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Wall-E, da oltre 700 anni unico abitante del pianeta Terra. Totalmente dimenticato dagli umani in un mondo sepolto dai rifiuti, il robot conduce da troppo tempo una vita solitaria nel più totale silenzio. Raccogliendo tra i rifiuti i resti di una civiltà ormai lontana, svolge quotidianamente il suo lavoro; la sua "direttiva" è quella di raccogliere e pressare i rifiuti, ma quando dal cielo ricoperto di smog compare un elegante robot femmina chiamato Eve, per Wall-E è amore a prima vista; comincia così per lui qualcosa di diverso che lo porterà ai confini dello spazio in una delle avventure più romantiche di tutti i tempi.
È strano pensare che una delle favole più belle mai raccontate nella storia del cinema sia un cartone digitale firmato Pixar, che grazie alla sua infinita capacità di sorprendere ha dato vita ad uno dei personaggi più dolci ed "umani" che si siano mai visti sul grande schermo.
Anche se la meravigliosa storia di "Finding Nemo" ed il simpatico "Ratatouille" sono ormai considerati capolavori del genere, "Wall-E" è un prodotto senza precedenti, e segnerà il genere stesso per sempre; da questo momento in poi ogni prodotto digitale verrà inesorabilmente messo a confronto con questa poesia del Cinema.
La prima parte del film, quasi totalmente muta, è da antologia. Il piccolo Wall-E viene introdotto con maestria riuscendo a far entrare lo spettatore in questo personaggio, che sfiora la perfezione. Rimasto solo per oltre sette secoli, Wall-E gode della compagnia di un piccolo scarafaggio e della videocassetta di "Hello Dolly" di Gene Kelly, unico vhs riuscito a recuperare tra le montagne di rifiuti.
"Hello Dolly" costituisce l'unica cosa che abbia un valore per il piccolo robot E; proprio grazie a questo nastro sopravvissuto nel tempo scopre i sentimenti umani, anche attraverso semplici gesti come tenersi per mano.
La vita di Wall-E cambierà per sempre quando dal cielo piomberà Eve, un robot sonda, elegante e di tecnologia molto avanzata, mandata sulla terra dagli umani in cerca di vita organica. Durante il suo cammino, Eve incontrerà Wall-E ed il suo scarafaggio, e presto si renderà conto che colui che ha trovato ha più importanza di quanta ne avesse la sua direttiva.
Per Wall-E è un colpo di fulmine, e l'amore nei confronti di Eve lo trascinerà nella galassia, tra gli umani emigrati da 700 anni, in una stazione spaziale orbitante. Qui proprio Wall-E porterà la chiave di salvezza del genere umano, l'elemento fondamentale per riportare la vita e gli umani stessi sulla Terra, in un'avventura cosmica capace di far toccare con mano il concetto astratto dell'amore.
Il disegno del piccolo Robot non è del tutto originale: molti spunti sono stati presi dal personaggio protagonista del film di John Badham "Corto Circuito", il simpatico robot senziente N°5; gli occhioni dolci e i cingoli al posto delle gambe ne sono una chiara dimostrazione. Ciononostante, Andrew Stenton ed il suo staff sono riusciti nell'impresa di realizzare un personaggio dal cuore immenso facendogli pronunciare al massimo 4 o 5 parole ed a malapena comprensibili, disegnandogli attorno un mondo devastato dalla politica economica odierna, con l'ecologia all'ultimo posto delle priorità.
Classificare "Wall-E" non è cosa semplice, in quanto non può essere considerato solamente un cartone animato digitale; è molto più maturo, il più rivoluzionario ed al tempo stesso il più romantico film del genere. Raramente abbiamo visto un personaggio più umano, dolce e sentimentale di Wall-E, nonostante questi sia paradossalmente una macchina, teoricamente priva di emozioni.
Un mondo disabitato e una galassia abitata da un'umanità in decadimento che si serve delle macchine per sopravvivere e mantenere l'ingordo tenore di vita che aveva sulla terra fanno da scenari, per una pellicola che può essere idealmente divisa in due parti; proprio nella seconda, in cui viene introdotta la specie umana, si annebbia in qualche modo la poesia costruita con fatica nella prima ora di proiezione.
La prima parte della pellicola è da considerare un vero e proprio omaggio alla Hollywood di un tempo, al cinema muto di Charlie Chaplin e di Buster Keaton; la seconda, invece, è da considerare un omaggio al miglior cinema di fantascienza, in particolare a "2001: Odissea nello Spazio" del compianto Kubrick.
Wall-E, diverso da tutti gli altri robot, è pronto a sacrificarsi per l'amore di colei che è riuscita a conquistare il suo cuore elettrico, riuscendo a mostrare nella sua natura meccanica più amore di quanto possa insegnare l'umanità, quell'umanità ormai smarrita che il più delle volte è soltanto un ricordo o un racconto evangelico.
Tecnicamente immenso e ricco di trovate divertenti, Wall-E è un film coinvolgente, appassionante, emozionante e merita di entrare trionfante nella storia del cinema.
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Recensione a cura di Fulvio Baldini aka peter-ray - aggiornata al 20/10/2008
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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