Recensione valhalla rising regia di Nicolas Winding Refn Danimarca, Gran Bretagna 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione valhalla rising (2009)

Voto Visitatori:   6,51 / 10 (78 voti)6,51Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film VALHALLA RISING

Immagine tratta dal film VALHALLA RISING

Immagine tratta dal film VALHALLA RISING

Immagine tratta dal film VALHALLA RISING

Immagine tratta dal film VALHALLA RISING

Immagine tratta dal film VALHALLA RISING
 

Per lunghi anni un guerriero muto e dalla forza sovraumana è stato tenuto prigioniero da un capo clan vichingo. L'uomo però riesce a uccidere il suo carceriere e a fuggire assieme ad un ragazzo. Il loro viaggio sarà pieno di pericoli oscuri: imbarcatisi su una nave, si ritroveranno nel mezzo di un misterioso e impenetrabile banco di nebbia che si diraderà solo per lasciarli approdare su una terra sconosciuta.

Nicholas Winding Refn è ancora un oggetto abbastanza misterioso per il grande pubblico italiano, pur essendo stato assunto a regista di culto con l'esordio folgorante a soli 26 anni di" Pusher", in cui Refn descrive uno spaccato del mondo della microcriminalità di Copenaghen e dove omaggia allo stesso tempo un certo tipo di cinema americano che ben conosce.
Tuttavia la sua filmografia nel nostro paese è limitata sostanzialmente a "Pusher" appunto e i due capitoli successivi, sempre eccellenti dal punto di vista qualitativo, ma diretti anche per bisogni impellenti di cassa, considerato il tracollo commerciale di "Fear X" con John Turturro. Poca fortuna distributiva delle sue pellicole per il regista danese, ad eccezione di Bronson dalla comunque limitatissima circolazione.
"Valhalla rising", tuttora inedito nel nostro paese, non è certo uno di quei film fatti per compiacere il pubblico, anzi si può affermare con alta probabilità di non essere smentiti che questo film non farà emergere dall'anonimato Refn. Il tono di questa pellicola non è minimamente paragonale ad action movie come "Outlander" o "Pathfinder", tanto per citare degli esempi. Valhalla rising è un film completamente diverso, quindi bisogna mettere da parte ogni scrupolo e scordarsi ogni velleità di puro intrattenimento e divertimento.

Più che nei dialoghi, ridotti all'essenziale, "Valhalla rising" parla molto con le immagini, potenti e visivamente suggestive. Il panorama selvaggio, ai limiti dell'inospitalità, del primo terzo di film riflette perfettamente il carattere violento di un mondo dominato dalla barbaria pura. La collocazione temporale degli avvenimenti di "Valhalla rising" può essere inserita intorno all'anno 1000, ma riferimenti precisi non ce ne sono, complice soprattutto lo sfondo desolato del paesaggio che conferisce alla pellicola un carattere piuttosto atemporale. Le tribù dei luoghi si sfidano a lunghi ed estenuanti duelli all'ultimo sangue, ognuno con il proprio rappresentante, mentre nel frattempo si percepiscono da lontano le lotte religiose che insanguinano la regione. Il paganesimo è sotto forte pressione dell'avanzante cristianesimo e i capitribù avvertono chiaramente che i tempi stanno cambiando.
Non c'è assoluta enfasi intorno ai duelli, i convenuti osservano i contendenti con atteggiamento molto composto e distaccato e la vittoria o meno del proprio rappresentante non provoca particolari entusiasmi, come il ripetersi di un rituale che avviene da tempo immemorabile.
E sono le immagini che parlano: corpi lacerati dalle ferite, cosparsi di tatuaggi e sporchi di fango, rumori di ossa rotte, il rosso del sangue. Tutto descritto con eccellente realismo dalla regia di Refn alternando immagini fisse con riprese a mano.

