà il momento della maturità mentale e delle decisioni importanti, dobbiamo avere il coraggio di prenderci le nostre responsabilità.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 20/03/2012 15.07.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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