agenzia riccardo finzi, praticamente detective (1979)

Commedia d'altri tempi.

Un giovane , diplomatosi investigatore per corrispondenza , si trasferisce a Milano ed inizia la sua scalcinata attività ... Questo film è tratto dal primo di una serie di romanzi scritti da Luciano Secchi , che è poi il vero nome del celebre fumettista Max Bunker . Quindi , conoscendo un po' l' autore di " Alan Ford " non si fa troppa fatica a distinguere in questa pellicola l' atmosfera grottesca e satirica che prevaleva in quel fumetto . Ed il giovane Renato Pozzetto , con il suo umorismo stralunato e surreale , è proprio l' attore giusto per interpretare il protagonista . Molto divertente risulta la prima parte del film , mentre la seconda si appesantisce un po' , fino all' ingarbugliata soluzione del caso in stile Agata Christie . Detto dell' ottimo Pozzetto , che in pratica regge sulle sue spalle quasi tutta la pellicola , non si possono però dimenticare l' eccellente spalla fornitagli dal bravo Enzo Cannavale e la presenza di svariati caratteristi di valore , come il simpatico Elio Zamuto ( implacabile snocciolatore di proverbi ) e la premurosa Adriana Facchetti . Piacevoli parti anche per le belle di turno , che qui sono Olga Karlatos , Lory Del Santo e la dimenticatissima Simona Mariani . Non male le musiche molto " seventies " degli onnipresenti Fratelli De Angelis . Complessivamente Bruno Corbucci confeziona una commedia a tinte gialle semplice ma tutto sommato piacevole e spassosa , grazie soprattutto ai nonsense di Pozzetto . Fanno sorridere tutte le pubblicità ( poco ) occulte presenti e la sciatteria dei titoli di giornali , ritoccati in maniera maldestrissima , però mi sento di dargli un buon 6,5 finale .

Pozzetto alla Sherlock Holmes prometteva molto ed invece è un giallo-commedia abbastanza fiacco sia dal punto di vista del divertimento che del giallo!
Comunque Renato è un mestierante tale da far raggiungere la sufficienza.

Corbucci in un certo senso é stato uno dei primi verso la fine degli settanta a miscelare il poliziesco con la commedia. Riccardo Finzi è stato probabilmente il tentativo, in terra meneghina, di trasporre le varie "squadre" di Milian dal lato romanesco con buoni risultati di botteghino. Ovviamente il tipo di comicità di Pozzetto è diversa dai film con Milian e complice il risultato tiepido al botteghino il tentativo di proseguire con questo personaggio è stato abortito. Il film non è nulla di eccezionale, la storia segue un suo canovaccio giallo fino alla risoluzione finale con tanto di riunione di indiziati come nei classici casi di Agatha Christie. Il personaggio di Pozzetto è ben costruito, una quasi parodia dei vezzi del detective. Una visione gradevole, anche per la presenza di ottimi attori di supporto come Cannavale e Zamuto, commissario con il vezzo di parlare per detti popolari.

Commedia investigativa molto simpatica diretta da Bruno Corbucci ed interpretata da un divertentissimo Renato Pozzetto con l'apporto "strategico" di Cannavale.
Risate sincere, briosità e una storia priva di volgarità regalano simpatia e coinvolgimento.

Non il migliore di Pozzetto, in alcune scene le sue espressioni fanno però morire.

Divertente pellicola che si snoda tra giallo/poliziesco e trovate comiche. Magari non tra i lavori migliori con il grande Renato…eppure altro film spassoso!

Film poco interessante fra commedia e giallo con un finale che strizza l'occhio al poliziottesco, niente di interessante ed è pure un film che ne risente pesantemente del passare del tempo, nient'altro che un tentativo malriuscito di Corbucci di creare un filone come è stato fatto con Bud Spencer e il personaggio di Piedone, purtroppo Pozzetto per quanto simpatico non ha il carisma di un Bud Spencer, pellicola girata poi in economia.

Alla fine del film non resta praticamente nulla da ricordare

bellissimo film con un grande Pozzetto, non è solo comico ma è anche un ottimo giallo!

a metà tra il comico ed il giallo,pozzetto interpreta un personaggio che non si discosta dai suoi standard e lo fa divertendo..tuttavia il ritmo del film non è sempre costante e a volte scema un po'.

Discreto tentativo di emulare con una supposta serie (che però si fermerà solo a questo film, magari per non troppo successo ottenuto) tutte le varie infinite romanete stile Piedone/Er Monnezza/commissario Giraldi.

Qui però non c'è uno sboccato Milian o un possente Spencer, bensì un sempre bravo, controllato e surrelae Pozzetto, circondato da bellone e diretto da un esperto regista a suo agio (che qui però non è al suo meglio), seppur con alterni risultati, nei generi tra loro più diversi.

Nulla di molto piacevole e nulla di molto deprecabile; è solo che si poteva curare maggiromente tutto, dalla storia alal regia.

E' Pozzetto che, come spesso accadeva, tiene su tutto il baraccone.

Tratto da un omonimo libro, è un lungometraggio godibile ma non essenziale.