Il campione di questi duelli è uno schiavo muto, con un occhio solo e tenuto prigioniero come un animale. Ha una forza devastante tale da uccidere di volta in volta gli avversari praticamente a mani nude, senza tuttavia provare alcun piacere o soddisfazione nel farlo. Uccidere l'avversario é semplicemente l'unica garanzia per la propria sopravvivenza.
L'ennesimo trasferimento dopo un combattimento, fornisce allo schiavo orbo l'occasione per liberarsi dai propri aguzzini, aiutato probabilmente (il film lo lascia intuire) anche dal bambino che gli porta il cibo nella gabbia. Finita l'opera con lo sterminio di tutti i suoi carcerieri, appende sopra una lancia la testa del capotribù sul campo dei duelli. Il suo unico trofeo dopo tante vittorie. Ha inizio una fase della sua vita: l'inizio dell'Ascesa.
Il carattere enigmatico del film di Refn, ruota attorno alla figura di questo guerriero muto. One-eye è il nome che gli attribuisce il bambino, considerando la sua menomazione fisica, ma sicuramente non è nemmeno il suo vero nome. Per assonanza può ricordare gli eroi spaghetti western leoniani, la cui origine è quasi sempre sconosciuta, così come la loro provenienza o dove andranno in futuro, però in questo caso il personaggio offre una maggiore complessità. Il fatto che One Eye sia muto crea un certo disagio in chiunque gli rivolga la parola. I suoi pensieri e le sue intenzioni creano comunque un certo margine di ambiguità agli occhi dei propri interlocutori, malgrado prendano forma attraverso le parole del bambino, con il quale One Eye ha nel frattempo creato una sorta di semi simbiosi.
One Eye va oltre l'umano, non solo per forza fisica, ma per la dote di preveggenza che possiede. L'occhio mutilato fisicamente schiude una vista più profonda, al pari di un semidio o forse di un'incarnazione umana di Odino, anch'esso con un occhio solo. Questi squarci di futuro indicano un destino predefinito, una strada da seguire che lo condurrà con altà probabilità verso il luogo delle sue origini.
Incute timore, diffidenza e una non celata paura nel gruppo di guerrieri cristiani che incontra sul suo cammino, ma essi stessi sono consapevoli del valore del guerriero, pressochè invincibile, poichè la sua stessa fama lo ha preceduto. Hanno l'occasione per portare dalla loro parte uno strumento utile per i loro scopi: andare in Terra Santa e difendere il santo sepolcro dalle orde di infedeli ed è in questo contesto che One Eye fa emergere con la sua sola presenza quanto sia sottile il confine della spiritualità religiosa con la sete di potere dei cristiani.
Non c'è alcuna differenza in fondo con la sua condizione di prigioniero con i pagani, anzi da schiavo dei pagani e guerriero per i cristiani, l'ascesa si limita soltanto al suo status sociale. In tutte e due i contesti è lo strumento per l'acquisizione e il mantenimento del potere acquisito. A nulla valgono le parole del bambino quando afferma che la provenienza di One Eye è l'Inferno. E' troppo importante per i guerrieri cristiani acquisire un mezzo per le proprie ambizioni di facciata ("liberare la Terra Santa") e quelle reali ("potere e ricchezza"), quindi anche fare patti con il presunto Diavolo in persona va bene.
Tali contraddizioni emergono proprio nella lunga sequenza della nave persa nei meandri della nebbia dove l'atmosfera del paesaggio muta profondamente fino a diventare irreale. Un lungo stato onirico dove le umane debolezze e la conflittualità dei cristiani si mostra nelle sue sfumature. One Eye è un demone o un salvatore? Alcuni tentano persino di ucciderlo senza riuscirci, non sa cosa sia la fame o la sete che flagella il fisico e la mente degli altri guerrieri. E' un essere che va oltre l'umano, insensibile ad ogni sofferenza.

Scomparsa la nebbia, la nave si ritrova in quella che teoricamente dovrebbe la Terra Santa, ma ben presto il gruppo comincia ad essere preso dai dubbi circa l'effettiva destinazione raggiunta. Conferma che viene verificata quando vengono attaccati da lance e frecce di una tribù sconosciuta che miete ancora vittime e getta ancor più nello scoramento i guerrieri vichinghi.
Il paesaggio muta di nuovo, non più le terre aspre e selvagge della prima parte del film, non più l'ambientazione metafisica durante la fase del viaggio in nave, ma una terra apparentemente più rigogliosa e ospitale. Tuttavia è percepibile una forte atmosfera di minaccia in ogni luogo. Gli attacchi possono ripetersi, non c'è presenza di alcun riferimento conosciuto.
L'ipocrisia dei guerrieri cristiani viene a galla per bocca del leader dei cristiani: se questa non è la Terra Santa, bisogna fare in modo di assoggettare le tribù primitive, convertirle al cristianesimo e gettare le basi per un dominio totalmente nuovo, i cui beneficiari delle ricchezze saranno loro soltanto. Scompare quindi ogni traccia di spiritualità negli obiettivi dei cristiani, rimane solo la sete di potere che provoca la completa perdita di controllo da parte degli avventurieri cristiani.
One Eye è disinteressato dal destino degli altri, a parte il bambino. Unico punto di riferimento per i sopravvissuti, viene eletto coma una specie di messia verso il nuovo mondo, ma è tutto inutile. Il suo unico interesse è seguire il suo fato guidato dalle proprie visioni preveggenti e rivela sempre per bocca del bambino la loro condanna a morte. L'ultimo passo è il sacrificio di sé stesso e il raggiugimento della propria redenzione.

"Valhalla rising" si avvale di un apparato visivo di prim'ordine, reso da una fotografia livida molto evocativa ed efficace soprattutto nella prima parte del film. In una pellicola dove i dialoghi sono ridotti all'osso, Refn ha puntato molto nella resa delle immagini e nell'uso molto accurato dell'ottima colonna sonora di Peter Kyed che accresce sensibilmente l'effetto straniante del film fino a sconfinare nel metafisico. Ad una prima parte straordinaria si contrappone una seconda, con l'approdo alle nuove terre, certamente meno innovativa in cui sono troppo evidenti i riferimenti a cui Refn rende omaggio: l'Apocalypse now di Coppola, in cui One Eye ne è tutto sommato il traghettatore verso il cuore di tenebra del nuovo mondo e l'idea del viaggio destinato alla sconfitta anche per l'eccessiva ambizione dei guerrieri cristiani (Aguirre di Herzog).
Mads Mikkelsen, vero attore fetticcio di Refn, è bravissimo nel rendere il proprio ruolo nel suo duplice aspetto: straripante dal punto di vista fisico quanto trattenuto da quello emotivo, il che non gli impedisce di essere un personaggio senza carisma. Proprio dalla forza del suo carisma, One Eye assoggetta gradualmente gli altri guerrieri.
Come già detto non è un film di facile fruibilità, carico inoltre di molte simbologie che lo rendono anche molto complesso, ma senza dubbio "Valhalla rising" ha la forza, soprattutto visiva, per poter affascinare lo spettatore e la conferma delle possibilità di un regista che può dare molto al cinema.

"The boy said he was from Hell, maybe that's where we are going"

Commenta la recensione di VALHALLA RISING sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di The Gaunt - aggiornata al 25/01/2011 10.10.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net